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Stereotipi, pregiudizi e discriminazioni sono anelli della stessa catena.
Purtroppo ne facciamo un grande uso, perchè sono "scorciatoie" mentali. Ci offrono risposte preconfezionate e poco, molto poco, ragionate!

La catena di stereotipi, pregiudizi e discriminazione

Per pensare meno a volte prendiamo le scorciatoie

Per riuscire a decodificare le pubblicità è fondamentale riconoscere questi tre meccanismi di categorizzazione. Sono tre anelli che compongono la stessa catena di stereotipi, pregiudizi e discriminazione. Una catena che utilizziamo come fosse un paio di occhiali che ci servono per vedere il mondo che ci circonda. Sono scorciatoie di pensiero e si sa che pensare poco non è mai una buona idea!

Scomponiamo la catena di stereotipi, pregiudizi e discriminazione

Gli stereotipi

Gli stereotipi servono a semplificare la realtà. Sono generalizzazioni che vengono fatte raggruppando le persone in base a tipologie (etnia, genere, lavoro, eccetera) senza considerare le caratteristiche dei singoli e le unicità. Sono credenze su gruppi sociali. In pubblicità ne troviamo a bizzeffe e non solo per quanto riguarda l’universo femminile. Vengono usati molto perché ne siamo tutti talmente assuefatti che sono immediatamente comprensibili.

E’ famoso un esperimento americano in cui alcuni soggetti dovevano “capire” il lavoro di altri in base all’abbigliamento: la maggior delle risposte erano uguali. Alle persone tendiamo ad attribuire una certa professione anche in base a come si vestono. Non piace? Eh lo so, ma altro che l’abito non fa il monaco!

Gli stereotipi sono meccanismi di attribuzione e in base ai valori che attribuiscono possono essere:

  • negativi – le bionde sono tutte un pò oche
  • positivi – le bionde sono tutte belle
  • neutri – le bionde hanno i capelli sottili

I pregiudizi

Veri e propri giudizi basati su opinioni precostituite e su stati d’animo, alla loro base non vi è nulla di razionale e  basato su esperienze dirette. Come dice la parola, pre-giudizio, la modalità è di giudicare prima ancora di sapere o di conoscere.

Sono alla base degli stereotipi: chi ha pregiudizi potrà, con più probabilità rispetto ad altri, avere opinioni stereotipate e quindi pregiudizievoli circa un gruppo o un individuo. La loro funzione è di proteggere dalla realtà e, anche se negli ultimi decenni il fenomeno è in diminuzione, anche questo meccanismo è stato utilizzato più di qualche volta dalla propaganda commerciale.

La discriminazione

Stereotipi e pregiudizi sono scorciatoie mentali che hanno come destinazione  la discriminazione.

La discriminazione è dunque anche diretta conseguenza dei meccanismi di cui sopra ed è l’assunzione di comportamenti diversi e peggiori nei confronti di alcune persone o gruppi ma è anche la mancanza di riconoscimento di diritti nei riguardi di determinati gruppi di persone.

La catena di stereotipi, pregiudizi e discriminazioni ci lega un pò tutti. Crediamo che non abbia a che fare con noi, ma ce la abbiamo tutti.

Occhio che tutti utilizziamo scorciatoie mentali e prima ancora di preoccuparci di riconoscere quelle degli altri, dobbiamo allenarci a riconoscere le nostre!!!!

Funziona come dice quella frase “una bugia, se ripetuta tante volte, diventa una verità”. Ma non è così. Una bugia, ripetuta all’infinito, resta una bugia. Pinocchio docet!

Qui si parla di uomini e stereotipi di genere https://psicomamme.it/maschi-veri/

Qui si parla di maternità e pregiudizi https://psicomamme.it/maternita/