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La comunicazione è lo strumento che ci permette di entrare e di restare in contatto col resto del mondo. Altro che sono "solo" parole!

Il fenomeno che ci permette di distinguerci all’interno del regno animale è la comunicazione attraverso la parola. Meglio farne buon uso.

Sono solo parole

Se c’è un’attività che è davvero quotidiana, è la comunicazione verbale. Le parole, tutti i bla bla bla che diciamo in un giorno. A proposito, quante parole diciamo in un giorno? Chissà se qualcuno ha fatto delle statistiche in merito, se esiste una stima, una media del numero di parole che vengono pronunciate in un giorno. Qui dicono che sono 20.000 per le donne versus 13.000 per gli uomini … mah! https://curiositadalmondo.it/le-donne-parlano-piu-degli-uomini/ E’ probabile che sarei uno di quei casi che fanno sballare la media, perchè parlare mi piace tanto. Ci vorrebbe un contaparole, tipo il contapassi. E mi piace anche ascoltare, sentire parlare gli altri.

La comunicazione verbale è un fenomeno decisamente importante, eppure così trascurato, così poco conosciuto. E’ molto complessa, ha un sacco di regole, è piena di sfaccettature. Se poi ci adentrassimo nello specifico del linguaggio sarebbe ancora più difficile, è uno degli argomenti più complessi! Resto quindi nell’ambito della comunicazione, che è già di per sè bello vasto. Restringo il campo e ti propongo lo stile della comunicazione. Il modo di parlare: la stessa frase che detta con una modalità, con un tono e ad un certo volume, assume significati diversi. La comunicazione verbale è meravigliosa!

Gli stili di comunicazione

Lo stile della comunicazione è il modo in cui una persona comunica, a livello verbale e non verbale. E’ la modalità con cui ci si esprime, con cui si comunica agli altri quello che si vuole dire. Ci sono persone che hanno la capacità di dire le peggiori delle cose in modo talmente delicato che ci metti un pò a capire cosa ti han davvero detto. Ce ne sono altre che sembrano eternamente incavolate e , anche lì, ci metti un pò a capire che non è così, ma quello è il loro stile comunicativo.

Non è definito una volta per tutte ma tende a cambiare a seconda

  • dell’età
  • del livello culturale
  • delle esperienze
  • delle situazioni

Ognuno di noi ha uno stile predominante, ma è possibile (e in certi casi auspicabile) cambiarlo nel corso del tempo per scegliere quello che è più funzionale.

Lo stile svolge due funzioni:

  1. Può rinforzare o sminuire il contenuto della comunicazione sminuirlo
  2. Crea una identità comunicativa, un tratto distintivo di chi comunica

Sono solo parole

Quale è il tuo stile di comunicazione?

Lo stile passivo – E’ tipico di chi non vuole prendere una posizione, non vuole sbilanciarsi e tenta di stare di stare in equilibrio senza dire esattamente come la pensa; tende ad evitare sia responsabilità sia eventuali conflitti. In questo modo il soggetto permette agli altri di scegliere per lui e finisce con  non raggiungere i suoi personali obiettivi. Ma il timore del giudizio è più importante ed è ciò che vuole evitare. Usa spesso un tono di cantilena, monotono, parla spesso sottovoce ed è esitante.

Questo modo di comunicare offre finti vantaggi:

  • evitare conflitti nell’immediato (in realtà sono solo rinviati)
  • assumere minori responsabilità (ma poi si subiscono le scelte altrui)

Lo stile aggressivo – Appartiene a chi ha la tendenza a dominare e svalutare gli altri; esprime le emozioni negative senza controllo. E’ tipico di chi ha la tendenza ad impartire ordini, ad esprimersi in modo violento e, a volte, maleducato; si impone, è giudicante. Usa un tono di voce alto e molto deciso, talvolta sarcastico, talvolta freddo e distaccato.

Lo stile aggressivo porta spesso risultati nell’immediato perché il ricevente è spaventato. Chi usa questo stile esercita una forma di controllo sugli altri e si attribuisce potere. In realtà, le relazioni fondate su questo stile comunicativo non sono legami di tipo affettivo o di stima, bensì basati sul timore e la soggezione.

Lo stile manipolativo – Chi adotta questo stile espressivo tende a raggirare l’interlocutore e per farlo cambia, distorce, trasmette in modo sbagliato le informazioni. E’ seduttivo, spesso induce sensi di colpa e di inadeguatezza. La finalità è di ottenere ciò che vuole senza ricorrere a una franca aggressività, ma assumendo il ruolo di vittima.

Lo stile assertivo – Caratterizza un individuo socievole, sicuro di sé e aperto al confronto; la persona assertiva sa comprendere gli altri e rispettarli ed è in grado di salvaguardare i propri diritti. Esprime la propria posizione, si assume le sue responsabilità, ammette i propri errori, riconosce i meriti altrui.

 

Lo stile della nostra comunicazione verbale è importante perchè ci rappresenta con gli altri e la capacità di entrare più o meno velocemente in relazione con le altre persone passa anche da lì  (https://flaviaepsiche.it/2021/09/27/c-e-chi-ci-mette-un-attimo-chi-no/). Oggigiorno passiamo molto tempo sui social e invece di parlare, scriviamo e usiamo uno schermo. https://flaviaepsiche.it/2021/08/04/il-mondo-dei-social-tra-magia-e-dannazione/ Parliamo parecchio attraverso il cellulare, sempre attraverso un canale che comunque ci separa. Non è lo stessa cosa parlarsi di persona, si perde una parte di spontaneità e una parte di autenticità. Non dico sia un bene o sia un male, ma sottolineo che l’esperienza è diversa. Facci caso.