”People have the power, ma non se ne rende conto. In un mondo in cui il potere è tutto, coloro che veramente hanno potere non lo usano!
People have the power
Le persone hanno il potere, ma non lo sanno e, di conseguenza, non lo usano. Con queste poche parole penso si possa descrivere la posizione dei consumatori ad oggi. Ci comportiamo come fossimo suborinati al mercato, ma in realtà il mercato stesso è molto più sottoposto a noi.
E’ il consumatore che determina il successo o l’insuccesso di un articolo, di un prodotto, di un servizio. Dalla nostra scelta dovrebbe dipendere se una produzione va alle stelle oppure no. Dovremmo essere noi a decidere cosa vogliamo, cosa no, ciò che ci piace, quello che riteniamo vada bene o male. Ma non succede così!
Come mai?
Le influenze
Le parole “scelta” e “decisione” sono di uso comune e sono semplici, ognuno sa a cosa si riferiscono e conosce il loro significato. Il problema non sta, infatti, nelle parole, ma nei processi mentali che le precedono e che danno loro significato.
Scegliere e Decidere sono processi molto, ma molto, complessi. E ci fregano un pò. Perchè noi crediamo di usare la razionalità e che avvengano in base a un ragionamento, ma non è solo così. Ed è esattamente su questa complessità che si gioca tutto. E noi ci giochiamo il nostro potere di consumatori.
Gli elementi che influiscono sul nostro processo decisionale sono davvero tantissimi, alcuni ci riguardano in prima persona, come il livello culturale o i nostri valori. Altri sono esterni a noi, come il marketing e la pubblicità.
E poi abbiamo anche il cervello che non sempre è dalla nostra parte, o meglio lo è dal suo punto di vista e, per aiutarci, ci offre delle scorciatoie che in realtà non sempre sono così favorevoli alle nostre scelte.
People have the power
Non siamo sempre consumatori consapevoli. A volte perchè non abbiamo tempo, altre perchè non ne abbiamo voglia, ognuno può dare la giustificazione che preferisce. Ma per onestà intellettuale dobbiamo partire proprio da qua: non si tratta di spiegazioni o giustificazioni, ma di scuse.
Non abbiamo mentalizzato il concetto di consumatore, nè, tantomeno, del potere del consumatore. E lo vediamo dalle piccole cose, dagli errori quotidiani che compiamo nel fare la spesa:
la frutta e la verdura devono essere perfette – basta un’ammaccatura che scartiamo il prodotto e non lo vogiamo assolutamente. Per dirlo in altre parole abbiamo permesso che il concetto di qualità sia basato sull’estetica. Come non avessimo mai visto le mele sugli alberi e non sapessimo come sono. Ma davvero un pomo deve essere bello? A me risultava dovesse essere buono, possibilmente senza mille pesticidi e conservanti …
Ovvio che la faccenda della mela è solo un esempio banale, ma può essere esteso a tutto. Altro che potere, ci facciamo fregare e siamo anche contenti!
E’ necessario invertire questa tendenza. Per la nostra salute, per le nostre valute, per l’ambiente, per il futuro.
Link
https://flaviaepsiche.it/2022/12/17/usare-la-psicologia-dei-consumatori/
https://flaviaepsiche.it/2022/08/20/il-guaio-e-che-non-ci-riconosciamo/
https://www.caputoavvocati.it/2018/10/05/consumerismo-europa-chiama-italia/
https://www.europarl.europa.eu/factsheets/it/sheet/47/misure-di-protezione-dei-consumatori