”Abbiamo vocabolari colmi di parole, ma alcune mancano e ci servono. Dobbiamo trovarle e dobbiamo imparare ad usarle.
Quando mancano le parole
Negli ultimi periodi si è fatto un gran parlare sull’uso del lessico al femminile. Una donna non è il presidente, semmai è la presidente. Meglio ancora la presidentessa, esiste questa parola in italiano. Non piace? Probabilmente è perchè non abbiamo l’abitudine di sentirla dire. Esiste anche ministra. Non trovo siano parole strane, trovo che per ora manchi l’orecchiabilità. Più le usiamo, prima ci abituiamo.
Poi esistono sostantivi particolari, ma abbiamo l’Accademia della Crusca, possiamo affidarci e imparare quelle eccezioni che mantengono la stessa desinenza indipendentemente dal genere (poche in realtà) https://www.linkiesta.it/2017/02/la-crusca-si-puo-dire-anche-medica-e-medichessa/
Quando mancano le parole, quelle al femminile, è importante trovarle.
Quando mancano le parole, quelle che definiscono gesti sessisti, vanno create.
Perchè se non c’è nemmeno il modo per descrivere il modo in cui una donna è in pericolo, vuol dire che siamo proprio indietro … non abbiamo il pensiero che definisce quell’azione!
Quando mancano le parole
Le definizioni che seguono le ho tratte da questo articolo, che vi invito a leggere perchè è bello completo. Io faccio solo un sunto, per darti un’idea.
In pratica l’articolo ci racconta che ci sono gesti sessisti che hanno una parola inglese che li definisce, ma non una traduzione italiana. Ribadisco quanto sia grave che non ci siano termini italiani per dire determinate cose, per nominare dei comportamenti sessisti.
Hepeating (he = lui + repeating = ripetere) si riferisce alle circostanze in cui un uomo ripete un concetto già espresso da una donna: lei viene ignorata, lui viene ascoltato;
Slut-shaming (slut = sgualdrina + shaming = far vergognare in pubblico) quando si mette alla gogna una donna che vive la propria sessualità senza tabù;
Manshush (man = uomo + hush = azzittire) quando un uomo è consapevole di avere torto, non vuole ammetterlo e mette a tacere la donna;
Manologue (man = uomo + monologue = monologo) è la predica fatta per accentrare l’attenzione;
Gaslighting (dal film del 1944 “Gaslight”, noto in Italia con il titolo “Angoscia”) si fa riferimento ad una manipolazione psicologica che porta una persona a dubitare della propria percezione, o del proprio giudizio;
Manspreading (man = uomo + spreading = espandersi) indica la tendenza più o meno inconscia che porta gli uomini ad occupare più spazio di quello che gli spetterebbe (sia concretamente, come ad esempio sui mezzi pubblici, sedendosi a gambe divaricate e invadendo lo spazio delle persone sedute accanto, sia metaforicamente);
Manterrupting (man = uomo + interrupting = interrompere)
questa parola descrive l’atteggiamento di un uomo che interrompe una donna mentre sta parlando;
Mansplaining (man = uomo + explaining = spiegare) è l’atteggiamento di quegli uomini che, screditando la conoscenza femminile, interrompono una donna per spiegarle un determinato argomento, anche quando è la donna stessa ad essere esperta in materia;
Catcalling (cat = gatto + calling = chiamare) apprezzamenti per strada chenon sono complimenti ma molestie verbali.
Dobbiamo trovarle la parole che indicano in italiano ognuno di questi comportamenti. E’ importante!
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