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Ed ecco a voi signore e signori i saldi estivi 2024. Puntuali come sempre e con occasioni da non lasciarsi scappare. Ma perché non dovremmo perdere queste occasioni o forse la domanda corretta è ... ma com'è che sono tutti così generosi a metà stagione?

Conto alla rovescia per i saldi estivi 2024

Non perdere l’occasione se no poi te ne pentirai, lo diceva anche Bennato in una canzone

Oscar Wilde diceva “Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni” e di tentazioni in fatto di shopping siamo ormai pieni; non passa mese che non ci sia almeno una imperdibile offerta.

Breve elenco degli affari imperdibili che puoi fare:

  • Due volte l’anno ci sono i saldi stagionali
  • In inverno c’è il black friday
  • In modo alternato ma continuo ci sono promozioni e offerte
  • Alcuni riservano uno sconto per il compleanno
  • C’è chi chiude e svende tutto
  • Altri rinnovano i locali e fanno un “fuori tutto”
  • Esiste anche “se ne compri due, al prodotto meno caro applichiamo il 50% di sconto”.

Se allarghiamo lo sguardo sul calendario annuale ci rendiamo conto che all’incirca ogni mese c’è l’opportunità di acquistare merci scontate. Inoltre ci sono gli outlet in cui i prezzi sono sempre più bassi rispetto ai negozi tradizionali.

Oscar Wilde se la sarebbe vista brutta, con tutte queste tentazioni. Ma tu no, vero?!

  • Tu hai capito che lo spreco va combattuto;
  • Tu sai che la qualità è preferibile alla quantità;
  • Tu sei consapevole e acquisti in base alle necessità;
  • Tu ti togli anche qualche sfizio, ma con moderazione.

A fronte di tutte queste opportunità, ci si sente anche un po’ stolti ad acquistare prodotti a prezzo pieno, a meno che non si abbia un bisogno urgente ed improvviso, lo shopping può essere rimandato alla prossima data utile, saldo/offerta/promozione che sia.

Conto alla rovescia per i saldi estivi 2024

Ma siamo sempre sicuri che sia tutto vero? E’ proprio tutto oro quel che luccica?

Mi permetto di avanzare qualche dubbio, infatti molte volte abbiamo assistito, ad esempio, a casi di prezzi gonfiati e in molti negozi gli articoli messi in saldo non sono quelli della stagione, ma sono articoli prodotti per l’occasione. Insomma, sembra che non di raro ci siano anche trucchetti e magheggi per far apparire più economiche le merci, ma in realtà i prezzi di vendita non sono sempre così scontati.
Quindi come fare per sapere se è un affare oppure no?
Bisogna giocare d’anticipo, andare prima a vedere le vetrine e verificare i prezzi di vendita e farsi un giro sul web per confrontare prezzi e prodotti.
Ma, prima ancora di occuparci dei prezzi e dei soldi che intendiamo spendere, sarebbe importante fare una domanda: mi serve?

A volte mi capita di guardarmi intorno e di chiedermi quante siano le cose che ci servono per vivere, di quante cose abbiamo bisogno?

Quanti negozi, outlet, centri commerciali, supermercati, mercati rionali ci sono nel mondo?

Nel mondo non ne ho idea, ma nel 2018 in Italia c’erano circa 735.500 attività al dettaglio e a queste andrebbero aggiunti tutti i siti di vendita on line. Un gran numero!
Mi sembra evidente che comperiamo molto.

Viviamo nell’era del consumismo

Il sistema del consumismo ci ha educati al concetto dell’usa e getta e noi ci siamo lasciati forgiare; abbiamo il movente e non ci mancano le opportunità.
Oggi è necessario correre ai ripari, innanzitutto per salvaguardare l’ambiente e lo è al punto che tutti gli Stati Europei dovranno rendere obbligatoria, entro il 2025, la raccolta differenziata dei vecchi indumenti usati https://raccoltavestiti.humanaitalia.org/ambiente/dal-2022-la-raccolta-differenziata-del-tessile-diventa-obbligatoria/#:~:text=In%20applicazione%20delle%20direttive%20europee,1%20gennaio%202022%20in%20Italia.
Eh sì, la maggior parte degli indumenti che non usiamo più fanno una brutta fine, anche se potrebbero essere riutilizzati anche da noi stessi se avessimo tempo, voglia e capacità di rinnovarli un po’; nel web ci sono tantissimi tutorial che danno indicazioni su come fare, ma a quanto pare non sono poi così tante le persone che lo fanno. Un tempo era pratica molto comune, ai nostri giorni è davvero raro che qualcuno trasformi un jeans in una gonna, un abito in un completo gonna e camicia e via di seguito. Forse il massimo che si fa è di usare in casa un capo che non si mette più per uscire, ma deve essere comodo, pratico e preferibilmente no stiro. Un’altra cosa che è probabile che accada è di ricavare stracci da asciugamani e lenzuola lisi.

Come mai ci comportiamo così?

Intanto perché viviamo nell’era consumistica e del consumismo più sfrenato siamo i figli https://it.wikipedia.org/wiki/Consumismo.
Probabilmente poi non diamo valore agli indumenti anche perché non hanno più un valore economico importante; oggi è molto facile vestirsi con pochi soldi e poco ci importa se di conseguenza anche la qualità è molto bassa. Costa di più sistemare un abito che acquistarne uno nuovo ed è evidente che siamo difronte ad un paradosso che è generato da una catena di comportamenti sbagliati e a volte anche al limite della legalità.

Tratto dall’e-book I love shopping che trovi qui https://flaviaepsiche.it/ebook/ e puoi scaricare gratuitamente se ti iscrivi alla newsletter qui https://flaviaepsiche.it/newsletter/