”Gli attacchi di panico, di questo parlerò nel prossimo e-book. Chi ne ha fatto esperienza sa bene che non sono una piacevole compagnia. Per questo è importante conoscerli e sapere cosa fare.
Gli attacchi di panico
Donna piangente – Picasso, 1937
Pensando agli attacchi di panico mi è venuto in mente questo quadro di Picasso. Al primo sguardo sembra che non ci sia niente al suo posto e più lo guardi più ti sembra di vedere cose che non avevi notato. Sembra non ci siano le proporzioni giuste, i colori sono inquietanti, non si trovano elementi rassicuranti. Il primo superficiale commento potrebbe tranquillamente essere “questo quadro è brutto” e con una simile considerazione uno è proprio tentato di non guardarlo più, non ci si vuole tornare a rifletterci sopra e a dare una seconda possibilità. Al quadro e a se stessi.
Con gli attacchi di panico succede la stessa cosa. Ci si sente improvvisamente sotto sopra, nulla sembra essere più al suo posto. Si perdono le coordinate, si perde colore, si vede tutto scuro. Non ci sono contorni netti a definire dove una cosa inizia e un’altra finisce. E si vorrebbe solo fuggire, per non tornare più su quella strada, per non rifare questa esperienza.
Ma non è scappando, non è evitando quella strada, che si possono conoscere, capire e sconfiggere gli attacchi di panico. Ci si deve dare un’altra possibilità, a costo di patire un altro attacco di panico. Che a guardarlo non fa poi così paura … o forse sì, ma siamo esseri coraggiosi!
Gli attacchi di panico
E- book di febbraio
Ci sto lavorando, da parecchio. L’e-book sarà pronto a breve, ma stavolta è tosto. Perchè a parlare di attacchi di panico siamo ben capaci noi Psi, ma il difficile è parlarne bene! Copia e incolla, un pò da Google e un pò da qualche libro lo sappiamo fare tutti. Ma non serve a niente. Mi piacerebbe che questo piccolo volumetto potesse essere utile a chi soffre di attacchi di panico, che ne abbia avuto uno e si chieda come mai e non se ne faccia una ragione, o che sia in lotta da un pò più di tempo. Perchè c’è anche questa possibilità, come una meteora … ti succede una volta e poi? Boh, sparisce, non ne sai più niente. E’ un segnale, un campanello di allarme. Vero è che, solitamente, non funziona così.
Mi spiace anche un po’ parlare di attacchi di panico nei termini che userò, ma credo che possa davvero essere importante la chiarezza. Non userò mezzi termini e nemmeno un linguaggio da addetti ai lavori. Li descriverò per quello che sono e per come si presentano. Ho fatto questa scelta editoriale sia in favore di chi ne soffre, sia per coloro che hanno legami con persone che ne soffrono.
La famiglia degli attacchi di panico è la stessa delle crisi di ansia, il ceppo originario è ancora la paura. Ti dico subito che, rispetto agli attacchi di panico, le crisi di ansia sono una passeggiata. Detto così suona male, ma chi ha o ha fatto l’esperienza di entrambe le situazioni, comprende benissimo cosa intendo.
L’attacco di panico è terrore puro, che arriva senza se e senza ma e apparentemente senza preavviso. E ti lascia steso/a senza capire che diavolo sia successo. Una sorta di tsunami di sensazioni negative che ti fanno pensare di essere arrivato/a alla fine dei tuoi giorni, lì esattamente in quel momento e senza un perché. La mente per un tempo che sembra infinito è in totale confusione e la sensazione è quella di essere in balia di un evento sconosciuto e improvviso.
Due sole cose, ma fondamentali
In questo articolo non anticipo i contenuti dell’e-book che ti invito a scaricare (lo sai, vero, che per scaricarlo gratuitamente devi iscriverti al blog? https://flaviaepsiche.it/newsletter/). Ma due cose te le dico e sono fondamentali:
- Non puoi fare in autonomia la diagnosi di attacco di panico! Questa è una delle cose che accade più spesso “dottoressa, mi dia un appuntamento urgente che ho avuto un attacco di panico“. Non è una deduzione così semplice e quasi sempre c’è bisogno anche della diagnosi di un medico perchè il corpo è molto coinvolto nel caso di una crisi di panico ed è necessario escludere altre cause;
- Gli attacchi di panico non passano da soli, è necessario iniziare un percorso psicoterapeutico affiancato, se è il caso, da una eventuale farmacoterapia.
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