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Momenti sì, momenti no e altri così così; non lo sai nemmeno tu il perché, ma sai che succede e che i giorni non sono tutti uguali. Che fare? Stare a guardare? Aspettare che passi? Oppure agire, cercare di capire, prendere in mano la situazione?

Momenti sì, momenti no e altri così così

Come affronti quei giorni in cui vedi tutto nero e ti senti contro l’Universo intero, non solo Saturno?

L’ideale sarebbe poter stare a casa, evitare ogni contatto indesiderato e aspettare che passi, ma è praticamente impossibile farlo. Bella eh l’idea, immagino già la vasca piena di schiuma, una musica in sottofondo e subito dopo una tisana, la tv, il divano e la coperta. E ciao core, domani è un altro giorno e si vedrà.

Nella realtà, invece, succede che si deve affrontare tutto come si fa negli altri giorni e, possibilmente, senza lamentarsi.

  • Ma cosa succede in quei giorni neri?
  • Come mai l’umore può cambiare da un giorno all’altro, se non da un momento all’altro?

Non sto parlando di patologia, di vero disturbo dell’umore, ma di quei giorni in cui diciamo di esserci alzati “col piede sbagliato”. Accade davvero a tutti e non vanno sottovalutati perché ci stanno di sicuro dicendo qualcosa.

Cosa fare?

  1. Attenzione a quante volte accade; se siamo nell’ordine di poche volte l’anno siamo in un range di sicurezza rispetto alle patologie dell’umore, ma se parliamo di volte al mese allora è preferibile parlarne con un professionista
  2. Cerca di ricordare se ti accade da sempre o se è una novità nella tua vita
  3. Associare il cambiamento di umore a cosa è accaduto nei giorni precedenti, non sempre questa associazione viene immediata perché le difese dell’Io sono sempre all’erta e ci distolgono dalla sofferenza. Chiedersi quindi: da quando sto così? Cosa è successo prima che cambiassi umore?
  4. Analizzare che tipo di umore stai provando: sei triste, oppure è rabbia o forse si tratta di noia?
  5. La strategia migliore è davvero aspettare che passi dedicandosi un periodo di riposo o continuando a svolgere le proprie attività, oppure è preferibile prendere il fenomeno di petto e cercare di capire cosa faccia cambiare umore?

Fatto tutto ciò hai già una prima serie di dati che può esserti utile a capire qualcosa in più sul tuo modo di comportarti. Ma c’è ancora una domanda che a mio parere è la più difficile e anche la più importante, chiediti a cosa ti serve stare così.

E’ molto probabile che questa domanda ti provochi rabbia, ma c’è da farsene una ragione sul fatto che, il nostro cervello, lavora sempre in nostro favore, cerca sempre modi efficienti ed efficaci per farci raggiungere i nostri obiettivi. Non sempre ci riesce e non sempre lo fa nel modo giusto. Così succede che in ogni nostro sintomo lui, il cervello, cerca sempre un vantaggio secondario e tanto più lo riteniamo davvero vantaggioso, tanto più mantiene il sintomo.

Come affronti quei giorni in cui vedi tutto nero e ti senti contro l’Universo intero, non solo Saturno?

L’ideale sarebbe poter stare a casa, evitare ogni contatto indesiderato e aspettare che passi, ma è praticamente impossibile farlo. Bella eh l’idea, immagino già la vasca piena di schiuma, una musica in sottofondo e subito dopo una tisana, la tv, il divano e la coperta. E ciao core, domani è un altro giorno e si vedrà.

Nella realtà, invece, succede che si deve affrontare tutto come si fa negli altri giorni e, possibilmente, senza lamentarsi.

  • Ma cosa succede in quei giorni neri?
  • Come mai l’umore può cambiare da un giorno all’altro, se non da un momento all’altro?

Non sto parlando di patologia, di vero disturbo dell’umore, ma di quei giorni in cui diciamo di esserci alzati “col piede sbagliato”. Accade davvero a tutti e non vanno sottovalutati perché ci stanno di sicuro dicendo qualcosa.

Cosa fare?

  1. Attenzione a quante volte accade; se siamo nell’ordine di poche volte l’anno siamo in un range di sicurezza rispetto alle patologie dell’umore, ma se parliamo di volte al mese allora è preferibile parlarne con un professionista
  2. Cerca di ricordare se ti accade da sempre o se è una novità nella tua vita
  3. Associare il cambiamento di umore a cosa è accaduto nei giorni precedenti, non sempre questa associazione viene immediata perché le difese dell’Io sono sempre all’erta e ci distolgono dalla sofferenza. Chiedersi quindi: da quando sto così? Cosa è successo prima che cambiassi umore?
  4. Analizzare che tipo di umore stai provando: sei triste, oppure è rabbia o forse si tratta di noia?
  5. La strategia migliore è davvero aspettare che passi dedicandosi un periodo di riposo o continuando a svolgere le proprie attività, oppure è preferibile prendere il fenomeno di petto e cercare di capire cosa faccia cambiare umore?

Fatto tutto ciò hai già una prima serie di dati che può esserti utile a capire qualcosa in più sul tuo modo di comportarti. Ma c’è ancora una domanda che a mio parere è la più difficile e anche la più importante, chiediti a cosa ti serve stare così.

E’ molto probabile che questa domanda ti provochi rabbia, ma c’è da farsene una ragione sul fatto che, il nostro cervello, lavora sempre in nostro favore, cerca sempre modi efficienti ed efficaci per farci raggiungere i nostri obiettivi. Non sempre ci riesce e non sempre lo fa nel modo giusto. Così succede che in ogni nostro sintomo lui, il cervello, cerca sempre un vantaggio secondario e tanto più lo riteniamo davvero vantaggioso, tanto più mantiene il sintomo.

 

Link

https://flaviaepsiche.it/2021/03/02/lei-chi-e/

https://flaviaepsiche.it/2021/03/26/sono-solo-bazzecole-quotidiane/

https://www.alfemminile.com/psicologia-e-relazioni/persona-lunatica/

https://www.guidapsicologi.it/articoli/i-vantaggi-secondari-della-malattia