Non per farti i conti anagrafici, ma …

Non per farti i conti anagrafici, ma … questa rubrica del blog è dedicata a chi ha 60 anni e a chi vi è vicino. Ma la lettura è fortemente consigliata anche ai più giovani, così si preparano 😉

Non per farti i conti anagrafici, ma …

… ne hai già un bel numero di Natale alle spalle e chissà quale ti è rimasto nel cuore.

• Ci pensi ogni tanto?

Il bello dei ricordi sta nel ricordarli, riviverli con il pensiero. Ma è importante anche condividerli, invece spesso non lo facciamo. Siamo gelosi delle nostre memorie; temiamo di non essere compresi; pensiamo che nessuno possa essere interessato. E’ bello tirare fuori dai cassetti mentali le esperienze belle, è importante tramandarle. Fa bene a chi racconta e anche a chi ascolta.

• Te lo ricordi con nostalgia e basta o cerchi di replicare quell’esperienza?

Se per te è stato così bello, puoi replicarlo e renderlo altrettanto piacevole per qualcun altro. Quel viaggio che ricordi con tanto piacere, perchè non rifarlo?
Quella festa che era venuta così bene, puoi riproporla sai?
La nostalgia è canaglia, lo dice anche una famosa canzone. Invece fare, preparare, organizzare, dedicare è esattamente l’opposto.

• Hai mai pensato che proprio tu potresti fare la differenza nel Natale di qualcun altro?

Se dall’esperienza non impariamo niente o non è stata abbastanza significativa o abbiamo un problema. Ricordiamo con piacere quando qualcuno ci ha fatto sentire proprio bene, ci ha reso felici. Sai cosa c’è di ancora meglio? Farlo tu stessa/o con qualcun altro.

Non per farti i conti anagrafici, ma …

Mentre scrivo anche io sto facendo lo stesso esercizio mentale. Per me è facile scegliere il Natale in assoluto più speciale, perchè mia figlia è nata a fine novembre … mi piace vincere facile.
Ma ne ho anche uno solo mio, di quando ero piccina. E’ come un fermo immagine: nel mio lettino, mi sveglio letteralmente ricoperta di pacchi regalo.
E ne ho tanti altri che oggi ricordo con un sorriso e una risata … mia mamma che non voleva le decorazioni e io che la scocciavo fino a prenderla per sfinimento. Vincevamo metà e metà, facevo l’albero, meglio se piccolo.

E poi le cene del 24 a casa della non-zia che organizzava per tutti e ci riuniva in una sorta di grande famiglia allargata. Ed era davvero felicità. E non c’è anno che io non lo faccia, ho imparato da lei perchè dalle mie parti la vigilia non si festeggiava. Adesso, invece, che dipende da me e dalla mia famiglia, si inzia dall’antivigilia, perchè la famiglia allargata si è allargata un pò troppo 🙂

Non per farti i conti anagrafici, ma …

Quante cose tornano in mente se ci si sofferma un pò

Prova a dedicare un pò del tuo tempo a pensare al tempo passato, ai Natale di qualche decina di anni fa. Quante cose affiorano?
A me sono tornati in mente i disegni che si facevano a scuola, quando si confezionavano i regali per la famiglia.
Cartoncino, matita, gomma, pennarelli, colla, panno, cotone e glitter. Ti viene in mente qualcosa? La faccia di Babbo Natale, con il cappello in panno rosso e il cotone per il bordo e per la barba. E poi brillantini (li chiamavamo così, mica glitter) come piovesse!

E si festeggia tra tradizione e innovazione

Quelle che oggi sono le tradizioni che tu hai creato nella tua famiglia, sono a loro volta quelle della famiglia di origine?
Perchè si fa in fretta a parlare di tradizioni. Ma quando una abitudine, un modo di fare, diventano una tradizione?
E poi … ci piace proprio solo portare avanti quelle o aggiungere dell’innovazione ci fa stare pure meglio? Direi di sì, che un pò di aria nuova è qualcosa che ci spinge a stare sul pezzo e nel tempo presente.
I nostri ricordi li mettiamo a disposizione di chi quel tempo non lo ha vissuto, ma spalanchiamo le porte (e anche e finestre) a chi è di questo tempo, del resto lo siamo anche noi.

Link

https://flaviaepsiche.it/2021/12/20/il-sessantesimo-natale/
https://flaviaepsiche.it/2022/12/10/hai-fatto-un-regalo-a-te/
https://it.wikipedia.org/wiki/Tradizione
https://tuttopsicologia.com/tradizioni-concetto-caratteristiche-ed-esempi/