”Prevenire è meglio che curare. Vale anche per l'ansia e si dovrebbe farlo, perché ci mette un attimo a venire e un po' di più a passare
Prevenire è meglio che curare, anche l’ansia
L’ansia è uno dei disturbi più diffusi, trasversale per età e sesso.
Ci sono persone che si definiscono “ansiose per natura”, da che si ricordano hanno sempre avuto a che fare con questo disturbo. Ai tempi della scuola, nel periodo delle prime uscite, agli esami universitari, i colloqui di lavoro … ogni occasione sembrava essere quella giusta per scatenare l’ansia.
Ansia da separazione, anticipatoria, da prestazione, generalizzata … ci sono diverse declinazioni di questo disturbo.
L’ansia è un disturbo di paura e i suoi sintomi vanno in quella direzione e ci fanno provare agitazione e spavento. Dobbiamo però imparare ad ascoltare i sintomi, perché sono utili e ci danno sempre importanti indicazioni per lavorare in psicoterapia.
Definizione
E’ l’anticipazione di un pericolo o di un evento negativo futuro, è caratterizzata da una sensazione di paura che può anche non essere connessa ad uno specifico stimolo. E’ un insieme di forti emozioni negative che vanno dalla paura, all’apprensione, alla preoccupazione ed è accompagnata da sintomi fisici come palpitazioni, vertigini, nausea, tremore interno, ecc …
Sintomi
La sintomatologia dell’ansia a livello fisico è varia, ma alcune manifestazioni sono comuni:
- Agitazione
- Tachicardia – battito cardiaco accelerato
- Sudorazione
- Senso di affaticamento
- Fame d’aria – sensazione di mancanza di fiato
- Vertigini
- Sintomatologia a livello gastro intestinale
- Minzione frequente
I sintomi ìpssono presentarsi tutti insieme e contemporaneamente, oppure in un crescendo o, ancora, se ne possono presentare solo alcuni. Chi non ha mai avuto crisi di ansia la identifica comunque subito perché lo stato di agitazione è sempre presente. La sensazione è quella di avere paura di qualcosa anche quando non si è riusciti a mettere a fuoco di cosa si tratti.
I livelli dell’ansia possono essere molto differenti, per cui si può passare un momento di crisi ma la sensazione passa velocemente, così come è possibile che si avvii una crisi più complessa.
E’ importante ricordare SEMPRE che i sintomi sono segnali che arrivano per farci vedere che c’è qualcosa che non va in ciò che stiamo vivendo o nel modo in cui lo stiamo vivendo. Per cui … è vero che vengono con intenzioni di pace!!!
Prevenire è meglio che curare, anche l’ansia
La prevenzione dell’ansia è particolare, perché in realtà non è possibile prevenirla in assoluto. Questo significa che non esiste un comportamento che ci mette al sicuro, del tipo “se fai così e cosà, l’ansia non ti verrà mai”. E’ però possibile attenuare eventuali successivi episodi.
Quindi:
1. Hai avuto un attacco d’ansia;
2. Sai dunque di avere questa tendenza o che, pur non essendo ansioso/a, una crisi di ansia “non si nega a nessuno” …;
3. Impara a riconoscere i campanelli di allarme, ossia sia le circostanze che possono innescare il disturbo, sia i sintomi preliminari alla crisi.
L’ansia, quando arriva, non si presenta solo con sintomi a livello fisico ma si fa proprio sentire. Arriva e ti lascia in uno stato di agitazione, ti senti traballare internamente, non capisci bene cosa stia accadendo e vedi le tue certezze mettere le ali …
Il risultato è un grande spavento, del resto siamo a casa della paura!
Girando nel magico mondo dell’Internet, che è sempre più colmo di psicologismi e di psicomagie in realtà inefficaci quando non pericolose, puoi trovare decaloghi, elenchi, consigli e anche formule magiche che vengono spacciate per regole d’oro per prevenire l’ansia. Suonano più o meno così: Keep Calm e l’ansia non arriva.
