”"Non so se sia paura o proprio fobia, ma so che sto male". Certo che si sta male, specialmente se non si fa niente per superare l'una o l'altra che sia
Non so se sia paura o fobia
Puoi facilmente riconoscere la paura dalla fobia, anche sono parenti strette:
- la prima è un’emozione primaria ed è transitoria, passato il pericolo o la percezione del pericolo, passata la paura. E’ necessaria ed utile a proteggerci da un pericolo che innesca le reazioni di attacco o fuga
- la fobia è una reazione basata su una percezione distorta del pericolo e perdura nel tempo
Benvenuti nel mondo delle fobie; ce ne sono di tutti i tipi e per ogni gusto.
Le persone che hanno problemi di fobie sono tantissime, alcuni ne hanno una sola, altri molte di più. Certe sono molto radicate e assumono il carattere della cronicità, altre con il tempo si affievoliscono e diventano meno ingombranti … Quindi si può aspettare per vedere se passa?
Dipende. Se la tua fobia è verso i coccodrilli puoi tranquillamente conviverci, perché le probabilità di incontrarne uno sono davvero rare. Comunque, per dirtela tutta, a mio parere, anche una fobia “impossibile” dovrebbe essere indagata.
Ma come la mettiamo se hai la fobia dei piccioni e vivi a Venezia?
Il mio consiglio è sempre quello di fare in modo di stare meglio possibile e di non fare finta di niente quando si è in presenza di un sintomo, di un disagio, di un disturbo e/o di un disordine di tipo psicologico. Si tratta sempre di un segnale che ci avvisa che qualcosa non sta andando per il verso giusto.
Non so se sia paura o fobia
Inizia un percorso terapeutico
Purtroppo le fobie sono considerate motivo sufficiente per rivolgersi ad un professionista solo quando hanno un impatto importante sulla quotidianità, altrimenti la tendenza è di “passarci sopra”. Alla singola fobia (definita fobia monosintomatica o specifica) ci si “abitua” e si evita l’oggetto che genera paura. Un esempio è quella che riguarda i piccioni; si fa finta di niente, si evitano i luoghi in cui se ne trovano di più, si scappa quando li si incontra. Invece, quando insorgono impedimenti nella vita di tutti i giorni, si ricorre ad un professionista, come quando interferisce con un nuovo lavoro o una nuova situazione.
Siamo nell’ambito dell’ansia (le fobie specifiche sono i disturbi d’ansia più comuni) che ha molte sfaccettature e modalità per farsi riconoscere, mentre il territorio è quello della paura. La fobia è il disturbo d’ansia più diffuso, è paura e ansia per una particolare situazione, o oggetto, in misura sproporzionata rispetto al reale rischio o al pericolo. Quando ci si trova esposti all’oggetto si attiva lo stato ansioso che può intensificarsi fino a diventare un attacco di panico.
Il fatto che si tratti di una sola (fobia specifica) non dovrebbe metterci in condizione di sottovalutarla; del resto anche quando si ha mal di denti è probabile che sia uno su trentadue a farci male, ma si va lo stesso dal dentista!
Lo dice la parola stessa
Le parole hanno sempre un’etimologia che ci illumina sul loro significato e la fobia non fa eccezione, infatti il termine deriva dal greco phóbos (φόβος) e significa paura. Questo vuol dire che paura e fobia hanno sono parenti strette:
- La paura è un’emozione che ha lo scopo di proteggerci da un pericolo reale e innesca le reazioni di attacco o fuga che sono utili alla sopravvivenza; viene percepita in modo inequivocabile come paura;
– La fobia è la risposta alla percezione di un pericolo che non è detto che sia davvero una minaccia, è una forte paura nei confronti di un qualcosa di specifico, c’è sempre ed è irrazionale.
Se, ad esempio, ci troviamo davanti ad un serpente a sonagli proviamo paura perché siamo davvero in pericolo e, questa emozione, ha lo scopo di metterci in allerta e di predisporci all’attacco (per difenderci) o alla fuga (per superare il pericolo). Ma, se il serpente non c’è e il solo nominarlo ci fa stare male, o se non riusciamo nemmeno a guardarne l’immagine in televisione, allora abbiamo un problema di ofidiofobia, ossia la fobia dei serpenti.
La paura non è univoca e ha diversi gradi di intensità, a partire dal timore fino all’angoscia, le fobie stanno più o meno a metà strada. E’ molto importante precisare che, sebbene la persona sappia perfettamente che la sua paura è irrazionale, non riesce a sottrarsi dal provarla.
Un giorno la paura bussò alla porta.
Il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno
(M. L. King)
Tratto dall’e-book LE FOBIE https://flaviaepsiche.it/ebook/