”I tempi cambiano e, insieme, cambiano le abitudini e le consuetudini: se ne accorgono anche le case e i mobili. Come nel domino è sufficiente che parta una tessera che le altre la seguono. Chissà se stiamo andando nella direzione migliore
Quando bastava un armadio piccino picciò
Senza andare troppo lontano nel tempo, c’è stata un’epoca in cui gli abiti e gli accessori godevano di alta considerazione nelle famiglie, il denaro scarseggiava e si era parsimoniosi più per necessità che per virtù. Uno stesso vestito passava da un componente della famiglia ad un altro, poi veniva trasformato e non solo una volta; si rivoltavano polsini e colletti, si allungavano e accorciavano orli. Ogni modifica che rendeva un capo indossabile era ben accetta.
Poi arrivarono i mitici anni ’60, quelli del boom economico e la faccenda cambiò un po’. Ma abbiamo dovuto aspettare l’arrivo degli anni ’70 per vedere la nascita del prêt-à-porter italiano, ecco lì c’è stata la svolta, lì è stato segnato il confine tra alta moda e moda pronta da indossare. Lì abbiamo iniziato a cambiare le nostre abitudini e a giocare con i vestiti.
Sebbene ci fosse stata questa enorme innovazione, nelle famiglie vigevano ancora regole abbastanza rigide rispetto al cosa mettersi e quando metterselo e c’era una gerarchia di suddivisione per gli abiti e anche una determinata quantità da rispettare, una sorta di modica quantità che indicava che la persona era dignitosa e al contempo sobria e non vanitosa.
Inventario
Nelle famiglie, in quelle già discretamente abbienti, la contabilità dei capi di abbigliamento era all’incirca la seguente:
INTIMO
- 6 Fazzoletti per le femmine, 12 per i maschi;
- 2 Camicie da notte, 1 vestaglia invernale per le donne;
- 2 pigiami e 1 giacca da camera o una vestaglia per gli uomini;
- 6 mutandine e 3 reggiseno, 2 o 3 canottiere, 2 o 3 calze di nylon, un bustino (non pensare a una cosa sexy, pensa semmai a una sorta di body, con stecche di balena che toglievano un po’ il fiato);
- 6 slip, 2 o 3 canottiere, 6 paia di calze di lana e 6 paia di calze di cotone per lui.
ACCESSORI
- Una borsetta abbinata al portafoglio per tutti i giorni;
- Una borsetta, in stile molto classico e neutro, di ottima qualità, per i dì di festa;
- Una cintura o un paio di bretelle per tutti i giorni per lui;
- Una cintura di ottima qualità per le occasioni;
- Un paio di scarpe invernali e uno estivo da usare tutti i giorni, con tacco medio basso e un paio di scarpe “belle” per le occasioni, per le donne;
- Un paio di scarpe invernali e uno estivo anche per lui e un altro paio per le occasioni;
- Entrambi avevano almeno un cappello;
- Immancabile un foulard per lei, di seta.
ABBIGLIAMENTO
Il guardaroba da donna e da uomo conteneva:
- Un soprabito, un impermeabile, un cappotto;
- Due cambi d’abito per il lavoro;
- Un vestito per la domenica:
- Un completo giacca e pantalone per lui, versione invernale ed estiva;
- Un tailleur giacca e gonna per lei con camicetta abbinata oppure un vestito, versione invernale ed estiva;
- Non potevano mancare uno o due golfini nell’armadio delle signore e uno o due gilet in quello dei signori.
Ad una prima occhiata l’elenco potrebbe sembrare lungo, ma ti assicuro che tutti questi capi starebbero tranquillamente in un armadio a due ante, con cassettiera interna, e avanzerebbe anche un po’ di spazio per qualche lenzuolo.
Cambiano i tempi e l’arredamento
Prova a fare il paragone con il tuo armadio e ti renderai immediatamente conto che è cambiato qualcosa nel modo di pensare, usare, significare l’abbigliamento, le calzature e tutto ciò che gira intorno alla moda.
Nel giro di qualche decennio siamo passati dal guardaroba robusto ma piccolo, con due ante, a quello più grande a quattro ante, poi è stato il tempo di quello a quattro stagioni per arrivare a dedicare una intera stanza ai nostri vestiti.
Ai posteri l’ardua sentenza. Chissà se nei libri di storia, tra duecento anni, ci sarà un capitolo dedicato a noi, chiamato forse l’era della moda.
Link
https://flaviaepsiche.it/2024/02/23/siamo-a-un-passo-dal-punto-di-non-ritorno/
https://flaviaepsiche.it/2022/06/04/non-si-puo-non-consumare/
https://it.wikipedia.org/wiki/Moda
https://www.slow-news.com/serie/il-diavolo-veste-cheap/la-moda-del-consumismo