”"La bellezza dell'asino" è un'espressione popolare che indica la bellezza agile e solare, basata sulla gioventù e destinata a svanire.
Oh, come eri bella/o
Hai mai sentito parlare della “bellezza dell’asino?” E’ quella inconsapevole della gioventù. Quella gratuita, naturale, per cui quando sei giovane, in qualche modo splendi. Come dire che da giovani si è naturalmente belli. Che da giovani siamo stati tutti belli. Che poi non è vero, tanto per iniziare. Perchè va bene che“ogni scarrafone è bello a mamma soia”, ma proprio tutti belli, no!
Ti è successo, guardando delle foto, che ti dicessero “come eri bella o bello”?
Ero?
Adesso faccio un pò schifo? Fammi capire 🙂
La mancanza di delicatezza verso l’età che avanza mi dà fastidio, lo ammetto. E’ evidente che si cambia. A volte si diventa morfologicamente diversi. Capirai, mica è difficile! Il corpo cambia, sembra che cambi proprio la sua forma. Poi ci può essere qualche chilo in più o in meno rispetto a dieci anni prima. Aggiungi la questione dei capelli … riguarda più gli uomini, ma anche le donne proprio bianche o grigie a trent’anni non lo erano. E poi la blefarite … ci cala la palpebra. E poi questo e poi quello. Si cambia invecchiando!
Ma cambiare non vuol dire non essere più gradevoli. Si può essere, restare o addirittura diventare belli. Una bellezza che non è quella dell’asino, ma sempre bellezza è! Rivendico la bellezza nelle persone âgées!
La bellezza dell’asino
Sta bellezza dell’asino, sarà il nome che evoca … a me fa incavolare come una iena. Ho come l’impressione che ad un certo punto non sia più previsto che una persona possa ancora essere bella.
Come ci fosse un canone che dopo gli “anta” non preveda la bellezza a meno che:
- se sei uomo, hai la tartaruga
- se sei donna, hai le tette altezza mento
- per entrambi i sessi non ci siano capelli grigi nè rughe
- non si entri al massimo nella taglia 42 se sei donna, nella 48 se sei uomo
Ma che barba. Che barba e che noia!
Una bellezza omologata secondo standard stabiliti e non si sa nemmeno da chi.
Pensa all’arte e a come sia stata mostrata la bellezza in tutte le sue possibili forme. Corpi alti, bassi, snelli e grandi. Visi regolari e … quelli di Picasso. Quant’è bella Dora nei suoi dipinti. Del tutto irregolare. Unica. Magnifica.
La bellezza ci salverà
La bellezza ci salverà, ma di sicuro non la bellezza dello showbiz, per cui i volti sono tutti ugualmente inespressivi e uguali.
Non di certo la bellezza che ci vuole omologati.
Nemmeno la bellezza che viene stabilita a tavolino.
La bellezza vera è quella spontanea. Possiamo aiutarla, sollecitarla, evidenziarla. Possiamo (anzi, direi più che dobbiamo) aver cura del nostro viso, del nostro corpo. Ma quando ci guardiamo allo specchio dobbiamo riconoscerci.
La bellezza vera è quella delle caratteristiche personali. Quella delle imperfezioni che ci rendono unici. Per questo nessuno è diverso, perchè siamo tutti diversi essendo unici.
Ricorda che i fiori sono sempre belli. Ma la vera bellezza del fiore, la vedi quando fiorisce, non solo quando è un bocciolo.
Link
https://flaviaepsiche.it/2021/04/22/la-bellezza-non-ha-eta/
https://flaviaepsiche.it/2021/06/09/la-psicologia-abbigliamento-dal-1930-a-oggi/
https://flaviaepsiche.it/2021/04/04/60-anni-stanno-bene-con-tutto/
https://www.elle.com/it/emozioni/amore/a26866783/bellezza-non-ha-eta/
https://it.wikipedia.org/wiki/Bellezza

Cosa è la bellezza
Hai mai provato a definire la bellezza? A dire cosa sia la bellezza secondo te?
Personalmente ci ho provato e ci ho pensato e ripensato, ma non credo di essere capace di farlo. Mi vengono in mente delle gag … tipo ” non è bello quel che è bello, ma che bello, che bello, che bello!” Se sei giovane nemmeno sai di che parlo 🙂 Questa era una gag di Nino Frassica, nei panni di Frate Antonino, in Quelli della notte, programma cult degli anni 80
https://www.youtube.com/watch?v=SJHY97tslfU
Resta il fatto che non sono capace di definire la bellezza.
Wikipedia dice che “La bellezza è un concetto astratto legato all’insieme delle qualità, percepite tramite i cinque sensi, che suscitano sensazioni piacevoli e che attribuiamo a elementi dell’universo osservato (come oggetti, persone, suoni, concetti), che si sente istantaneamente durante l’eserienza, si sviluppa spontaneamente e tende a collegarsi a un contenuto emozionale positivo, in seguito a un rapido paragone effettuato …”