”Che senso ha oggi, rimpiangere ciò che non si è fatto ieri?
Che funzione ha il rimpianto nella tua vita?
Che peso ha?
Il rimpianto, nel qui e ora
Nel qui e ora non c’è posto per i rimpianti che sono quei vissuti di dispiacere che emergono quando si ripensa a ciò che avrebbe potuto essere ma non è stato. Hai presente quando si pensa “eh, ma se avessi detto che (bla bla bla) forse le cose sarebbero andate diversamente”.
Non abbiamo a disposizione una bobina cinematografica da poter riavvolgere, cancellare e riutilizzare per dare un finale diverso al nostro film. E’ buona la prima!
Se avessi fatto, se avessi detto, se fossi andata/o, se avessi taciuto.
Ok.
Va bene.
Forse.
Ma non l’hai detto ed è andata così e non cosà.
Se … Se … Se … In questi casi, personalmente me la cavo ripetendomi che … se avessi le ruote sarei una bici.
Il rimpianto ha a che fare con:
- Dubbi
- Azioni
- Decisioni
- Passato
- Nostalgia
Non avere rimpianti è possibile?
Sono fortemente legati al ricordo, al passato, alla nostalgia ma, al contempo, sono anche collegati al modo in cui viene vissuto il presente. Per alcune persone i rimpianti non sono proprio contemplati. Sono quelle persone che riescono a vivere appieno il presente e hanno inglobato il passato nel qui e ora. Quel che è stato è un periodo chiuso. Il passato può essere pensato come un ponte, che è servito per arrivare dove si è ora. Al di là di quel ponte la strada non c’è più.
Questo non vuol dire non dare valore e importanza a quel che è stato, a ciò che è stato fatto e vissuto e non vuol dire nemmeno non pensarci più. Perchè l’apprendimento passa anche attraverso le esperienze e al ricordo delle esperienze. Ma vuol dire aver eleborato ciò che è stato. Averlo processato, analizzato e … aver preso quel che c’era da prendere. Sia da ciò che è stato fatto, sia da ciò che non è stato fatto.
Rimuginare
Rimuginare, girare e rigirare, rimescolare i ricordi … può diventare un ostacolo allo svolgimento della nostra vita. Può diventare un vero problema. Il rimpianto, in questi casi, è fortemente nocivo. Diventa un vero e proprio blocco che impedisce di andare avanti. Immagina il ponte che vedi qui sopra con un masso che blocca il passaggio. Ecco, rimuginare sul passato, trascorrere il proprio tempo a rimpiangere, è qualcosa di simile.
Il risultato è un forte senso di frustrazione e di insoddisfazione. Lo sforzo che è necessario fare riguarda l’accettazione di quel che è stato.
Personalmente, l’ho risolta così:
Ognuno fa fuoco con la legna che ha
A me è stata molto utile una frase che disse un prof del corso di specializzazione in psicoterapia “Ognuno fa fuoco con la legna che ha”.
Penso che oggi ho più legna rispetto agli anni addietro, sicuramente rispetto a quando ero ragazza, oltre alla legna oggi ho anche i fiammiferi. E ci sta che alcune cose non le rifarei o le farei come oggi mi sembra sia meglio. Ci sta che oggi direi cose che non ho detto. Ma ieri era ieri. Oggi è oggi.
Non ho tempo da dedicare ai rimpianti perchè mi toglierebbero tempo per vivere il mio presente, che è troppo importante!
Qualche strategia per liberarsi dal rimpianto
- Accettarli Fanno parte delle esperienze della vita. Accettarli significa prendere atto che qualcosa avremmo potuto farla anche diversamente, ma non lo abbiamo fatto. Non si tratta di rassegnazione, ma di presa di coscienza. Ogni decisione porta con sè dei rischi, e quella volta abbiamo preso male le misure. Ma abbiamo imparato. «Nella vita o si vince o si impara, non si perde mai».
- Da rimpianto a rimorso è un attimo Il salto dal rimpianto al rimorso può essere un attimo. Anche se le due esperienze sono diverse, è possibile trasformare la prima nella seconda. Pensare che avrebbe potuto essere e non è stato può diventare, se continui a rimuginarci su, che per colpa tua non è stato. Ma è un abbaglio della mente. E’ un circolo vizioso in cui ti infili in totale autonomia. Nella vita si sbaglia, se ne prende atto, ci si scusa quando è il caso e si prosegue. Perdonandosi!
- Pensiero umile Anche se ci sembra impossibile quando pensiamo a noi stessi, molte volte abbiamo un problema con l’umiltà. Nel senso che facciamo fatica ad accettare i nostri limiti e pretendiamo da noi stessi l’impossibile, ossia … la perfezione. Questo modo di pensare è fortemente nocivo e ci chiude in una sorta di galera che noi stessi costruiamo. Il rimpianto, quando è eccessivo, indica anche questa particolarità con cui è meglio per noi farci i conti e sistemare. Perchè ci fa malissimo!
Cosa puoi farci se sei così?
Puoi farci una cosa molto utile. Pensare a te.
Cerca di capire che senso abbia per te rimpiangere il passato, perchè se ti riscopri a farlo spesso di rimpiangere ciò che avrebbe potuto essere e non è … un motivo ci sarà. Nella tua economia mentale, a cosa ti serve il rimpianto?
- ad allontanarti dal presente?
- è un modo per non affrontare qualcosa che, invece, avviene oggi?
Sai, se fosse così, che stai sul passato per non affrontare il tuo presente, non stai facendo altro che costruire i nuovi rimpianti di domani. Pensaci e se il pensiero fa male o non ti porta da nessuna parte, perchè da soli è davvero complicato affrontare una questione così, rivolgiti ad una psicoterapeuta. Ne conosco una bravissima 😉
Link
Mi è impossibile parlare del RIMPIANTO senza pensare a Edith Piaf che canta Non, je ne regrette rien. Se clicchi sul link puoi usarla come sottofondo musicale mentre leggi l’articolo
https://www.youtube.com/watch?v=Q3Kvu6Kgp88
Qui trovi gli articoli su 60 e dintorni di flaviaepsiche.it /https://flaviaepsiche.it/category/60-e-dintorni/
A proposito di rimpianti … quando eravamo “giovani e belli” 🙂 https://flaviaepsiche.it/2021/06/21/la-bellezza-dell-asino-che-non-ci-appartiene-piu/
Un libro, intenso, sul rimpianto a fine vita https://www.amazon.it/Vorrei-averlo-fatto-cinque-rimpianti/dp/886386201X/ref=asc_df_886386201X/?tag=googshopit-21&linkCode=df0&hvadid=90713069460&hvpos=&hvnetw=g&hvrand=14422460648978752719&hvpone=&hvptwo=&hvqmt=&hvdev=c&hvdvcmdl=&hvlocint=&hvlocphy=1008857&hvtargid=pla-93593442780&psc=1