”Le emozioni negative dei nostri giorni vanno ri-conosciute, attraversate e gestite. E' importante dar loro un nome e scendere a patti
Le emozioni negative dei nostri giorni
Sono ufficialmente entrata in modalità natalizia, ma ammetto che tutto ciò che sta succedendo intorno a noi mi sta facendo affrontare con fatica il periodo dell’anno che preferisco.
E’ del tutto superfluo che faccia l’elenco delle tragedie che ci circondano, ma credo che non sia superfluo parlare delle emozioni che tutto ciò suscita https://flaviaepsiche.it/2021/07/26/tu-chiamale-se-vuoi-emozioni/
Se i problemi li conosciamo tutti, siamo meno ferrati con le emozioni che ne conseguono e con i metodi che possiamo usare per gestirle, specialmente quando sono negative.
Si tratta inoltre di sensazioni non sempre nette e chiare. La paura è paura, la gioia è gioia … insomma le primarie, quelle di Inside out https://it.wikipedia.org/wiki/Inside_Out_(film_2015), bene o male le conosciamo tutte. Ma quando non sono così definite, si fa più fatica a riconoscerle e a dare loro un nome.
- Spaesamento proprio nel senso di non avere più un paese di riferimento: in poco tempo le certezze sono saltate tutte. A partire dal clima che “signora mia non ci sono più le mezze stagioni” sta diventando “non ci sono più le stagioni”. E non è cosa da poco non riconoscere il mese in base alla temperatura, alla luce e al buio, alle fioriture degli alberi. Non è qualcosa che riguarda solo il fuori, ma ci tocca dentro e molto, ne ho parlato più a fondo qui https://flaviaepsiche.it/2023/10/14/l-ambiente-siamo-noi/
- Smarrimento perché stanno cambiando molte cose in poco tempo e si fa fatica a stare al passo, specie se non si è giovanissimi. Non si scrive più, si legge sempre meno, la tecnologia avanza a passi da gigante, a breve avremo l’intelligenza artificiale in casa e noi siamo ancora lì che dobbiamo piazzare Alexa e non sappiamo come fare
- Sgomento, siamo preoccupati, non abbiamo punti di riferimento certi, quelle due o tre cose che davano stabilità sono cadute. Dietro l’angolo ci sono guerre crudeli e temiamo che possa accadere anche qui. https://www.repubblica.it/solidarieta/profughi/2023/10/26/news/guerre_aumentano_i_conflitti_nel_mondo_e_cresce_il_numero_degli_sfollati_ma_la_gran_parte_dei_profughi_non_varca_i_confini-418806667/ Senza andare ulteriormente a fondo, che solo a pensarci ci si sente bloccati, impotenti e si fatica a trovare le parole giuste, questo clima bellico suscita emozioni che hanno a che fare con la paura. Lo sgomento mina il pensiero e ci rende difficile pianificare e progettare, perché ci sembra di essere finiti nelle sabbie mobili e temiamo di fare il passo sbagliato
L’elenco potrebbe continuare e ognuno di noi potrebbe aggiungere altre emozioni e altre situazioni difficili dei nostri giorni. La faccenda è che dobbiamo convivere con queste sensazioni, ma non possiamo lasciare che prendano il sopravvento. Vanno gestite.
Le emozioni negative dei nostri giorni
Come affrontarle
Come fare? Servono un po’ di ingredienti:
- la consapevolezza, di quanto accade, delle responsabilità, dell’impotenza che abbiamo nonostante tutta le nostre buone intenzioni e la nostra volontà. Con la consapevolezza è possibile anche ridimensionare i problemi, le nostre responsabilità. E’ anche la base per comprendere se abbiamo il potere di fare qualcosa per cambiare la situazione e ci permette di stare nel qui e ora
- la speranza (che non è illusione) che possa andare meglio, esattamente come andava fino a poco tempo fa. Visto che siamo già passati per una strada che era bella, per quale motivo non dovremmo tornare a percorrerla?
- il pensiero positivo che smuove azioni positive
- l’impegno, ossia fare quello che si può per aiutare, almeno, a non far peggiorare la situazione, ognuno in base alle disponibilità e possibilità personali. Chiediamoci se e cosa possiamo fare per contribuire a fare andare anche solo un po’ meglio le cose