”La violenza contro le donne è realtà e va fermata. Si deve iniziare da noi, dalle nostre famiglie, nelle nostre case impartendo un’educazione paritaria, dando e chiedendo rispetto per quel che si è e come si è.
La violenza contro le donne è realtà
Non so con quale criterio si possa dire che il femminicidio non esiste e che i dati che riguardano gli omicidi delle donne vadano inseriti nei casi di assassinio e annoverati tra quelli come se il fenomeno non esistesse.
Il negazionismo riesce a toccare vette impensate ed impensabili e smentisce anche le realtà più evidenti. Per avere contezza di quanto, invece, il fenomeno esista e sia terribilmente inquietante, ti invito a leggere questo articolo https://www.osservatoriodiritti.it/2024/11/25/femminicidi/
A novembre del 2024 sono state 100 le donne uccise, senza contare le situazioni dubbie e si tratta sempre di FEMMINCIDIO.
Il femminicidio viene definito come omicidio di genere e comprende gli omicidi che riguardano l’uccisione di una donna in quanto donna (definizione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite). Le donne hanno 9 probabilità in più di essere uccise dal proprio attuale o ex-partner rispetto ad uno sconosciuto (https://www.stateofmind.it/femminicidio/#:~:text=Il%20femminicidio%20viene%20definito%20come,una%20donna%20in%20quanto%20donna).
La violenza contro le donne è realtà
I femminicidi sono l’epilogo della violenza contro le donne, un fenomeno di cui, a mio parere, si parla ancora troppo poco https://it.wikipedia.org/wiki/Violenza_contro_le_donne#:~:text=Bassa%20istruzione%20e%20infima%20educazione,Alcolismo.
Nel 2024 sono ancora le donne a subire violenze quotidiane, atti che passano del tutto inosservati e vissuti come “normali” purtroppo anche dalle stesse donne.
Le molestie poi non si contano nemmeno, quelle in molte situazioni fanno parte della quotidianità e non vengono nemmeno percepite. Secoli vissuti in una posizione subordinata, con narrazioni di donne che “devono stare al loro posto” hanno convinto le donne stesse che fosse giusto e normale così. Del resto quando si vive in posizione subordinata è davvero difficile riuscire ad alzare la testa e, in modo del tutto inconsapevole, ci si accontenta delle briciole. Ho ancora nelle orecchie i discorsi delle zie che suddividevano i loro mariti in “bravi”, quelli che le rispettavano e non controllavano i conti e la gestione del denaro, e “cattivi”, quelli che le menavano e davano loro un tot al mese e tanto doveva bastare a loro discrezione. Ma entrambe stavano lì, al “loro posto”.
Il patriarcato
Tutto ciò è conseguenza del patriarcato, una mentalità che posiziona la figura femminile ai margini della società e che attribuisce autorità e potere agli uomini. Una mentalità che esilia la donna al servizio dell’uomo e che, purtroppo, non appartiene solo agli uomini e spesso sono le donne stesse a contribuire a diffondere.
Con piccoli gesti quotidiani si aderisce, senza nemmeno accorgersene, a perpetrare il patriarcato; questo avviene ogni volta che una donna:
- Privilegia il figlio maschio rispetto alla figlia femmina
- Non insegna al figlio maschio ad essere autonomo
- Non favorisce la scelta di qualsiasi tipo di studi alla figlia femmina
- Serve a tavola prima l’uomo e poi le donne
- Considera la collaborazione domestica come un “aiuto” e ringrazia per la grazia ricevuta
- Eccetera eccetera
Ma anche quando si insegna alle figlie a:
- “sopportare”
- portare “pazienza, perché gli uomini sono fatti così”
- non essere economicamente indipendenti
- mordersi la lingua e non rispondere male al padre/fidanzato/marito
E’ una posizione atavica, difficile da scardinare, ma va fatto e i dati ci dicono che siamo terribilmente in ritardo perché nel gioco delle parti, a rimetterci la pelle, sono le donne!
La violenza contro le donne è realtà
La violenza è l’atto peggiore che gli esseri umani sanno compiere. Partiamo da questo assunto che è universale. Esiste da sempre e anche questo concetto è purtroppo universale.
Non esiste, come spesso si cerca di fare passare, una scala di violenza. Certo che uno schiaffo è “meno peggio” di un omicidio, ma è violenza. La violenza va fermata. E si deve iniziare da noi, dalle nostre famiglie, nelle nostre case impartendo un’educazione paritaria, dando e chiedendo rispetto per quel che si è e come si è.
Link
https://flaviaepsiche.it/2022/11/27/dovrebbe-suonare-un-campanello-d-allarme/
https://flaviaepsiche.it/2022/12/04/25-novembre-data-da-ricordare/