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I buoni propositi del 2022. Lo sai vero come finisce? Qualche giorno e non te li ricordi più. Ma se ci metti del metodo ce la puoi fare

I buoni propositi del 2022

Lo sai vero come finisce di solito con i buoni propositi? Qualche giorno e non te li ricordi più. Ma se ci metti del metodo ce la puoi fare.

E siamo nel 2022

I buoni propositi del 2022 te li sei già fissati? Quelle cose tipo “questo anno mi iscrivo in palestra, faccio volontariato, smetto di mangiare troppi dolci, mi alzo presto tutti i weekend …“.

Anno nuovo e sempre la solita storia, che si fanno buoni propositi e poi ce li si dimentica. Ma stavolta o non li fai o li fai con metodo e vedrai che ce la farai!

Se mi guardo indietro mi accorgo che finchè i miei buoni propositi erano dei pensieri, sono rimasti lì. Me li sono pure dimenticati e, ad un certo punto ho anche smesso di farli, perchè tanto sapevo che non li avrei messi in atto e che mi raccontavo le bugie da sola.

Ho sempre pensato che, iniziare l’anno con buone intenzioni, sia cosa interessante e anche utile. Quindi, mi sono messa a cercare un metodo che potesse aiutarmi a farmi concretizzare i miei intenti. Quello che ho identificato è il modo che va bene per me e no, non è universale. La cosa che ti propongo di fare non è di applicare il mio modello, ma di dare un’occhiata al processo per trovare quello che è il tuo format. Per quanto mi riguarda le cose fondamentali sono:

  • la motivazione – il mio progetto deve davvero interessarmi. Mi piacerebbe molto in linea teorica studiare il tedesco, ma il rapporto costo/beneficio per me è molto sbilanciato e fa sì che la mia motivazione sia, in una scala da 1 a 10, tra 1 e 2 …
  • la fattibilità – mi piacerebbe fare un lungo viaggio, parlo di due mesetti consecutivi … ma so che decisamente non è fattibile. Che me lo propongo a fare?
  • la sostenibilità – mi riferisco alla possibilità di portare a termine il mio piano dal punto di vista economico, dell’impatto familiare, di come potrei inserirlo realmente nella mia vita. Mi piacerebbe molto iscrivermi all’Università, ma stavolta so perfettamente che non potrei più incastrare questo percorso nella mia vita.

I buoni propositi del 2022

Primo punto: le parole

Ho iniziato proprio dalle parole: buoni propositi o progetti? Cambia decisamente la prospettiva. Definendoli buoni propostiti si sta nel mondo delle cose aleatorie … vorrei, se tutto va bene, se ce la farò, mi piacerebbe che. Insomma, il focus è sbilanciato tra il dentro e il fuori. C’è un fondo di pensiero magico, come fosse sufficiente desiderare per ottenere. Ma non funziona esattamente così. Ogni tanto è vero che possiamo avere una botta di fortuna, ma non possiamo basarci sulla nostra buona stella.

I progetti, invece, sono delle idee accompagnate dallo studio delle possibilità di attuazione, sono strutturati in un percorso, hanno obiettivi e finalità. https://it.wikipedia.org/wiki/Progetto E il focus è interno, su di sè, prima che esterno.

La prospettiva è totalmente diversa. E’ vero che ci piace tanto fantasticare e che ci è pure utile, ma se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi di inizio anno dobbiamo fare questo cambio di registro semantico. Così sarà possibile cambiare e passare dal raccontarsela al:

  • realizzare qualcosa;
  • ottenere dei risultati;
  • raggiungere degli obiettivi.

Secondo punto: carta e matita

Scrivere è il modo che abbiamo di

  • vedere quello che pensiamo
  • organizzare i pensieri

Se scriviamo a mano, carta e matita e non al computer, la magia funziona ancora meglio se non per altro perchè questo gesto aiuta la concentrazione.

Non è una verifica, nessuno giudicherà lo scritto quindi si può dare libero sfogo alla creatività e alla pasticciosità! Si possono tirare righe sopra le parole, fare le frecce per indicare gli spostamenti, usare i colori. Oppure, se troppa creatività e pasticciosità danno fastidio, si usa la matita e si tiene a portata di mano una gomma! Libertà di espressione anche dal punto di vista artistico.

In onor del vero posso dire che ho visto splendidi lavori anche fatti al computer. Ognuno sceglie come preferisce e come si trova meglio. Personalmente sono una fan dell’inchiostro, dei quaderni, dei notes e temo che si possa perdere l’abitudine alla scrittura manuale.

Scrivi come ti pare e comincia col progetto.

Terzo punto: dare una priorità

Alcuni desiderano pianificare diverse situazioni. I progetti che vogliono mettere in campo nell’anno nuovo sono tanti. In questo caso è bene dare una priorità e anche considerare eventuali collegamenti: se uno dei progetti è di fare tre viaggi durante l’anno e un altro progetto è di imparare l’inglese sul campo, vien da sè che se i tre viaggi sono in Stati di lingua anglosassone si possono prendere i due famosi piccioni con una fava. In questa situazione funziona bene la suddivisione sul calendario, decidendo cosa fare e quando. E buon lavoro!

Altri hanno un solo progetto, che sanno essere complesso e puntano solo su quello. Ad esempio cambiare alimentazione, oppure dimagrire. Sapendo che si tratta di un percorso di educazione alimentare che va iniziato e continuato nel tempo e che richiede un impegno quotidiano, viene stabilito come unico e grande obiettivo dell’anno.

Quarto punto: verificare

Questo è fondamentale: verificare durante il percorso cosa dei progetti si sta portando avanti e cosa si è lasciato per strada.  Questo passaggio è molto utile, ma non tanto per capire se “i compiti sono o non sono stati fatti”, quanto per analizzare cosa avevamo

  • sopravvalutato
  • non considerato

La verifica è utile per aggiungere un pezzo di conoscenza di noi stessi a noi stessi.

Cosa è cambiato da quando avevo deciso di fare così e non l’ho fatto?

Cosa mi ha impedito di realizzare quel desiderio?

Come sto non avendolo fatto?

I buoni propositi del 2022

Motivazione, interesse, consapevolezza, desiderio … questi sono gli ingredienti principali per portare a termine un progetto.  Definire gli obiettivi, la finalità, la sostenibilità, il rapporto rischio-beneficio, le risorse, cercare di prevenire i problemi … insomma, fosse un progetto i lavoro, i punti da considerare sarebbero davvero tanti. Ma, forse, possiamo avere un approccio un pò più morbido con la nostra vita, senza trasformarla in un lavoro. Qualcosa che abbia il gusto dell’autenticità, più che di un compito di lavoro.

Darsi degli obiettivi, definire dei progetti, poi raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti e portare a termine i nostri progetti, sono attività importanti nella vita di tutti i giorni. Ma lasciamo anche spazio alla creatività, all’estemporaneità, al desiderio. Diamoci la possibilità di cambiare idea. Di fermarci. Di ri-pensarci, di ri-modulare.

Non facciamo con noi stessi (possibilmente nemmeno con gli altri) la maestrina dalla penna rossa, sempre pronta ad evidenziare gli errori e a segnare alla lavagna i buoni e i cattivi.

Il primo buon proposito del 2022, per tutti, sia innanzi tutto uno: impariamo a volerci bene.

Buon anno