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Nel 2021 pare essere ancora considerato disdicevole parlare di denaro e la conseguenza son danni mica da ridere!

Pecunia non olet, purchè non se ne parli

Pecunia non olet … nel senso che i soldini piacciono e, più che altro, servono a tutti. Ma parlarne è disdicevole. Chissà perchè e chissà quanti danni conseguono a questo tacere.

Sì, perchè se un tema è importante per la vita quotidiana, è altrettanto importante che se ne parli, che se ne discuta e che si divulghino informazioni su come gestirlo. Perchè la gestione del denaro è mica così chiara, eh!

Ci sono persone che hanno un talento naturale … o meglio, ognuno ha il suo talento col denaro: chi lo sa risparmiare e chi lo sa sperprerare 🙂

Tu dove ti posizioni, nel primo o nel secondo caso?

Se sei nel primo esempio e hai una propensione naturale al risparmio, non è comunque detto che ti vada benissimo. Perchè è necessario fare un distinguo tra coloro che:

  • riescono a godersi la vita, a togliersi qualche sfizio, a non farsi mancare nulla e, al contempo, economicamente parlando si mettono le spalle al sicuro

e coloro che

  • si privano di tutto pur di accumulare denaro

Se, invece, ti ritrovi nel secondo esempio e hai le famose mani bucate … forse questo articolo può darti qualche strumento utile.

Pecunia non olet, purchè non se ne parli

Ma qui se ne parla: il concetto del risparmio

Durante l’estate la formica lavorava duramente, mettendosi da parte le provviste per l’inverno.

Invece la cicala tutto il giorno non faceva altro che cantare.

Arrivò l’inverno e la formica aveva di che nutrirsi, dato che durante l’estate aveva accumulato molto cibo.

La cicala cominciò a sentire i morsi della fame, perciò andò dalla formica a chiederle se potesse darle qualcosa da mangiare.

La formica le chiese: «Io ho lavorato duramente per accumulare tutto ciò; tu invece, che cosa hai fatto durante l’estate?»

«Ho cantato» rispose la cicala.

La formica allora esclamò: «E allora adesso balla!» (fonte https://it.wikipedia.org/wiki/La_cicala_e_la_formica)

La famosa favola di Esopo ci illustra chiaramente lo scopo del risparmio. Fare provvista, anticipare eventuali necessità future. Mettersi con le spalle al coperto in caso di bisogno imprevisto. Il concetto del risparmio è questo: garantirsi un pò di sicurezza e tranquillità economica.

La giusta misura

Ma quale è la giusta misura?

Uno dei rischi è di posizionarsi sul polo dell’eccesso e di trasformare l’obiettivo del risparmio in una rinuncia continua pur di vedere crescere il gruzzolo. Una vera e propria sindrome del risparmio che impedisce di godersi il presente.

L’altro rischio è di continuare a rimandare, ripetendosi che dal prossimo mese lo farò,  correndo il rischio di non iniziare mai.

Tu, ad esempio;

  • Hai l’abitudine di compilare un budget familiare?
  • Hai definito un budget mensile da dedicare alla spesa?
  • Riesci a risparmiare una cifra annuale?
  • In caso di imprevisto, sai fino a quale cifra potresti coprirlo?

 

Il budget familiare

La gestione del budget familiare, indipendentemente da quante persone sia costituita la famiglia, è un aspetto che va definito perché permette di avere il controllo delle finanze e di non trovarsi in situazioni spiacevoli o di rinunce obbligate.

Ci sono molti modi per tenere un bilancio familiare, da un semplice quaderno a un foglio Excel fino a software di bilancio familiare o una app; ognuno trova il metodo che più gli è congeniale. In sostanza, è necessario partire dalla cifra mensile in entrata e, dopo aver stabilito una percentuale sostenibile di accantonamento, dedurne le uscite. A questo punto sarà possibile sapere a quanto ammonta il denaro da destinare alle spese.

Come fare?

Se hai capacità informatiche, sul web trovi dei modelli già pronti che non ti resta che compilare. Se, invece, sei hai meno capacità tecnologiche, è sufficiente un quaderno. E’ più facile da fare che da spiegare: dividi verticalmente in due una pagina, da una parte segni le entrate e dall’altra le uscite (quelle categoriche, dall’affitto alla spesa per intenderci). Quel che resta è quanto hai a disposizione per divertirti e risparmiare. Come suddividere questa rimanenza puoi deciderlo solo tu. Quello che puoi ancora fare è la “limatura” delle spese, dove è possibile intervenire.

Pecunia non olet, purchè non se ne parli

Non se ne parla molto dei soldi e della loro gestione e l’ambito economico viene considerato come estremamente delicato e privato, sia per motivi sociali sia per motivi psicologici. Questo non è un blog di economia domestica, quindi ciò che vorrei che emergesse è proprio il punto di vista psicologico, non quello quantitiativo.

Quindi:

  1. Una delle conseguenze positive del budget familiare è che mette in luce come vengono spesi i soldi;
  2. La compilazione del budget quasi sempre rappresenta un anello di una catena di cambiamenti: quanto – come – dove e come mai si spende;
  3. Spesso è generatore di cambiamenti anche molto creativi nell’ambito del lavoro;
  4. Aumenta la consapevolezza;
  5. Permette di stare nel qui e ora e di strizzare l’occhio a progetti futuri;
  6. Aiuta ad evitare e/o ad affrontare con maggiore serenità, l’enorme problema della dipendenza economica da altre persone. Questo significa maggiore autonomia e fiducia in se stessi. Scusate se è poco!

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