”Quel senso sconosciuto della calma bisognava arrivare ai 60 per provarlo. Non che vada sempre tutto bene, ma che sai come gestire le cose.
Dalle mie parti una persona che è sempre di corsa, sempre indaffarata, agitata, viene definita a prescindere dal genere “Gigin l’afanà”, (Gigetto l’affannato).
Quel senso sconosciuto della calma
E, tutto d’un tratto, arriva la calma
Presto che è tardi!
Devo fare in fretta perchè ho un appuntamento tra mezz’ora dall’altra parte della città;
Ti chiamo dalla macchina mentre vado a fare la spesa;
No, mi spiace ma non posso venire a cena da voi perchè lavoro fino a tardi;
La sera, mentre guardo la tv, metto su il pranzo per il giorno dopo e stiro due panni …
Anche tu sei Gigin l’affanà? Certo che sì se hai pronunciato una di (o più, se non tutte) queste frasi. Di corsa, per non perdere il ritmo, per non lasciare indietro nessuna delle mille cose che ci prefiggiamo di fare.
E:
- poi ci sono i problemi, quelli quotidiani che accadono a chiunque, un imprevisto, un ritardo, qualcosa che va storto;
- sei sempre su di giri, sempre a mille, se non oltre;
- quel senso di fame di aria, di mancanza di fiato, di corsa in montagna in salita ti assale;
- hai l’impressione di non avere mai finito di fare e di non concludere niente …
Probabilmente non hai 60 anni!
A meno che tu non sia uno shaker per cocktail,
non agitarti che non ne vale la pena!
Quel senso sconosciuto della calma
Il bello dei 60 (e dei dintorni) è che, all’improvviso, ti accorgi che le cose che possono scalfirti sono davvero poche.
La quotidianità impari a gestirla e rallenti.
Dai tempo al tempo, suddivisi le situazioni in base alle priorità.
Non ti senti più in dovere di fare tutto, subito e di farlo proprio tu.
Inizi a delegare e a fare spallucce.
Quello che non si fa oggi, si farà domani se necessario.
Si prova un senso di liberazione e un pò ci si pente di non avere imparato prima, a organizzarsi meglio e a concedersi tempo e spazio. Farsi sopraffare dagli impegni e dalle incombenze non è cosa buona, nè giusta. Volersi bene va nella direzione opposta.
Non so facendo un elogio del fancazzismo, sto dicendo che dobbiamo rispettare noi stessi e affrontare le situazioni con un sano distacco. Tutti dobbiamo lavorare, abbiamo commissioni da fare, case da organizzare. Ma tutti abbiamo un ritmo, individualmente diverso, e dobbiamo rispettarlo.
Link
https://flaviaepsiche.it/2022/02/20/come-si-sta-bene-quando-si-sta-bene/
https://flaviaepsiche.it/2022/02/03/non-e-mai-troppo-tardi-per-cambiare/
https://www.ideegreen.it/10-consigli-per-rallentare-fare-le-cose-con-calma-132392.html
https://indie-productivity.com/produttivita/creare-piu-tempo/