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Dalla padella alla brace, sembra la storia infinita; stereotipi e pregiudizi continuano a diffondersi e si discrimina sempre di più

Dalla padella alla brace, sembra la storia infinita quella della diffusione dell’immagine femmile. Se vuoi, qui https://www.youtube.com/watch?v=iolEcvJcYfk&list=PLwspzfv3LqeYAfhK90s5nEEm2SgArh4L5&index=2 trovi la mia intervista di Vera Mattina sul tema

Dalla padella alla brace, sembra la storia infinita

Se è vero che la pubblicità si è data una bella regolata rispetto alla diffusione di immagini femminili offensive, è altrettanto vero che NON tutta la pubblicità è migliorata. Purtroppo molte piccole agenzie, così come molte piccole aziende, ancora sfruttano malamente la loro Comunicazione. Mi piace sempre ricordare che fanno malissimo e che questo pessimo comportamento in realtà per loro è un boomerang. Visto che ricerche hanno dimostrato che immagini lesive della dignità non fanno vendere! Anzi. Abbiamo imparato a boicottare, evviva!

E non dimentichiamoci dei meme sui social che ripropongono le peggio cose!

C’è un’altra cosa che non dobbiamo mai dimenticare:

La pubblicità è un fortissimo strumento di comunicazione che fa da specchio della società. Ma è anche il più forte divulgatore di stereotipi e pregiudizi.

Dalla padella alla brace, sembra la storia infinita

Gli stereotipi

Per pensare meno, ossia per risparmiare energia, a volte prendiamo le scorciatoie. Una di queste è lo STEREOTIPO, a cui seguono il pregiudizio e purtroppo le discriminazioni

Per riuscire a decodificare le pubblicità è fondamentale riconoscere questi tre meccanismi di categorizzazione. Sono tre anelli che compongono una catena che utilizziamo come fosse un paio di occhiali che ci servono per vedere il mondo che ci circonda. Sono scorciatoie di pensiero e, si sa che, pensare poco, non è mai una buona idea!

Gli stereotipi servono a semplificare la realtà. Sono generalizzazioni che vengono fatte raggruppando le persone in base a tipologie (etnia, genere, lavoro, eccetera) senza considerare le caratteristiche dei singoli e le unicità. Sono credenze su gruppi sociali. In pubblicità ne troviamo a bizzeffe e non solo per quanto riguarda l’universo femminile. Vengono usati molto perché ne siamo tutti talmente assuefatti che sono immediatamente comprensibili.

E’ famoso un esperimento americano in cui alcuni soggetti dovevano “capire” il lavoro di altri in base all’abbigliamento: la maggior delle risposte erano uguali. Alle persone tendiamo ad attribuire una certa professione anche in base a come si vestono. Non piace? Eh lo so, ma altro che l’abito non fa il monaco!

Gli stereotipi sono meccanismi di attribuzione e in base ai valori che attribuiscono possono essere:

  • negativi – le bionde sono tutte un po’ oche
  • positivi – le bionde sono tutte belle
  • neutri – le bionde hanno i capelli sottili

I pregiudizi

Veri e propri giudizi basati su opinioni precostituite e su stati d’animo, alla loro base non vi è nulla di razionale né che sia basato su esperienze dirette. Come dice la parola, pre-giudizio, la modalità è di giudicare prima ancora di sapere o di conoscere.

Sono alla base degli stereotipi: chi ha pregiudizi potrà, con più probabilità rispetto ad altri, avere opinioni stereotipate e quindi pregiudizievoli circa un gruppo o un individuo.

La discriminazione

Stereotipi e pregiudizi sono scorciatoie mentali che hanno come destinazione la discriminazione che ne è conseguenza diretta. La discriminazione è l’assunzione di comportamenti diversi e peggiori nei confronti di alcune persone o gruppi ma è anche la mancanza di riconoscimento di diritti nei riguardi di determinati gruppi di persone.

Occhio che tutti utilizziamo scorciatoie mentali e, prima ancora di preoccuparci di riconoscere quelle degli altri, dobbiamo allenarci a riconoscere le nostre!!!!

Link

https://flaviaepsiche.it/2021/03/05/dalla-notte-dei-tempi-la-storia-non-e-cambiata/
https://flaviaepsiche.it/2021/03/30/la-difficolta-di-decodificare/

https://it.wikipedia.org/wiki/Stereotipo
https://it.wikipedia.org/wiki/Pregiudizio