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Poi ti rendi conto che la strada che hai fatto è più lunga di quella che farai, allora qualcosa va cambiato perché te la devi godere

Poi ti rendi conto che

Noi sessantenni di oggi, se non abbiamo problemi di salute e di valute, ce la passiamo bene, meglio di chi ci ha preceduto. Prova a pensare ai tuoi nonni quando avevano la tua età e ai tuoi genitori, che a loro volta già stavano meglio dei loro di genitori.

Oggi in assenza di malattie a questa età facciamo di tutto:

  • dal riposarci quando ne sentiamo il bisogno, all’uscire e fare le ore piccole
  • ci vestiamo come ci pare
  • se qualcosa del nostro corpo non ci piace, abbiamo l’imbarazzo della scelta per affrontare il problema
  • possiamo andare ovunque

Non è per niente che si dice che i 60 di oggi sono i 50 di ieri, c’è addirittura chi afferma che sono i 40 di ieri, ma questo mi sembra davvero esagerato 😉

Bisogna però non cadere nel tranello della narrazione romantica, perché anche quando tutto va bene, qualche guaio lo abbiamo e la vita è sicuramente cambiata rispetto a un decennio fa. Sarebbe utile trovare un modo di raccontare questa età nella maniera più reale possibile, senza troppi “hip hip urrà” né, al contrario, troppi piagnistei. Anche perché, nella migliore delle ipotesi, nel migliore dei modi possibili in cui ce la viviamo c’è una verità che non si può eludere: per quanta strada abbiamo percorso, sappiamo di non averne altrettanta davanti. E questo ce lo dobbiamo ricordare e ci deve dare il coraggio di fare scelte in nostro favore.

Poi ti rendi conto che

Succede anche di avere dei grattacapi familiari, vuoi per i figli o per i genitori. I primi hanno bisogno di una mano (anche due!) e i secondi hanno spesso bisogno di accudimento, di cure e di attenzioni. E in mezzo ci siamo noi che ad un certo punto ci guardiamo indietro e vediamo di aver fatto tanta strada, poi ci guardiamo in avanti e ci rendiamo conto di non averne più altrettanta da fare.

Come possiamo affrontare la situazione adesso che la coperta è corta ed è la nostra coperta ad essersi accorciata?

E’ il famoso bilanciamento del tempo, cosa che si cerca di affrontare da sempre. E’ l’orologio che corre. Sono le energie che mancano nonostante la volontà sia quella di fare tutto e anche qualcosa di più.

E’ arrivato il momento di volersi davvero bene e di dichiararlo al mondo, prendendosi il proprio tempo e i propri spazi. Le altre persone sono abituate a sentirci dire sempre di sì, ad averci a loro disposizione perché lo abbiamo fatto a lungo e non si accorgono che stiamo invecchiando. Nella loro mente noi siamo registrati in un determinato modo che crea equilibrio e non hanno nessuna intenzione di aggiornare il file. Invece questa operazione va fatta!

Tempus fugit e non sta ad aspettare, quindi è giunta l’ora di fare quelle cose che abbiamo sempre posticipato, semplicemente perché poi non le faremo più. Tiriamo fuori un po’ di quel sano egoismo di cui hanno parlato Richard e Rachael Heller nel libro Egoismo sano. Si tratta di una forma positiva e necessaria dell’essere egoisti, l’atteggiamento di chi si preoccupa di sé e del proprio benessere e che intende perseguire lo stile di vita che ritiene adeguato per sé. Il tutto senza trascurare il prossimo, anzi perseguendo la propensione di creare relazioni e legami autentici, avendo la consapevolezza che, chi non è in grado di prendersi cura di se stesso, difficilmente riuscirà ad aiutare gli altri.

E come si fa a dire dei no quando si è quasi sempre detto sì?

Come ci si ritaglia del tempo ad uso personale?

Come si delega ad altri?

Insomma come ci si approccia ad un egoismo sano?

  1. Chiediti come stai e fallo più volte in un giorno. Come stai appena ti alzi al mattino? Come stai al lavoro? Come stai in pausa pranzo? Come stai quando rientri a casa? E quando esci con gli amici? E quando vai a dormire?
  2. Ascoltati. Il tuo corpo ti suggerisce tante cose e, altrettante, te le suggerisce la tua mente. Volersi bene vuol dire anche fidarsi. Fidati dei dubbi che ti vengono, della stanchezza che senti nel corpo, degli sbadigli inaspettati, dei tuoi desideri. Dai retta ai tuoi bisogni, non metterli sempre dopo mille altre cose.
  3. Non permettere che ti si manchi di rispetto, smetti di fare finta di non aver capito o di non averci fatto caso. Ribellati quando è ora!
  4. Impara a dire NO. Smettila di infilarti in situazioni che vivi in modo pesante, smetti di prendere impegni che non ti interessano. Si può dire “No, grazie. Ti ringrazio per aver pensato a me ma declino l’invito” … ah, non sempre si è in dovere di aggiungere la motivazione. Si chiama assertività.
  5. Giudicare serve a niente e a nessuno, la critica è invece importante e utile per migliorare. Parla e pensa di te in modo positivo, che a forza di dire “ho sbagliato”, “non dovevo”, “sono scema/o”, “non ne azzecco una” finisci col crederti e formi un lessico dedicato a te tutto uguale e negativo … il pensiero parte con le parole! Chiunque può sbagliare un comportamento, ma questo non vuol dire essere sbagliati.
  6. Impara a perdonarti. E’ assolutamente probabile che tu abbia commesso degli errori, più o meno grandi. E allora? Nessuno di noi è divino, quindi l’errore sta proprio lì a portata di mano. E’ giusto chiedere scusa, è altrettanto giusto chiedere se c’è un modo per rimediare. Ma per fare tutto questo ci si deve perdonare. Accettare anche la propria parte di Ombra e smettere di avere un ideale di sé altissimo e irraggiungibile. E’ anche una questione di umiltà, ci hai mai pensato?
  7. Il tempo è un vero e proprio tesoro, dedicatene quanto ritieni che basti per fare qualcosa per te. Ah … tutti i giorni! Ritagliati uno spazio tuo per la beauty routine, per leggere, passeggiare, fare sport, pregare, meditare, guardare un film, fare nulla, shopping, parlare con qualcuno, insomma per fare quello che ti va.
  8. Prenditi cura di te, della tua salute, del tuo corpo, della tua mente, del tuo aspetto. Non trascurarti mai.

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Link

https://flaviaepsiche.it/2023/07/08/io-vorrei-non-vorrei-ma-se/

https://flaviaepsiche.it/2023/07/01/la-soluzione-c-e-fai-come-vuoi/

https://www.infodata.ilsole24ore.com/2018/12/05/i-sessantenni-di-oggi-sono-la-generazione-piu-ricchi-i-piu-poveri-i-post-1986/

https://www.scienzaevita.org/wp-content/uploads/2015/07/LaStampa_30_07_15_Sessantanni_oggi_e_quella_la_mezza_eta.pdf