”Chissà se il 2023 sarà l'anno buono per ... fare diventare concreta l'azione di Femmes et rèclame e lavorare sul campo coinvolgendo i giovani
Ci penso da un pò, chissà se il 2023 sarà l’anno buono per trasformare Femmes et rèclame in un progetto concreto.
Chissà se il 2023 sarà l’anno buono per …
Parlarne, senza tregua, senza paura, senza fermarsi.
Spiegare, quando è necessario.
Rispondere, perchè ogni obiezione ha un suo perchè.
Muoversi, spostarsi, girare, non c’è altro modo per diffondere al massimo. E lo so che con Internet si va ovunque … ma ho in mente qualcosa di diverso.
Vorrei vedere persone che lavorano su questo tema sfogliando le riviste, girando per le strade con la fotocamera del cellulare a portata di mano. Vorrei che i giovani chiedessero ai meno giovani cosa ne pensano.
Mi piacerebbe che se ne parlasse tra pari e tra dispari.
Un osservatorio diffuso, questo è il mio sogno.
- Insegni in una scuola?
- Ti interessa un progetto simile?
- Lo facciamo?
Mi occupo di questo argomento da così tanto tempo non perchè non abbia altro da fare, semmai perchè sembra che il mondo della pubblicità non abbia avuto altro da fare per anni e anni. Oggi stiamo assistendo a un cambiamento di passo. Grazie a movimenti che hanno iniziato a fare sentire la loro voce, ad alcuni (pochi) politici che hanno compreso e affiancato la protesta. Ma c’è ancora tantissimo da fare. E, stavolta, non tanto nelle agenzie pubblicitarie, quanto tra di noi. La pubblicità segnala sempre un cammino sociale, non è scollegata dalla realtà, è lo specchio della società. Ma attenzione, che sempre l’anima del commercio è. E aggiungo giustamente, perchè quello è lavoro e si lavora per il denaro. Ma il segnale che invia, potrebbe raggiungere i più tra decenni. Allora, perchè non cavalcare questa onda di cambiamento e farla vedere, evidenziarla, tra i giovani che sono parte dei consumatori più bombardata da messaggi che passano come niente fosse?
C’è un messaggio che deve passare forte e chiaro, non c’è “come è la donna”, non esiste il modo giusto o sbagliato di essere donna. E non ci si deve polarizzare sull’immagine della donna aggressiva versus quella docile.
Credo sia importante parlarne con i giovani perchè non è un discorso che riguarda solo la popolazione femminile, ma è trasversale. Pari opportunità, valorizzazione delle differenze, questi non sono temi con un sesso, ma con una cognizione di causa.
Link
https://flaviaepsiche.it/2022/09/07/qualquadra-non-cosa-non-cosa-proprio/
https://flaviaepsiche.it/2021/10/11/sapere-saper-fare-saper-essere/
https://asnor.it/it-schede-142-peer_education_leducazione_tra_pari_aumenta_lautostima
https://www.libreriauniversitaria.it/leggere-pubblicita-decodifica-messaggi-vecchia/libro/9788860011053