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E’ la somma che fa il totale dunque ho pensato di presentare in sequenza lo scempio di episodi accaduti questa estate ai danni delle donne, senza citare i femminicidi per giunta

E’ la somma che fa il totale

Aveva ragione Totò

Faccio fatica a sopportare certe frasi, lo ammetto. Non le reggo in nessuna situazione, ma meno che mai quando si parla di femminismo e di tutte le tematiche al femminile. Non le sopporto, ma le sento sempre più spesso. Vengono usate come difesa, ma in realtà non fanno altro che avvalorare il pensiero del patriarcato. Pensiero che, come ci ha insegnato Michela Murgia, non appartiene solo al mondo maschile.

Quello che è certo è che non sto zitta, cerco di gestire il nervoso che mi arreca, ma rispondo, obietto, provo a fare sviluppare in modo più allargato quel pensiero nella speranza di DISTRUGGERLO. Sono frasi pericolose!

Non vi si può più dire niente

Dobbiamo fare attenzione a come parliamo

Siete esagerate

Non sono questi i problemi

Ritengo che, anche analizzando una ad una e in modo del tutto isolato come fosse l’unico episodio, ognuna delle situazioni che sono accadute in questi mesi, ci sia da rabbrividire. Una specie di visione a compartimenti stagni comunque NON GIUSTIFICA. Sarebbe come accettare uno schiaffo perché è uno solo o come accettare una palpata sul sedere perché era solo una ed è durata poco … ah già, questa è realtà!

Forse, visti tutti insieme, questi elementi assumono un altro valore, forse appaiono più significativi. Che lo sappiamo che oggi dura tutto come una scrollata nei social e abbiamo sviluppato, a livello sociale, una capacità di memoria pari a zero. Tutto è effimero, tutto scivola via con una superficialità impressionante. Ho pensato che aveva ragione Totò “è la somma che fa il totale”, ed ecco a voi il totale nel seguito dell’articolo.

E’ la somma che fa il totale

Dal punto di vista del rispetto alle donne questa estate ha dato il peggio di sé e lo ha fatto in ogni dove:

In Tribunale, dove le sentenze si basano sulla durata del reato e non sul danno alla vittima:

In palestra, dove nei bagni maschili la pipì si fa così. Nemmeno ci perdo il tempo a dire che in molti e molte sono dalla parte della palestra arrivando a dire che si tratta di opera d’arte!

In resort dove si cena così, col cibo da mangiare direttamente su una modella nuda che funge da piatto da portata. E poi, dopo, arrivano le scuse, le solite direi  “non volevamo offendere nessuno”.

In pubblicità ci vanno giù secchi con una immagine esplicita e questa pessima frase

A dire che “voi femministe siete esagerate!” ci vuole un gran coraggio e una sfacciataggine spaventosa! Provate a trovare le stesse cose al maschile. Trovate:

  • un giudice che non condanni una donna perché ha commesso un reato, ma lo ha fatto velocemente
  • una palestra dove le donne abbiano un wc con la bocca di un uomo
  • un uomo nudo che funga da vassoio
  • una pubblicità che esorti gli uomini a tenerselo negli slip … per fare la ceretta

Link

https://flaviaepsiche.it/2023/07/08/ritorno-al-passato-ne-richiesto-ne-gradito/
https://flaviaepsiche.it/2023/06/04/a-volte-purtroppo-ritornano/
https://www.dmep.it/pubblicita/il-sessismo-nella-pubblicita
https://www.salute.gov.it/portale/donna/dettaglioContenutiDonna.jsp?id=4498&area=Salute%20donna&menu=society