”Il 2021 è agli sgoccioli. Salutiamolo come merita, specialmente chi in questo anno ha contato i suoi primi 60 anni
Per chi è nato nel 1961, il 2021 è stato il fatidico anno. Ci siamo ritrovati ad essere sessantenni, senza più dintorni.
Salutiamo il 2021 … per alcuni sono 60
Siamo i boomers, i figli del boom
Iniziamo col dire che siamo figli del boom economico, siamo nati in un periodo di crescita economica molto forte. Questo ce lo ricordano tutti, come fosse un marchio che ci portiamo dietro. Ma, come ho già avuto modo di ricordare qui https://flaviaepsiche.it/2021/04/26/la-memoria-storica/, nessuno dice mai cosa abbia voluto dire per le famiglie vivere in quel periodo. In ogni casa c’era almeno un adulto che faceva il doppio lavoro. Perchè è vero che, all’improvviso, c’è stato un pò di benessere, ma è altrettanto vero che è stato faticoso. Non tanto per noi in prima persona che eravamo dei cuccioli, quanto per i nostri genitori!
Cercando ho trovato online un pò di immagini che ci riportano là e allora, alle nostre origini temporali. Inizio con l’almanacco: per sapere tutto ciò che di importante è accaduto in quell’anno, vai a questo link http://www.mondi.it/almanacco/anno/1961/
E via di amarcord … che poi non ricordiamo se non grazie alle fotografie che testimoniano il nostro anno di nascita. Ma, girando un pò online, si trovano tracce che vanno ad integrare la memoria.
Ci sono film degli anni 60 che ancora oggi trasmettono in televisione e … fa anche piacere vederli. Grazie al cinema abbiamo la restituzione di come erano le città, di come si comportavano le persone. Abbiamo modo di confrontare ieri e oggi, con i relativi pro e contro. Emergono stereotipi e pregiudizi che non ci sono più, ma ne emergono anche tanti altri che sono sopravvissuti!
Guardando le immagini delle riviste sembra di rivedere le foto delle nostre mamme e delle nostre zie. A differenza di oggi, i loro armadi non erano pieni zeppi di abbigliamento e, spesso, queste riviste venivano acquistate per copiare i modelli degli abiti che venivano fatti in casa. C’erano i vestiti per la domenica, quelli delle grandi occasioni e poi quelli da tutti i giorni. Sembra tutto così lontano … ed è lontano in effetti. In 60 anni sono cambiate tantissime cose. Nuove tecnologie, strumenti utilissimi che all’epoca non esistevano, ci hanno aiutato a progredire. Ma qualcosa la abbiamo inevitabilmente lasciata indietro.
I giochi elettronici non c’erano, semmai qualche macchinina telecomandata da usare con cura. E, rigorosamente per le femmine, le bambole! Ma le bambole non erano solo giocattoli, chissà se ti ricordi che venivano messe in bella vista nel centro del letto. Non nel letto dei bambini, proprio in quello grande, nel lettone. E guai a toccarle quelle bambole lì!
Le case delle persone comuni erano arredate in modo molto diverso da come apparivano sulle riviste. Quelle erano per i vip, per i ricchi. Non c’era Ikea, ma c’erano i falegnami e usciva il laminato, quello delle cucine bicolore. Ti ricordi?
E si cantava così, con Adriano Celentano e tanti altri che all’epoca erano all’inizio della loro carriera.
http://youchords.altervista.org/classifica_canzoni_piu_ascoltate/1961.html
Salutiamo il 2021 … per alcuni sono 60
Che poi 30, 40, 50, 60, 70 0 quel che sia, abbiamo bisogno tutti di ritrovare serenità
E stiamo per accogliere il 2022. Sperando che sia per tutti un anno di serenità e di pace, che ne abbiamo un gran bisogno.
Siamo tra sessantenni e dintorni, per alcuni sarà il 2022 l’annata del giro di boa. Auguri, benvenuti nel club!
Indipendentemente dall’anno, abbiamo bisogno tutti di ritrovare la nostra serenità. Dita incrociate e auguri a tutti.
Salutiamo il 2021 … con una poesia di Erri De Luca
Prontuario per il brindisi di Capodanno
Bevo a chi è di turno, in treno, in ospedale,
cucina, albergo, radio, fonderia,
in mare, su un aereo, in autostrada,
a chi scavalca questa notte senza un saluto,
bevo alla luna prossima, alla ragazza incinta,
a chi:fa una promessa, … l’ha mantenuta,
… ha pagato il conto, … lo sta pagando,
… non è invitato in nessun posto,
allo straniero che impara l’italiano,
a chi studia la musica, a chi sa ballare il tango, a chi:si è alzato per cedere il posto,
…non si può alzare, … arrossisce,
… legge Dickens, … piange al cinema,
… protegge i boschi, … spegne un incendio,
… ha perduto tutto e ricomincia,
all’astemio che fa uno sforzo di condivisione,
a chi: è nessuno per la persona amata,
… subisce scherzi e per reazione un giorno sarà eroe,… scorda l’offesa, … sorride in fotografia,… va a piedi, … sa andare scalzo, … restituisce da quello che ha avuto, … non capisce le barzellette,
all’ultimo insulto che sia l’ultimo,
ai pareggi, alle ics della schedina,
a chi fa un passo avanti e così disfa la riga, a chi vuol farlo e poi non ce la fa,
infine bevo a chi ha diritto a un brindisi stasera e tra questi non ha trovato il suo.(Erri De Luca)