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Nelle truffe affettive l'affetto non esiste, questa è la prima cosa da sapere. L'altra è che non c'è nulla di reale in ciò che viene detto.

Nelle truffe affettive l’affetto non esiste

Le truffe affettive sono truffe a tutti gli effetti, poste ai danni di persone che, in totale buona fede, vengono derubate attraverso la narrazione fraudolenta di un amore. Le storie finiscono sempre nello stesso modo, con una vittima che ha perso denaro e fiducia nel prossimo e in sé.
Dietro a queste truffe ci sono vere e proprie organizzazioni di DELINQUENTI che non solo truffano persone online ma SFRUTTANO E MALTRATTANO anche gli stessi “operatori”. Le vittime credono di avere a che fare con una persona, la realtà però è ben diversa. Dietro ad ogni contatto non c’è quasi mai la stessa persona: incredibilmente per la vittima non si “parla” mai con una persona, ma con chi è di turno. C’è una trama, una storia, e chiunque può raccontarla.
La prima cosa da mettere in chiaro che mi sembra venga detta troppo poco è che, dietro a ogni contatto che avviene online, NON SI SA MAI CHI CI SIA.
Chiunque  in questo momento può

  • aprire una pagina su qualsiasi social
  • usare un nome falso o di fantasia
  • spacciarsi per una persona completamente diversa da quella reale.

Nelle truffe affettive l’affetto non esiste e non esiste nemmeno la persona con la quale si crede di avere a che fare

Il mondo dei social, il mondo dell’Internet,

è un mondo virtuale e

il confine tra menzogna e verità è sempre molto sottile

E’ necessario partire da questo punto se si vuole sperare che queste truffe non funzionino più. Fintanto che ci saranno persone che credono che sia tutto vero, tutto reale, tutto sincero,  non ci sarà fine.

E’ tutto studiato a tavolino

Queste storie seguono tutte lo stesso copione: il contatto nasce su un social o su un sito di incontro. La persona ha un profilo falso, generalmente presenta un bell’aspetto (ma non è detto che la foto sia davvero la sua, anzi spesso non lo è). Ha modi molto gentili, inizia con discrezione a fare domande alternando a racconti di sé. E’ sempre più presente e nel giro di poco tempo inizia con i complimenti e illude che quello possa essere l’incontro della vita. Se nota un interesse dall’altra parte, allora i complimenti non si conteranno più e il passo alle più belle frasi d’amore sarà breve.
A seguire c’è la promessa di un incontro imminente, gli accordi e i preparativi ma, proprio un attimo prima di partire, avviene la catastrofe che solo con del denaro è possibile risolvere. Il denaro rappresenta la famosa “prova d’amore” di antica memoria: “solo tu puoi aiutarmi, solo tu puoi salvarmi, se è vero che mi ami”. La trappola è scattata, a seconda di come si comporta l’interlocutore può essere una volta e poi basta oppure perdurare con ulteriori estorsioni di denaro.

Si guarda tutte e tutti lo stesso film. Il copione è sempre lo stesso.

Questo è il fermo immagine di tutte le truffe affettive.
Truffe che fanno danni enormi e mi riferisco al danno emotivo, prima ancora che a quello economico.
Ciò che viene sottovalutato è che la persona truffata è anche una persona innamorata ed è

  • del tutto confusa
  • in preda ad una bufera emotiva che la fa sentire tradita, abbandonata, umiliata, sfiduciata, violata, delusa.

A questo elenco bisogna aggiungere un altro stato d’animo che accompagnerà la vittima e la guiderà nel suo prossimo cammino: la vergogna. E’ un’emozione complessa e dolorosa che può avere molta importanza rispetto alle decisioni da prendere. Ad esempio fare una denuncia è molto più difficile se ci si vergogna di quanto è accaduto e di quanto è stato fatto. E i truffatori lo sanno bene, al punto che, in alcuni casi, aprono anche una parentesi sessuale. Specialmente quando la vittima è un uomo, le richieste sessuali sono frequenti. Vengono richiesti commenti piccanti, quando non proprio immagini o filmati o comportamenti in diretta via Skype, che vengono registrati per poi ricattare le vittime.
In queste situazioni la vittima si sente anche in colpa per aver fatto qualcosa che è considerato disdicevole a livello sociale, pertanto le possibilità che denunci e che chieda aiuto e sostegno psicologico per superare questa fase dolorosa sono prossime allo zero.

Nelle truffe affettive l’affetto non esiste

La paura del giudizio è, insieme alla vergogna, un altro grande fardello che le vittime si portano appresso: “te la sei un po’ cercata”, “ma come è possibile che ci sei cascata” e tante altre frasi come queste, bloccano la persona malcapitata che aggiunge un altro elemento negativo alla percezione di sé.
Quando l’evento è accaduto si può aiutare la vittima invitandola a fare denuncia e a rivolgersi a uno psicologo che la  sostenga nel suo percorso di elaborazione sospendendo ogni forma di giudizio.
Ciò che è davvero importante è fare prevenzione, in modo che questi truffatori non riescano più a portare a termine i loro imbrogli; è necessario parlare e raccontare, trasmettere le brutte esperienze subite e seguire qualche indicazione di prudenza quando si naviga, perché il Web può davvero essere una rete che intrappola.

Link

https://flaviaepsiche.it/2021/11/14/occhio-alle-truffe-che-ti-lasciano-in-mutande/
https://flaviaepsiche.it/2023/09/09/mai-abbassare-la-guardia/
https://psicoadvisor.com/che-cosa-sono-le-truffe-affettive-e-come-difendersi-19116.html
https://amori4puntozero.it/a-c-t-a-associazione-contro-truffe-affettive/