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Metti due pubblicità di uno stesso prodotta a confronto e trova le differenze.
Potresti restare a bocca aperta vedendo con chiarezza la diversità di messaggio, quindi di senso, che si può veicolare.

Analisi critica comparativa

 

Trova le differenze

 

Prendi due pubblicità di elettrodomestici. Fatto?

Affiancale in modo da poterle confrontare. Fatto?

Trova le differenze. Fatto?

Le parole danno significato al mondo. Le immagini parlano al nostro inconscio.

Un mix perfetto per la pubblicità!

Anche attraverso “semplici” consigli per gli acquisti è possibile condizionare, significare in un modo o in un altro le azioni e i pensieri.

Se in una pubblicità di elettrodomestici dichiari che

  • è rivolta alle massaie
  • è per lei
  • è rivolta alla donna di casa

Se, magari, fai capire che, invece, è LUI a comperarla (che vuol dire pagarla), hai definito uno stato sociale, non hai solo pubblicizzato un elettrodomestico.

Comparazione di due pubblicità

 

Trova le differenze, l’ho già detto?

In entrambe i casi il riferimento è alla cura domestica, ma la differenza salta agli occhi.

  • Una pubblicità è basata sullo stereotipo della donna massaia che si occupa lei (e solo lei, altrimenti che regina della casa sarebbe?) di lavare i panni.
  • L’altra dice chiaramente che no, non si deve aiutare a fare qualcosa, ma si deve fare, perchè la cura domestica è in carico agli abitanti della casa. E il genere c’entra niente.

Non è roba da poco, è sostanza. E’ che la donna non è l’angelo del focolare, non lo è nè più nè meno di chiunque altro quel focolare lo abiti come lei.

Sempre i soliti stereotipi, esattamente come dicevo qui https://flaviaepsiche.it/2021/04/05/la-catena-di-stereotipi-pregiudizi-e-discriminazione/

Non vi va mai bene niente

Ho perso il conto di quante volte ho letto questo commento ai post sulla mia pagina Femmes et réclame su Facebook: https://www.facebook.com/femmesetreclame.

Fare opera di critica non è mai facile, ma a volte passa proprio la voglia.

Passa la voglia specialmente ogni qualvolta il commento contro la critica arriva da una donna che mi dice “ogni tanto una risata fattela” a fronte di battute sessiste. Passa anche quando una donna mi dice che “i problemi sono altri“.

Mi cadono le braccia.

Mi preoccupo.

Mi incavolo.

Per ora non demordo, ma che fatica donne mie!!! Dobbiamo essere coese e compatte per fare valere i nostri diritti e dobbiamo anche imparare a non farci fregare. Iniziamo da quelle che secondo alcuni sono piccole cose, come i messaggi pubblicitari. Verrà il giorno in cui per tutte sarà chiaro che questi messaggi sono l’humus per stereotipi, pregiudizi, discriminazioni contro di noi.