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Questo è un articolo che mai, mai e poi ancora mai avrei pensato di scrivere. Mai ho immaginato una pandemia e mai una guerra. Ma dobbiamo farci i conti.

Abbiamo passato un lungo e buio periodo in seguito alla pandemia, pensavamo di essere sull’uscio, abbiamo immaginato di vedere la luce, laggiù in fondo, ma ci sembrava ci fosse. Ma non è esattamente così. E, purtroppo, non è “solo” così. La vita ci sta dimostrando che al peggio, un limite può non esserci. E spesso dipende da noi.

La pandemia, la guerra e la nostra vita quotidiana

Comunemente parliamo di karma come di quel principio che regola ogni azione della vita, possiamo definirlo come la regola di causa ed effetto. Mi sembra che sia così, la conseguenza di azioni scellerate, di comportamenti indifferenti al resto del mondo. Ci siamo creduti Dio, onnipotenti. “Voglio, esigo, pretendo“. Ora tiriamo le somme dei nostri comportamenti scellerati.

E come diceva De Andrè “per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti“. Non c’è niente che mi faccia più male di questa frase. Mi ci vorrei ribellare, ma penso che purtroppo tutti, tutti tutti, siamo coinvolti:

  • per quella volta che non siamo andati a votare;
  • perchè non partecipiamo abbastanza alla Res publica https://it.wikipedia.org/wiki/Res_publica;
  • perchè non conosciamo la nostra Costituzione;
  • perchè guardiamo al nostro orticello;
  • perchè “non sono razzista ma …

e per mille altri “perchè” che mi è impossibile elencare.

Non è un’accusa, è una presa di consapevolezza.

La pandemia, la guerra e la nostra vita quotidiana

Tutto quello che abbiamo vissuto e stiamo vivendo ci ha spiazzati. Alcune cose non ce le ricordiamo già nemmeno più. Perchè è stato così forte l’impatto che per difenderci, dimentichiamo. Alcuni hanno negato la stessa esistenza della pandemia, per dire!

Le città deserte, noi chiusi in casa, i bambini senza le scuole, nessuno sport praticabile. I supermercati senza farina e lievito. La didattica a distanza, il lavoro da remoto. Il lavoro perso per alcuni. Le comunicazioni del Premier in televisione. Le immagini che arrivavano dagli ospedali, il personale sanitario distrutto da dolore-morte-paura-fatica. Le mascherine a prezzi proibitivi, il gel, i disinfettanti per la casa. Gli ammalati isolati in ospedale, da soli. Chi da solo ci è morto in ospedale e i parenti che sperano che qualche mano misericordiosa di qualche sanitario abbia stretto la loro mano.

La pandemia, la guerra e la nostra vita quotidiana

Tutto questo ci ha messo a dura prova e mi sembra che non tutti si sia riusciti a passare indenni … a dirla tutta mi sembra che nessuno si sia riusciti a farlo. La grande differenza sta nella strutturazione di ognuno di noi, nelle possibilità di confrontarsi e di scaricare le tensioni, negli strumenti culturali ed emotivi che si possiedono.

A preoccuparmi sono coloro che negano tutto, quelli che dicono che “non ce n’è coviddi”, che la pandemia è stata ed è un’invenzione.

A seguire mi preoccupano coloro che affermano che quasi quasi è andata proprio bene così, perchè hanno avuto modo di godersi il loro tempo, sistemare la casa, seguire la famiglia.

Infine, mi preoccupano coloro che fanno finta di niente, che vivono questa situazione come non fosse successo nulla e che “ormai è tutto passato, un pò è stato esagerato il tutto, d’ora in avanti ci conviveremo come con tutti gli altri virus“.

Dico solo una parola in merito: consapevolezza.

La pandemia, la guerra e la nostra vita quotidiana

Lo so, è un articolo lungo lungo. Tutto quello scritto fino ad ora era solo la premessa. Ma non sempre è possibile riassumere all’estremo. O forse sì, lo è, e lo ho già fatto. Ma non più di così, non posso proprio farcela stavolta.

Siamo in tempi di guerra. E a dirla tutta non è una notizia, perchè di guerre nel mondo ce ne sono tante e da tanto tempo. Ma questa volta è a due passi da noi. E questa volta c’è il pericolo nucleare che incombe.

Siamo spettatori della nostra sorte. Stiamo vivendo come in un icnubo, quando vediamo ciò che succede, ma gli eventi sembra che ci accadano, indipendentemente da noi. Ma non è proprio così, nemmeno nei nostri incubi. Perchè anche quelli più brutti originano da noi, dal nostro inconscio e spesso hanno radici nella nostra Ombra.

E cosa possiamo fare? Negli incubi arriviamo fino al punto della nostra massima sopportazione e poi ci svegliamo. Malamente, spaventati, sudati, col cuore che batte forte, impauriti. Ma ci svegliamo nel nostro letto e nel giro di un attimo ci possiamo dire di essere al sicuro.

Oggi, nella realtà così non è.

Possiamo mettere le mani nelle nostre emozioni, nominarle, gestirle.

Cosa stiamo provando?

Rabbia? Paura? Angoscia?

Come possiamo gestirle? Come possiamo trasformarle?

Sto organizzando qualche incontro in piccolo gruppo proprio per lavorare su questo. Vi aggiornerò appena avrò definito bene giorni e orari. Chi vorrà iscriversi potrà farlo inviandomi una e mail a flaviaepsiche@gmail.com

Gli incontri saranno gratuiti, ma con l’impegno da parte di ogni partecipante di fare una donazione in favore del popolo ucraino. 

Canzone Del Maggio – F. De Andrè

Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.
E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
provate pure a credervi assolti
siete lo stesso coinvolti.
Anche se avete chiuso
le vostre porte sul nostro muso
la notte che le pantere
ci mordevano il sedere
lasciandoci in buonafede
massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c’eravate.
E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le “verità” della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti.
E se credete ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.

Link

https://flaviaepsiche.it/category/psicologia-quotidiana/

https://flaviaepsiche.it/2021/12/08/il-gruppo-e-terapeutico/

https://flaviaepsiche.it/2021/07/28/consapevolezza-e-benessere-psicologico-in-tempo-di-pandemia/

https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2

https://it.wikipedia.org/wiki/Pandemia_di_COVID-19_in_Italia