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Mi sono persa un altro Carnevale, brutto segno per me. Devo iniziare a pensare che certe cose non mi appartengono più per raggiunti limiti di età

Mi sono persa un altro Carnevale, brutto segno per me. Devo iniziare a pensare che certe cose non mi appartengono più per raggiunti limiti di età

Mi sono persa un altro Carnevale

Un amarcord?

Che bella festa che era il Carnevale per la generazione dei boomers.

Si iniziava ad organizzare con un certo anticipo perchè c’erano un sacco di cose da fare. Intanto si facevano le bugie (chiacchiere o crostoli o frappe) perchè allora era una certezza che “quelle fatte in casa sono tutta un’altra cosa da quelle che si comperano“. Probabilmente c’era del vero in questa affermazione e c’era un valore che andava oltre alla bontà del prodotto nel farle in casa. Non so dire se fosse meglio allora o se sia più giusto oggi, ma l’immagine di mia madre stanchissima per il suo lavoro, che comunque si metteva a impastare le bugie e poi l’odore del fritto … beh a me è rimasta impressa fortemente nella mente. E io? Io non le so nemmeno fare, non ho mai imparato; non so fare niente che abbia bisogno di essere impastato. Non sono stata capace di replicarlo questo ricordo a mia figlia. Per Carnevale faccio le frittelle di mele. La casa puzza lo stesso di fritto. E poi le bugie non mi piacciono un granchè!

Si iniziava in anticipo a preparare

Poi si iniziava con un certo anticipo perchè finchè si era piccini i vestiti e le maschere si comperavano, i quartieri erano pieni di Zorro e di Fatine. Ma come si cresceva le maschere si facevano in casa. Si andava di fantasia. Si svuotavano gli armadi. Il classico erano i maschi vestiti da femmina e viceversa. Ma poi tutto era possibile, dal fantasma facile facile da realizzare all’odalisca … fino a dove poteva arrivare la fantasia, si arrivava. Io ho scelto di farmi da sola il costume di Carnevale dopo che mi avevano comperato quello da Giuseppina Bonaparte. Una vergogna che credo di non avere mai più provato in vita mia. Non ho mai aspirato alle meravigliose maschere che si vedono al Carnevale di Venezia, ma Giuseppina Bonaparte a 14 anni anche no!

E si iniziava in anticipo perchè si dovevano organizzare le feste. Quella a scuola, quella della sfilata di quartiere, qualche festa in maschera in casa tra amici e poi, cresciutelli, in qualche locale. Si faceva anche il veglione in maschera, noi boomers!

Mi sono persa un altro Carnevale

Tutto questo è durato anni. Credo di avere festeggiato, partecipando attivamente, fino alla soglia dei 40. E poi, piano piano, sempre meno. Ogni anno qualcosa di meno, fino quasi a dimenticare il Carnevale.

In giro si incontrano bambini in maschera, si vedono i coriandoli per strada … un pò di nostalgia mi viene. Succede anche a te?

Poi questi tempi di pandemia la maschera la abbiamo indossata fino allo sfinimento. Poi, forse, c’è il raggiungimento di un limite di età che ti fa passare un pò la voglia. In fin dei conti le bugie del pasticcere non sono così malvagie!

Link

https://flaviaepsiche.it/category/60-e-dintorni/

https://flaviaepsiche.it/2021/11/22/come-cambiano-le-idee-i-pensieri-gli-atteggiamenti/

https://it.wikipedia.org/wiki/Carnevale

https://www.teamworld.it/lifestyle/maschere-del-carnevale-italiano/

http://psicomamme.it/?s=carnevale&cn-reloaded=1

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