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L'equilibrio sta nel trovare almeno una via di mezzo tra una casa perfetta e un magazzino

L’ideale della casa perfetta

Anche no, grazie

La casa perfetta anche no! Sì lo so che Mary Kondo non sarebbe d’accordo con me. Perchè lei è campionessa mondiale nel riordinare la casa. E’ la donna più ordinata del mondo.

Questo è il link al suo sito https://konmari.com/

Quella che non inviteresti a casa nemmeno sotto tortura. Che solo a pronunciare il nome ti sale un’ansia da prestazione che ti suda anche la lingua.

Non ho idea di come la pensi tu, ma a me piacciono le case in cui si respira aria di vita. Sai quelle in cui entri e ci rivedi i proprietari. Quelle che hanno carattere. E pazienza se il mobile non è “alla moda” o se proprio non lo metteresti mai a casa tu: lì è la cosa giusta al posto giusto. Ecco, mi piacciono le case così. Che forse sono più nidi o tane. O gusci, tipo tartaruga o chiocciola.

La casa perfetta anche no!

Ma qualche strategia sì

Dobbiamo però ammettere che l’arte giapponese del riordino qualcosa ci ha insegnato.

Ad esempio ci ha insegnato che prima di disfarci di qualcosa dobbiamo/possiamo salutarlo. Dobbiamo “averci a che fare” ancora un’ultima volta per decidere se davvero ce ne vogliamo disfare. Tocchiamo l’oggetto, teniamolo vicino a noi. Focalizziamo l’attenzione sulle nostre sensazioni. In questo modo possiamo capire cosa ci trasmette e decidere se salutarlo per sempre o tenerlo ancora un pò con noi.

Se decidiamo di non volerlo più, Marie dice di salutarlo e ringraziarlo … fai tu. Fai tu nel senso, fallo se ti va di farlo. Personalmente sono l’ultimo esemplare di animista e ringrazio anche i sacchetti del pane prima di buttarli, ma non credo di fare testo.

Tutte le scuse che troviamo

La nostra casa rischia di diventare un museo se per anni e anni continuiamo ad ammucchiare cose con la scusa che:

  • È un ricordo
  • Non lo posso buttare perché me lo ha regalato Tizio o Caio (che probabilmente nemmeno se lo ricordano)
  • Lo tengo perché era di …

Se a questo mucchio di cose aggiungiamo tutti i:

  • Potrebbe servire se …
  • Lo userò quando …
  • Metti che dimagrisco …
  • Potrebbe servire a …

ecco che la casa è diventata un bel magazzino e non hai più posto per le novità.

… Pensaci, perché con i pensieri succede la stessa cosa. Il rischio è che non ci sia spazio per l’oggi se la testa è piena di ieri.

Una casa deve essere vissuta.  Ognuno di noi ha una sua unità di misura per stabilire quale sia il giusto livello di ordine, ma il minimo comune denominatore è che, quando:

  • c’è troppo ordine, niente è fuori posto, tutto sembra essere appena uscito da un negozio, sinceramente mi preoccupo un pò;
  • mi preoccupo altrettanto se è evidente la mancanza di igiene  e regna il caos.

Se vuoi qui ti racconto qualcosa che ha a che fare con questo discorso: il famigerato cambio stagionale dell’armadio https://flaviaepsiche.it/2021/04/07/e-ora-di-fare-il-cambio-dellarmadio/

La casa non è che l’uomo esteriorizzato

 (Frank A. Parsons)

 

A proposito di casa, ne parlo anche qui

https://flaviaepsiche.it/2021/03/05/casa-mia-casa-mia/

Qualche oggetto che aiuta, in casa

https://flaviaepsiche.it/2021/05/13/organizer-l-oggetto-che-puo-fare-la-differenza/

Le pulizie 🙁  https://viverepiusani.it/mantenere-la-casa-pulita/

Casa, igiene in tempo di pandemia https://www.helvetia.com/it/web/it/chi-siamo/blog/Assicurazione/infortuni/coronavirus-igiene.html