”Che "la paura fa 90" lo sappiamo tutti.
Che faccia anche danni invece si sa di meno.
La paura, questa sconosciuta
La paura fa 90 e fa anche danni. Se ci pensi, con la paura non si va lontano. Blocca. Congela. Ferma. E fa danni.
– “Dottoressa, non sto bene. Sento agitazione, ansia, ho avuto un attacco di panico. Cosa mi sta succedendo?”
– “Di cosa ha paura?”
– “Cosa c’entra la paura? Non è di quello che ho parlato. Non ho paura. Ho l’ansia.“
Questo dialogo immaginario non è poi così diverso da quelli che avvengono in studio. Quando si prova uno stato ansioso è probabile che lo si riconosca, ma difficilmente lo si collega a quello che c’è sotto: la paura.
Il collegamento è più facile quando si tratta di fobie. In questo caso la paura si percepisce in modo chiaro.
Ma ansia, fobie, attacchi di panico e angoscia sono correlati alla paura, ma a diversi livelli.
La paura fa 90 e fa anche danni.
Insieme alle sue sorelle
La paura
È una emozione primaria, arcaica, utile e indispensabile ed è proprio per la sua utilità che ce la siamo ben conservata. E’ quella emozione che ci attiva e ci fa scappare quando percepiamo un pericolo. E’ una fonte di energia che va gestita, come tutte le altre emozioni va regolata, incanalata, riconosciuta.
Quando può diventare patologica?
Quando:
- non conosciamo il nostro modo di viverla, di esprimerla, di provarla;
- non riusciamo a disinnescarla quando non serve più;
- non riusciamo a comprendere se il pericolo sia reale o simbolico – immaginato – presunto;
- non riusciamo a gestirla e a incanalarla.
Possiamo viverla in modo disfunzionale in forma di
FOBIA – ANSIA – ATTACCHI DI PANICO
La fobia
È quasi sempre vissuta per quello che è, ossia una paura. Raramente si dice, ad esempio, “ho la fobia dei topi“, è più probabile che si dica “ho paura dei topi“.
E’ determinata da qualcosa di noto (oggetto, animale, situazione …) che in generale non provoca a tutti quella stessa reazione. Chi ha una fobia (o più) ne è consapevole, così come è consapevole che la sua reazione sia esagerata- immotivata – incompresa – irrazionale. E’ una reazione emotiva che non si riesce a controllare.
Quando è patologica? Quando compromette il regolare andamento della vita quotidiana.
Quali sono le fobie? Una categorizzazione per raggrupparle e suddividerle potrebbe essere la seguente:
- Fobia specifica, riferita ad un unico elemento;
- Fobie complesse (fobia sociale, agorafobia …);
- Comuni (topi, aghi)
- Rare (guardare negli occhi le persone /gli animali …)
- Paura no specifica (Panofobia/Omnifobia) È la persistente paura di tutto, la paura di avere paura.
In questo articolo su psicomamme.it ne parlavo ampiamente: https://psicomamme.it/fobie-il-coraggio-e-il-superamento-della-paura/
L’ansia
Chi vive uno stato d’ansia è agitato, preoccupato per sè stesso e per gli altri, spaventato. Ha ripercussioni anche a livello fisico, può provare sudorazione, a volte tremori, “fame d’aria”, tachicardia, vuoti allo stomaco, vertigini.
Quasi sempre questo stato non viene attivato da qualcosa che lo provochi, ma dagli stimoli che derivano dalla vita quotidiana. Un semplice appuntamento di lavoro può attivare uno stato ansioso di diverso livello.
Quando è patologica? Quando compromette il regolare andamento della vita quotidiana.
I disturbi di ansia sono di diversi tipi, l’ansia può infatti essere generalizzata o specifica, può essere più o meno controllabile, può sfociare in un vero e proprio attacco d’ansia.
L’attacco di panico
E’ la rappresentazione dell’incapacità di controllare un livello di ansia che ormai ha preso il sopravvento. Si tratta di un’esperienza che viene vissuta in maniera molto forte e invadente, che pervade corpo e mente. Spesso la persona si spaventa al punto di ricorrere ad un Pronto Soccorso perchè sta male e non riesce a definire nè comprendere cosa stia accadendo.
Quando è patologico? Nel momento stesso in cui si presenta, perchè fin dall’esordio destabilizza la persona che attiva il ciclo della paura di provare ancora quella esperienza.
Cosa si può fare?
Se la paura fa 90 e fa anche danni, cosa si può fare? Come si risolve la questione? Cercando di capire cosa accade.
E’ possibile mettere in fila fobie, stati d’ansia e attacchi di panico a formare un’escalation.
Sono sintomi, più o meno “potenti”, che hanno la funzione di campanello d’allarme che ci avvisa che qualcosa non va;
- Non stiamo dirigendo la nostra vita in modo funzionale;
- Mente e cuore non sono in equilibrio;
- Non siamo contenti;
- Non siamo sereni.
E’ sempre buona cosa parlare col proprio medico di fiducia dei sintomi fisici, è probabile che, per escludere cause anche di tipo organico, vengano prescritte delle analisi. In ogni caso, come dico per tutto ciò che riguarda l’ambito della psicologia:
non ci si deveaspettare che il problema passi da solo, così come è venuto. Quando serve l’intervento di un professionista, prima lo si cerca, meglio è.
P.S.
La decisione di iniziare un percorso di psicologia non si prende quasi mai con facilità (e aggiungo, purtroppo). Si trovano un sacco di scuse pur di rinviare … ne parlo in questo video, dai un’occhiata.
https://www.youtube.com/watch?v=nEqRtCngSlY
Qui parlo di benessere e pandemia https://flaviaepsiche.it/2021/03/26/come-si-sta-in-tempo-di-pandemia/
Qui del pianto https://flaviaepsiche.it/2021/03/14/una-lacrima-sul-viso/