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La festa del papà sembra un pò sottotono rispetto a quella della mamma. Ci hai mai fatto caso? Le pari opportunità dovrebbero chiederle loro in questo caso.

Il 19 marzo è la festa del papà che sembra un pò sottotono rispetto a quella della mamma. Ci hai mai fatto caso?

La festa del papà

Il 19 marzo è San Giuseppe ed è la giornata scelta per festeggiare i papà. Ho sempre avuto l’impressione che questa celebrazione rispetto alla festa della mamma, sia sottotono.

Sottotono dal punto di vista commerciale. A parte le zeppole presentate in tutte le versioni possibili dalle centomila trasmissioni televisive sul cibo, non ci sono molte pubblicità per regali dedicati ai padri.

Mentre per la festa della mamma a inizio maggio le vetrine sono già colme di cuoricini (saranno gli invenduti di San Valentino?) e la pubblicità per il 12 maggio iniziano a imperversare ad aprile, per la festa del papà il tono è molto più basso!

Io mi incavolerei una cifra fossi in loro! La figura del padre ha la stessa dignità di quella della madre. Ma a livello di imago non è così. Permangono stereotipi proprio antipatici.

La festa del papà

Non chiamatelo “mammo” che non si può sentire!

Esattamente come le madri, i padri possono essere tutto e il contrario di tutto. Ce ne sono di meravigliosi e di terribili, esattamente come le madri.

Un’altra cosa per cui provo un fortissimo fastidio, fino ad avere l’orticaria per capirci, è quando vengono chiamati “mammo”. Ma che mammo e mammo! Un padre può accudire un figlio esattamente come fa una madre e può occuparsene anche a tempo pieno. Ha gli stessi identici “doveri educativi” e lo stesso identico trasporto emotivo ed affettivo nei confronti della prole.

La conosci questa bella canzone? Trovi il link più sotto a Youtube se vuoi ascoltarla, qui la traduzione:

Padre e Figlio (Yusuf)

Padre:
Non è tempo di cambiare
Rilassati, prendila con calma
Sei ancora giovane, questa è la tua colpa
Hai ancora molte cose da conoscere
Trovare una ragazza, sistemarti,
Se vuoi puoi sposarti
Guarda me, sono vecchio,
Ma sono felice
Una volta ero come sei tu ora,
E so che non è facile
Rimanere calmi quando hai trovato
Qualcosa che va
Ma prendi il tuo tempo, pensa a lungo
Perché, pensa a tutto quello che hai avuto.

Poichè domani tu sarai ancora qui
Ma forse non i tuoi sogni.
Figlio:
Come posso tentare di spiegarmi,
Se lui ancora una volta distoglie l’attenzione
È sempre la stessa vecchia storia
Dal momento in cui potevo parlare,
Mi fu ordinato di ascoltare
Ora c’è una strada e so
Che devo andarmene
So che devo andare
Padre:
Non è tempo di cambiare
Siediti, prendila con calma
Sei ancora giovane, questa è la tua colpa
Ci sono ancora molte cose da affrontare
Trovare una ragazza, sistemarti,
Se vuoi puoi sposarti
Guarda me sono vecchio,
Ma sono felice
Figlio:
Tutte le volte che piansi,
Tenendo tutto dentro di me
È dura, ma è anche dura
Ignorare tutto
Se avevano ragione, ero d’accordo,
Ma conoscono loro, non me
Ora c’è una strada e io so
Che devo andarmene
So che devo andare

Link

https://flaviaepsiche.it/category/psicologia-quotidiana/

https://flaviaepsiche.it/2021/04/05/la-catena-di-stereotipi-pregiudizi-e-discriminazione/

https://www.ilgiorno.it/cronaca/festa-del-papa-1.7474341

https://it.wikipedia.org/wiki/Festa_del_pap%C3%A0

https://www.youtube.com/watch?v=Ddr3Zp3i3Fg