Oppure ti dicono di evitare ciò che potrebbe farti venire l’ansia. Grazie, da soli non ci saremmo mai arrivati. Funziona però in modo assai diverso, perché tutti noi eviteremmo volentieri certe situazioni, ma la vita a volte fa l’appello, tu rispondi che sei presente e inizia il giro di giostra. E forse è assolutamente vero che avresti potuto evitare di ficcarti in certe situazioni, ma in quel momento lì non lo hai fatto. E così inizia una concatenazione di
eventi e di cose in cui sei coinvolto/a. Questa è la vita. Questo è fare esperienza. Ma, a volte, questa è la genesi di un attacco di ansia, perché la corda la si può tirare fino ad un certo punto.
Altre volte il processo è molto più corto, ad esempio prendi un aereo senza alcun problema e quando ti siedi … parte la paura, che avevi già prima ma non la hai ascoltata per mille motivi, e parte pure l’aereo e parti pure tu con il tuo improvviso, imprevisto e impensato attacco d’ansia.
Non voglio banalizzare, non troppo, ma forse un po’ sì! Vorrei depotenziare, ecco, non banalizzare.
L’ansia è vanitosa, è come un pavone, più la guardi, più le stai dietro, più le fai
capire che la tieni d’occhio, più lei fa la ruota.
Prevenire è meglio che curare, anche l’ansia
Ma torniamo al titolo, che riguarda la prevenzione. E’ vero che ci sono
strategie anche di prevenzione da attuare almeno in quelle situazioni in cui è prevedibile provare ansia.
Se, ad esempio, non ami andare dal dentista e sei in prossimità
dell’appuntamento, se devi sostenere un esame, se hai un colloquio di lavoro, eccetera eccetera, nei giorni precedenti può essere molto utile:
- Ritagliarsi momenti di relax;
- Evitare cibi che risultano pesanti;
- Evitare alcol e caffeina e sigarette (queste sarebbe utile evitarle proprio, che te lo dico a fa’);
- Immaginare la scena che ti aspetta, quella che ti mette in agitazione. Immaginarla nel modo più realistico possibile per poterti sintonizzare con le sensazioni che provi;
- Ridimensionare l’episodio che vivrai dandogli un confine temporale. Quanto durerà? Un’ora? Due? E cosa sono una o due ore nell’arco della giornata?
- Fissare qualcosa di piacevole subito dopo l’impegno X.
- SE:
pratichi uno sport che ti aiuta a scaricare, ovviamente fallo!
hai la possibilità di rilassarti all’aperto, con una bella camminata quotidiana, fallo!
ami la musica ascoltala o suonala e … anche se sei stonato/a, canta. Tira fuori con la voce e con il canto quello che non esce con le parole.
ti piace scrivere, fallo.
Tutto ciò che è creatività e movimento sono i benvenuti.
Se conosci lo yoga e/o la meditazione … vabbè, giochi in casa, sai già. Nel caso contrario, te li consiglio vivamente, a prescindere dall’ansia.
Cosa fare in caso di una crisi di ansia
Ci sono due cose fondamentali da fare subito:
- La prima è un respiro profondo. Inspira aria, trattienila qualche secondo, espirala tutta svuotando bene finché senti le spalle scendere. Aspetta qualche secondo e rifallo;
- La seconda è bere un sorso di acqua, possibilmente non ghiacciata.
Forse ti aspettavi qualcosa di più eclatante, invece si tratta di due cose basilari al punto di sembrare banali. Sono invece fondamentali, perché con il controllo della respirazione prendi consapevolezza che stai respirando e questo ti calma di per sé, inoltre il battito cardiaco si assesta. Invece con un sorso d’acqua … non lo so cosa succeda a livello fisico con qualche sorso d’acqua, dobbiamo chiederlo a un medico, ma a livello psicologico l’acqua aiuta tantissimo. Intanto butti giù, lavi, rinfreschi …leggi queste parole in chiave Psi e già ti senti meglio!
Link
https://it.wikipedia.org/wiki/Ansia
https://www.hsr.it/news/2022/agosto/disturbo-ansia-generalizzata-cose-come-riconoscere
https://flaviaepsiche.it/2021/11/05/il-percorso-di-psicoterapia/
https://flaviaepsiche.it/2022/02/13/l-ansia-ci-piace-proprio-eh/