”Non uscite nelle ore più calde 🙂 Per nessun motivo al mondo mi sarei fatta scappare l'occasione di dirlo anche io.
Anche io, come il caro vecchio Oscar, non potevo resistere e l’ho detto: non uscite nelle ore più calde!
So resistere a tutto, tranne alle tentazioni.
Non uscite nelle ore più calde 🙂
C’è ben poco da ridere su quanto sta accadendo al nostro pianeta e, di conseguenza, a noi. E questa frase Non uscite nelle ore più calde e bevete tanta acqua è SIGNIFICATIVA rispetto a come la si stia prendendo alla leggera. E’ evidente che si tratti di una buona e saggia indicazione, ma … E sappiamo bene che quando concludiamo una frase con un ma, stiamo rappresentando per lo meno una nostra perplessità!
Il clima sembra essere stravolto, non ci sono più le mezze stagioni è diventata una triste verità.
Non ci avessi fatto caso è sufficiente che tu dia uno sguardo al tuo armadio: da quanto tempo non indossi un soprabito? e una maglia a mezzo peso? Eccoti la risposta: da troppo tempo. E sono andati fuori moda da anni, rassegnati. Se, per caso, ne volessi acquistare un modello attuale, lascia perdere che è fatica sprecata: non ne producono nemmeno più.
E così ci troviamo a combattere, ormai da mesi, con un caldo che non ci è abituale, nè al nord nè al sud dell’Italia.
Canicola che ci fa faticare a respirare, aria terribilmente inquinata, carenza di acqua e chi più ne ha più ne metta. E ci ripetono di non uscire nelle ore più calde e di bere tanta acqua … Problema risolto così oppure si potrebbe fare e dire di più?
Non uscite nelle ore più calde 🙂
Greta, questa meravigliosa creatura, sono anni che ce lo dice, dall’alto della sua adolescenza. Non vi posso perdonare ha detto, e ha ragione. E nemmeno noi dovremmo farlo, perchè ci stanno facendo passare per i soli e unici responsabili perchè usiamo il riscaldamento e i condizionatori. Ma forse c’è dell’altro. C’è un sistema che è SBAGLIATO. La differenza sta nel fatto che ognuno di noi, nel suo piccolo, fa qualcosa per cercare per lo meno di non fare peggiorare la situazione. Ho seri dubbi rispetto a ciò che viene fatto a livello di sistema.
Ma, come dicono i vecchi saggi, iniziamo a pensare a ciò che possiamo fare noi per non fare peggiorare la situazione.
Hai presente come si comportavano i nonni di un tempo? Ecco, così, nè più nè meno:
- mangiare cibo sano, che non arrivi dall’altra parte del mondo e che sia di stagione
- non sprecare
- recuperare
- non esagerare
- essere parsimoniosi
E poi il gran caldo va affrontato. Allora:
- non uscire nelle ore più calde
- bere tanta acqua
- cuocere il meno possibile
- usare le ore meno calde per fare i lavori e le commissioni
- fare pasti leggeri
- rinfrescarsi
- creare ombra ove sia possibile
- passare al tele lavoro se possibile
- evitare luoghi chiusi e affollati
e ventagli, ventagli come piovessero dal cielo.
Sentire versus soffrire il caldo
Soffrire il caldo non vuol dire sentire caldo. e chi ha questo problema non ci pensa nemmeno ad uscire nelle ore più calde, anzi non pensa proprio di uscire! Soffrire il caldo vuol dire:
- vedere annebbiato,
- avere le orecchie che fischiano,
- essere in compagnia di un perpetuo vuoto allo stomaco,
- avere problemi intestinali e nausea continua,
- non riuscire a mangiare,
- dormire poco,
- avere vertigini,
- giramenti e mal di testa …
Chi ha questo problema, e lo ha prima ancora che la temperatura superi i 30 gradi, si misura la pressione sperando di vedere la minima almeno a 60, ha sempre degli integratori di sali minerali a portata di mano, gira sempre con una bottiglietta di acqua.
Link
https://flaviaepsiche.it/category/psicologia-quotidiana/
https://flaviaepsiche.it/2022/06/04/non-si-puo-non-consumare/
https://www.wwf.it/cosa-facciamo/clima/cambiamenti-climatici/
https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/society/20180703STO07129/le-soluzioni-dell-ue-per-contrastare-i-cambiamenti-climatici