”Nel corso degli anni si cambia e nemmeno poco. Cambiano le idee e i comportamenti. Si tratta di consapevolezza, di evoluzione, di crescita e di punti di vista. Ma non dipende solo dall'individuo, ma anche dalla società.
Come cambiano le idee, i pensieri, gli atteggiamenti. A volte mi chiedo dove siano finite quelle mie certezze. Banali, elementari … ma non ci sono più. Ad esempio il mio colore preferito era il rosso. E’ stato il rosso per decenni! Poi, ad un tratto …
Come cambiano le idee, i pensieri, gli atteggiamenti
Il cibo
Credo sia un’esperienza che in tanti abbiamo in comune: col tempo i gusti verso il cibo cambiano. Alimenti che non piacevano entrano a fare parte della dieta e altri ne escono. Cosa succede? Tante cose in realtà. Alcune accadono sul piano personale, altre sul piano sociale. Alcune avvengono in modo spontaneo, naturale, altre sono indotte a livello culturale.
Pensa a quante persone negli ultimi anni hanno abbandonato del tutto o in parte il cibo di origine animale. Si tratta ancora di una minoranza? Probabilmente se parliamo di veganesimo, sì è ancora una minoranza. Ma se parliamo di vegetarianesimo, allora si tratta di una minoranza che definerei numerosa. E, ancora di più, è numerosa la popolazione che ha diminuito fortemente l’alimentazione animale.
A livello sociale la sensibilità verso l’ambiente e il mondo degli animali è fortemente cambiata negli ultimi decenni e ha portato ad una trasformazione anche della nostra alimentazione.
Inoltre il gusto alimentare si educa … e una trasmissione oggi e una domani, abbiamo imparato ad inserire nella dieta quotidiana degli alimenti che, un tempo, ci erano sconosciuti o poco desiderati.
A tutto ciò, aggiungiamo che cambiamo proprio noi e anche il nostro gusto alimentare.
C’è ancora da considerare una questione molto importante rispetto al gusto del cibo e a ciò che lo può influenzare: i cibi consolatori! Lo sono tipicamente i dolci e la cioccolata ai quali, improvvisamente, affianchiamo un’altra tipologia di alimenti. Sempre consolatori, ma meno goduriosi. Ma che scaldano, gratificano le papille gustative, nutrono e non nuocciono alla nostra salute. E il nostro cervello lo sa e ce li fa piacere. Per ognuno può essere ovviamente un alimento diverso, o una bevanda. Mi vengono in mente le tisane … conosco persone che ne bevono litri ogni giorno!
Nel mio caso si tratta di altro, sono talmente stupita io stessa che le chiamo ironicamente brodaglie. Qualche decennio fa davanti ad una minestrina o ad un minestrone o a una zuppa di verdure non mi ci mettevo proprio. Preferivo saltare il pasto. Oggi invece … ti lascio il link alla pagina di Bendetta Rossi per una ricetta del minestrone 🙂
https://www.ricetteintv.com/fatto-in-casa-per-voi-minestrone-ricco-di-benedetta-rossi/
Come cambiano le idee, i pensieri, gli atteggiamenti
L’abbigliamento
Ma non è solo il gusto alimentare a cambiare. Son tantissime le situazioni in cui ci si ritrova con atteggiamenti e comportamenti diversi. Cambiano le priorità e, di conseguenza, cambiano le nostre scelte. Prendiamo ad esempio l’abbigliamento. Un tempo quando si usciva ci si preoccupava di essere “in tiro”, piacevoli, alla moda. Giustissimo eh, sia chiaro che l’abbigliamento è anche divertimento ed è bellissimo giocarci. Ma ad un certo punto l’essere alla moda è “meno prioritario” dello stare comodi.
Sempre nell’ambito dell’abbigliamento, che ripeto è solo un esempio dei mille che si possono fare, c’è anche una forte influenza sociale (https://it.wikipedia.org/wiki/Influenza_sociale). A mio parere questa volta decisamente positiva. Le pellicce. Quanto si usavano te lo ricordi? Ne hai ancora nell’armadio? Io sì … ma oggi non le si indossa quasi più. Perchè la sensibilità aumentata verso il regno animale fa sì che le pellicce ci piacciano molto meno!
Lo stesso discorso vale per il pellame … se penso alle borse di coccodrillo oggi inorridisco, ma ricordo bene che un tempo erano assolutamente di moda! E piacevano.
Come cambiano le idee, i pensieri, gli atteggiamenti
I film
- Cosa rispondi se ti dico film horror? Alla Dario Argento per intenderci. Alcuni studi dicono che, questo tipo di racconto, piace perchè permette alle persone di misurarsi con le loro stesse paure. Una sorta di prova di coraggio! Alla fine del film si è fieri di se stessi per essere sopravvissuti al terrore provato 🙂 … forse questo spiega perchè, ad un certo punto, non interessano più: è la realtà a farci abbastanza paura. E il nostro coraggio o la mancanza di coraggio li abbiamo già ben misurati!
- Sopporti lo stress di un poliziesco intricato? La risposta sta nella suspense, la sospensione. Ti piace stare col fiato sospeso? E’ lo stesso discorso dei film dell’orrore … forse arrivati a 60 ci siamo stati già tante volte nella realtà col fiato sospeso. Preferiamo tirare il fiato, alleggerire!
- Reggi una storia dolorosa? Fazzoletti alla mano e lacrime come piovesse. Inizia l’epoca delle emozioni tutte lì, pronte a manifestarsi tipo doccia. Non so come siate messi voi, io ho la lacrima facile da sempre. Vi immaginate adesso????
- Preferisci guardare un film allegro o uno impegnativo? Personalmente leggerezza a gogò. Ma non idiozia, quella nemmeno la si sopporta più tanto. Ma quel genere ironico intellettuale. Quello che ti fa pensare, ma stando bene.
Certo che sì, si guarda tutto, si “regge” tutto … ma potendo scegliere? Spesso si preferisce qualcosa di soft. Mentre un tempo ciò che era soft, poco impegnativo, lo ritenevamo inutile, sciocco, commerciale.
Chissà che, con qualche anno in più sulle spalle, se ne abbia a sufficienza delle difficoltà reali e, almeno nei momenti di svago, si preferisca alleggerire.
Link
https://flaviaepsiche.it/category/60-e-dintorni/
https://flaviaepsiche.it/2021/06/17/quanto-e-bello-cucinare-se-ti-piace-