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Il guaio è che non ci riconosciamo in qualità di consumatori. Viviamo questa definizione come fosse astratta, una cosa che riguarda gli altri ma non noi.

Il guaio è che non ci riconosciamo

Molto raramente pensiamo a noi stessi in qualità di consumatori e questo accade nonostante ci ritroviamo spesso con il portafoglio in mano per pagare qualche prodotto – oggetto – servizio. Del resto sappiamo bene che, in questo mondo, nulla è gratuito, ma questo è talmente assodato che sembra faccia parte della natura e non della cultura umana.

Come mai è importante PENSARSI in quanto consumatori?

Innanzitutto è importante perchè, per molte persone (gli altri) è esattamente quello che noi siamo. Anzi, direi che è essenzialmente quello che noi siamo e rappresentiamo.
Se, ad esempio, entriamo in un negozio per “dare uno sguardo“, alle persone che in quel negozio ci lavorano, poco interessano le nostre intenzioni. A loro interessa vendere gli articoli esposti e si relazioneranno con noi con quello scopo. Certo che esiste la dimensione umana, che possiamo risultare simpatici e piacevoli e possono essere contenti di averci conosciuti, ma noi in quel momento siamo potenziali clienti. Quindi consumatori.
E’ importante che ce ne rendiamo conto, dobbiamo essere su quel piano lì e non su un altro. Solo in questo modo riusciamo a:

  • farci influenzare il meno possibile
  • a raggiungere il nostro obiettivo

Altrimenti al primo “guardi che queste scarpe sembrano fatte proprio per lei, secondo me le porterebbe benissimo” noi le abbiamo già ai piedi. La mossa successiva ci vede alla cassa, contante o carta in mano.

Il guaio è che non ci riconosciamo

Tranne quando …

Siamo tutti consumatori, ma ce ne ricordiamo solo quando dobbiamo risolvere qualche problema. In quel caso ci rivolgiamo alle Associazioni dei Consumatori, spesso alziamo la voce, vogliamo che ci venga riconosciuto qualche nostro diritto, reale o presunto che sia.

Lo dico subito e a chiare lettere che questo comportamento non funziona. Altrettanto chiaramente dico che no, non abbiamo solo diritti in qualità di consumatori.
E per giocarmi il jolly della simpatia aggiungo anche che a volte siamo presuntuosi. Vogliamo far credere di conoscere cose di cui non sappiamo nulla.

La maggior parte di noi non sa che esiste un Codice del Consumo che raccoglie le norme che proteggono i diritti dei  consumatori. I nostri diritti di consumatori sono tutti racchiusi lì dentro.
Sono pochi? Sono tanti? Boh, non lo so. So che ci si lavora in continuazione, che viene aggiornato spesso, che le norme vengono ampliate anche sulla base di ciò che accade a livello europeo.

Purtroppo so che non è conosciuto come dovrebbe. Ad esempio dovrebbe essere illustrato nelle scuole. Fin da subito siamo consumatori, i bebè sono “merce pregiata” per il mondo del business, sia perchè hanno bisogno di tutto sia perchè i familiari sono ben disposti a spendere.

C’è dell’altro e c’è di più

Ma essere consumatori, vivere con consapevolezza questa definizione non è una questione che si apre e si chiude con i nostri acquisti. Intorno a questa definizione gira il mondo e girano le azioni che noi compiamo sul mondo.

Abbiamo a che fare con l’etica e con la politica.
L’ambiente ci sta facendo vedere le conseguenze di anni e anni di comportamenti irresponsabili. La politica ce la sta facendo pagare, nel vero senso della parola,

Dobbiamo riconoscerci nella definizione di consumatore e dobbiamo tendere a diventare sempre più CONSUMATORI CONSAPEVOLI. Perchè è dal nostro comportamento che dipende l’intero ecosistema. Ed è sempre dalle nostre scelte che dipendono le produzioni.

Nessun problema nell’essere visti come consumatori, ma molti anzi moltissimi problemi se siamo visti come consumatori stolti, che fanno cose senza sapere cosa stanno facendo.

 

Il guaio è che non ci riconosciamo

Riconoscersi e definirsi Consumatori Consapevoli vuol dire essere coscienti che, attraverso le nostre azioni e il nostro comportamento possiamo

  • difendere e proteggere l’ambiente
  • non deturpare il territorio
  • evitare gli sprechi
  • diminuire le contaminazioni di terra, acqua, aria
  • non esaurire le fonti che abbiamo a disposizione

Link

https://flaviaepsiche.it/category/psiconsumatore/
https://flaviaepsiche.it/2021/04/03/i-fondamenti-del-consumo-consapevole/
https://flaviaepsiche.it/2022/01/07/saldi-ribassi-e-risparmio-o-spese-superflue/
https://www.mise.gov.it/images/stories/impresa/consumatori/CdConsumo2012.pdf
https://it.wikipedia.org/wiki/Consumismo