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In comune, tecnologia e sessantenni, hanno il fatto che entrambi non possono più essere definiti "nuovi" 🙂

La tecnologia e i 60

Inizio spedita, chiara e concisa: sì, sappiamo usare la tecnologia! Ohhhhh, mi sento già meglio. Che a leggere certi articoli sembra che siamo tutti impediti, che poi sono articoli che si trovano nel Web quindi va da sè che … ce la facciamo 🙂

Quello che mi sembra molto più complicato è capire chi parla della tecnologia, in modo particolare dei pc:

  • Che device usi?  – “Scusa, ma lo conosci l’italiano? Si dice dispositivo”
  • Mandalo in attachment – “No, te lo mando in allegato se non ti spiace”
  • Mettilo in una directory – “Io faccio una cartella, tu fai come ti pare”
  • Fai il download – “Lo scarico, sono in Italia e lo scarico”
  • Fai il download del file, mettilo in una directory, mandamelo in attachment ad una e mail e spedisci dal tuo device = “Scarica il documento e mandamelo”. Non è più facile e pure più corto?

Perchè vedi, uno può anche conoscere l’inglese, ma se stai pensando in italiano ti prende in contropiede. E poi, non dico essere come i francesi che si rifiutano anche di dire la parola computer (loro dicono ordinateur) … ma qui si sta esagerando!

I dati dell’Istat su:

La tecnologia e i 60

In base ai dati dell’Istat, negli anni 2018-2019, il 33,8% delle famiglie non aveva un computer o un tablet in casa, il 47,2% ne ha uno e il 18,6% ne ha due o più. La percentuale di chi non ne possiede sale al 70,6% tra le famiglie di soli anziani (65 anni e più). Ma questo dato va controbilanciato dal fatto che in Italia il numero degli smartphone è maggiore del numero degli italiani: circa 80 milioni di cellulari per 60 milioni di popolazione.

E poi ci stupiamo di essere iperconnessi!

La tecnologia e i 60

Usi e costumi

Qualche problema c’è in effetti con la tecnologia, nello specifico con i pc e con il Web, ma non riguarda la capacità d’uso. Perchè alla fine se uno usa la tecnologia per motivi diversi da quelli di lavoro, non è che ci sia bisogno di saper fare chissà quali cose. Quando sai usare le mail, navigare nel Web e dilettarti su qualche social, hai tutte le competenze tecniche che ti servono.

Il problema sono i contenuti. Le fregature. L’astuzia e la prudenza che spesso mancano. L’eccessiva fiducia. A questo si deve fare attenzione. Specialmente da grandi adulti. Che poi ci si fa male forte.

E ricorda che anche il telefono è un computer e come tale lo usi. Valgono le stesse regole se non di più!

I virus e altre schifezze

Occhio ai virus che ne girano a flotte. Se segui persone che fanno seria informazione in merito, come ad esempio Marco Camisani Calzolari, riesci a farti un’idea di cosa gira … Ho nominato i virus, ma ormai c’è di tutto. Quindi la soglia di attenzione deve restare molto alta. I propri dati NON VANNO MAI RILASCIATI se non si è più che sicuri di chi sia l’interlocutore.

Le chat

Ce ne sono sempre di più, purtroppo però sono aperte a chiunque, non solo alle persone con ottime intenzioni. In Italia il fenomeno di quelle che vengono chiamate “truffe sentimentali” è in aumento e la maggior parte dei casi non viene denunciata. In queste situazioni molto spesso si ritrovano coinvolte persone non più giovani. Perchè sono quelle che patiscono maggiormente la solitudine e che hanno meno occasioni di fare nuovi incontri di persona. Il fenomeno è trasversale e interessa uomini e donne, ma gli uomini denunciano ancora meno.

Gli acquisti

Prima di fare compere su siti sconosciuti è meglio informarsi. Chiedi se altri conoscono quel canale, se lo hanno utilizzato e come è andata. Fai pagamenti usando carte prepagate … Insomma c’è da fare attenzione!