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Questione di poco ed è Natale, a partire da oggi mancano 94 giorni. Sarà stato il gran caldo, ma me ne rendo conto solo oggi che manca niente a jingle bells, jingle bells

Questione di poco ed è Natale. Tra 94 giorni

Ci hai fatto caso che, questione di poco ed è Natale. Tra 94 giorni?
(Qui hai il link del contagiorni, così vedi quanti ne mancano da quando leggi l’articolo https://www.contagiorni.it/contatori/id/1)
A me è successo qualcosa di strano ed ero seriamente preoccupata per me, mi chiedevo cosa mi stesse accadendo, quale malattia mi avesse colpito: non avevo ancora pensato al Natale. Sì perchè faccio parte di quella (nutrita) schiera di persone che, in barba all’età, dal 27 dicembre iniziano a pensare al Natale successivo.
Tra luglio e agosto inizio ad immaginare l’albero, scelgo i colori, stilo l’elenco dei regali, immagino il menù del pranzo.
Invece niente. Non una lucina mentale, non una canzoncina, nemmeno un sospiro sognante.
Sarà stata colpa del gran caldo, il clima proprio non agevolava il pensiero.

Ma oggi, allo scadere dell’estate e con l’arrivo dell’autunno e di una temperatura intorno ai 17 gradi, oggi si è acceso tutto. Il Natale è tornato nella mia testa, prepotente. Presto che è tardi! mi ha detto.

E in un batter d’occhio ho immaginato tutto … quasi quasi portavo già su dalla cantina le scatole con gli addobbi.

Questione di poco ed è Natale. Tra 94 giorni

Sarà davvero stato il gran caldo?

Chissà quanto ha influito la calura … qualche dubbio mi prende e pure forte.

  • Anni di pandemia
  • Tempi di confinamento e di lutti
  • Distanziamenti e mascherine e gel
  • La guerra
  • La crisi energetica
  • Gli aumenti dei prezzi
  • E chissà cosa ci aspetta ancora!

… Mi sa che il caldo c’entra poco con l’accantonamento del pensiero natalizio. Proprio tanti guai, problemi, preoccupazioni. In un crescendo che sembra non avere fine.

Poi oggi, proprio nel primo giorno d’autunno, lui si è presentato. Lui  è il pensiero del Natale, della speranza, del non volersi arrendere.

Natale è nascita, è speranza.

Non voglio perderla, non dobbiamo perderla.
La consapevolezza che non sarà come siamo ormai abituati.
Sicuramente ci si ridimensionerà.
Ma quella festa, che è festa di famiglia – di pace – di speranza, ci dovrà essere. Ancora e poi ancora negli anni a venire.

Come mi sono resa conto che mi stavo facendo influenzare da questo clima triste, pesante e preoccupante è apparso il pensiero del Natale. Quasi quasi scendevo davvero in cantina a prendere le scatole degli addobbi. Poi mi è sembrato troppo e mi sono trattenuta.
Ma in testa il mio Natale è quasi pronto. E che siano giorni di speranza e di vita per tutti.

Link

https://flaviaepsiche.it/2021/11/06/jingle-bells-jingle-bells-oh-oh-ohhh/
https://flaviaepsiche.it/2021/12/18/a-natale-puoi-anche-incavolarti/
https://www.thinkwithgoogle.com/intl/it-it/tendenze-e-insight/tendenze-di-consumo/regali-di-valore-natale-2022-italia/
https://www.arredaremoderno.com/blog/it/tendenze-natale-2022-colori-materiali-e-trend-per-larredamento/