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Senza filtri e senza inganni. Sembra cosa da poco ma non lo è. La necessità di apparire alla perfezione non è sana perchè è finzione. Siamo come siamo, sicuramente imperfetti.

Senza filtri e senza inganni

Questo articolo nasce in seguito ad un episodio accaduto veramente. Ho incontrato una persona che non vedevo da tempo, se non sui social. Non l’ho riconosciuta subito per via della mascherina. Il guaio è che non l’ho riconosciuta nemmeno quando l’ha tolta, perchè su Instagram appare totalmente diversa, sia di viso sia di corporatura.
Anche con i filtri delle fotografie si sta perdendo il controllo, al punto che Instagram e altri social ne stanno impedendo l’uso.
Questo fenomeno è una delle conseguenze del bodyshaming, lo sfottò sulle forme del corpo, il giudizio di una persona basato su come è fatta.

  • Magra? Meglio così che grassa, ma deve essere della magrezza giusta. Se è ritenuta troppo magra non va bene. Deve esserlo nei posti giusti ;
  • Persona non magra? Non va, assolutamente non va. Non è di moda, è rotonda, è ciccia, è obesa. Qualche rotondità è accettabile solo in alcune parti del corpo, che sono diverse tra maschi e femmine;
  • Normopeso? Non esiste e basta. C’è sempre qualcuno che ha qualcosa da ridire.

Idem per altezza, colore della pelle, capelli lisci o ricci e chi più ne ha più ne metta. Del lieve difetto fisico nemmeno a parlarne.
L’unica scappatoia sembra essere quella di inventarsi un altro corpo, che non appartiene a chi lo mostra, ma piace a chi lo vede.

Senza filtri e senza inganni

Un salvagente bucato

Ma ci sono i filtri. Che ci rendono come vogliamo. Magri, grassi, alti, bassi, più chiari, più scuri … diversi. Totalmente diversi dalla realtà.
E questi sono tutti messaggi che ci mandiamo, nel senso che li mandiamo a noi stessi: così come sono non vado bene – non devo farmi vedere per quel che sono. Altrimenti? Potrebbero non accettarmi.

Ti sembra poco? A me fa venire la pelle d’oca.
E’ evidente che le prime persone a pagarne lo scotto sono i giovani, che hanno la tendenza di aderire al gruppo e hanno “bisogno” di piacere e di sentirsi accettati. Non solo loro, però. Basta fare un giro su qualunque social per rendersi conto del fenomeno e di quanto sia dilagante e trasversale per età e genere.
In psicologia, filosofia, letteratura, si è tanto parlato delle maschere. E’ ora di parlare anche della maschera che viene messa attraverso i filtri fotografici.

Ne parla chiaro Dove

Leggi questo articolo https://www.brand-news.it/brand/persona/cura-persona/dove-lo-spot-che-sensibilizza-sui-filtri-social-on-air-anche-in-italia/

Come è già accaduto in passato l’azienda Dove ha dimostrato grande sensibilità al tema e ne ha fatto uno spot meraviglioso, che tutti e tutte dovremmo guardare https://youtu.be/UiCDmK90Mxs

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