”Sembra che ci siano delle “ondate” di fenomeni sociali che, ad un certo punto, compaiono e poi non se ne sa più nulla. Uno di questi è il bullismo.
Se ne parla meno, ma il bullismo esiste
Sembra che ci siano delle “ondate” di fenomeni sociali che, ad un certo punto, compaiono e poi non se ne sa più nulla. Uno di questi è il bullismo. Per un periodo di tempo se ne è parlato moltissimo, purtroppo in seguito a più di qualche episodio accaduto in alcune scuole. Poi basta. Ma il fenomeno non è stato risolto: è stato affrontato, non eliminato.
Lo sanno bene gli operatori scolastici che oggi hanno sicuramente qualche strumento in più per riconoscerlo e sono sensibilizzati sul tema. E’ importante continuare a parlarne per fare in modo che anche gli alunni ne sappiano di più e siano in grado sia di evitarlo sia di difendersi.
Il bullismo è una forma di comportamento aggressivo e intenzionale, che agisce a livello sia fisico sia psicologico. Viene ripetuto nel tempo e agito su persone che sono considerate bersagli facili.
Si parla di bullismo quando il fenomeno si registra in ambienti giovanili, tipicamente le scuole, ma esiste lo stesso comportamento anche tra gli adulti, nei luoghi di lavoro. Lì si chiama mobbing. Poi c’è una forma di bullismo che colpisce diverse generazioni ed è il cyber bullismo, o bullismo elettronico.
A questo link trovi un pò di dati recenti sul fenomeno
Se ne parla meno, ma il bullismo esiste
Identikit del bullismo
La definizione lo descrive come l’insieme di comportamenti reiterati nel tempo, che vanno dall’offesa alla minaccia, dall’esclusione dal gruppo alla maldicenza, dall’appropriazione indebita di oggetti, posti in essere da un individuo, o da un gruppo di individui, nei confronti di altri, fino a picchiare o costringere la vittima a fare qualcosa contro la propria volontà
Il fenomeno è ormai ben conosciuto, anche perchè è parecchio datato. Purtroppo da sempre lo si ritrova nei luoghi di aggregazione ed è anche trasversale per età e genere. Si svolge sempre seguendo una sorta di copione che ne delinea le caratteristiche.
Può presentarsi in forma di:
- Offese, parolacce e insulti;
- Derisione per l’aspetto fisico o per il modo di parlare;
- Diffamazione;
- Esclusione per le proprie opinioni;
- Aggressioni fisiche
Si basa su:
- Intenzionalità
- Persistenza nel tempo
- Asimmetria nella relazione
Nelle azioni di bullismo si riscontrano quasi sempre i seguenti ruoli:
- bullo/istigatore è chi fa prepotenze ai compagni
- vittima, subisce le prepotenze
- complice è chi assiste all’azione del bullo e alimenta il comportamento
- spettatore, assiste o addirittura partecipa all’evento senza prendervi parte attivamente.
Ci sono almeno due tipologie di bullismo, quello diretto e quello indiretto
Il bullismo indiretto è meno visibile di quello diretto, ma non meno pericoloso, e tende a danneggiare la vittima nelle sue relazioni con le altre persone, escludendola e isolandola per mezzo soprattutto del bullismo psicologico e quindi con pettegolezzi e calunnie sul suo conto.
Il bullismo diretto è caratterizzato da una relazione diretta tra vittima e bullo. Può avvenire a livello fisico, verbale, psicologico o virtuale attraverso i canali Internet.
Qui puoi trovare una descrizione approfondita del fenomeno
https://www.tuttoscuola.com/bullismo-cyberbullismo-analisi-del-fenomeno-prevenirlo-scuola/
Cosa fare?
Il bullismo è un fenomeno che se ci vede intervenire quando è in corso vuol dire che abbiamo sbagliato qualcosa, perché va prevenuto, va evitato che si manifesti. E questa è una responsabilità degli adulti, sia dentro sia fuori la scuola. E’ infatti compito degli educatori avere uno sguardo di prevenzione ed è loro compito seguire le dinamiche di classe ed educare all’accoglienza delle diverse personalità dei bambini. A scuola è importante che si lavori sulle abilità di cooperazione, che si educhi alla gestione dei conflitti e che si favoriscano le relazioni. Sia a scuola sia a casa è necessario aiutare i bambini a sviluppare fiducia nelle loro capacità, ad accettare le eventuali difficoltà e fragilità. A casa è importante insegnare ai bambini il confidarsi, è di fondamentale importanza far loro sentire che possono confidarsi e raccontare ciò che avviene in classe. Insegniamo ai bambini a riconoscere, gestire e raccontare le loro emozioni. Partiamo da quelle.
https://flaviaepsiche.it/2021/07/26/tu-chiamale-se-vuoi-emozioni/