”Dimmi come mangi e ... ti dirò che queste pubblicità sono assurde, inverosimili e fanno passare la voglia di acquistare i prodotti che pubblicizzano.
Menù
Dimmi come mangi e … scommetto che non lo fai di sicuro così, come mostrano alcune pubblicità. Hai fatto caso a quanti sottointesi ci sono in molte delle réclame sul cibo? E’ vero che c’è una certa relazione tra l’amore per il cibo e l’amore per l’amore, ma forse si sta esagerando.
Non c’è mozzarella non riportata a una tetta, non c’è un alimento a forma allungata che non venga ripreso in primo piano in bocca ad una donna, non c’è alcolico non accostato ad una scena di sesso. Guarda le immagini che trovi in fondo all’articolo per comprendere a cosa mi riferisco, perchè ti assicuro che alcune foto mi imbarazzo a descriverle!
Dalla notte dei tempi, gli stereotipi femminili abbondano
Iniziamo con i vecchi stereotipi. Un sempreverde riguarda la donna casalinga, che cucinava per il marito che lavorava … ma lo faceva fesso, dandogli cibo in scatola. Dimmi tu chi ci fa la peggio figura: la donna, l’uomo o l’azienda. Han fatto terno!
- La donna viene rappresentata come ingannatrice
- L’uomo come fessacchiotto, che si mangia tutto ciò che vuole lei e non riconosce nemmeno se è un piatto fatto in casa o se è in scatola
- L’azienda partecipa alla diffusione di questi stereotipi ed esprime velatamente la pessima opinione che ha dei suoi clienti
Qualche tempo dopo
Col passare del tempo, il concetto evolve:
- le scatolette vengono sostituite dai robot di cucina
- la donna non è più rappresentata come la casalinga che attende il marito, amorevole e ingannatrice
- l’uomo sparisce proprio dalla scena, viene richiamato da un equivoco in quella frase che si riferisce al prodotto pubblicizzato “Tu lo pensi, lui lo fa”.
Il doppiosenso è palese.
Dimmi come bevi e …
Non solo Dimmi come mangi e … C’è anche il Dimmi come bevi e …
Ma dimmi, tu hai mai bevuto così?
Deve essere un’abitudine diffusa, perchè funziona anche con la vodka!
Dimmi come mangi e …
8 marzo, giornata celebrativa dei diritti delle donne. Questa data riesce a rendere ancora peggiore l’uscita dei pubblicitari che hanno creato questo scempio. Che poi, dire che abbiano proprio creato non è nemmeno vero, perchè oltre ad essere oltraggioso non è nemmeno originale.
Selvaggia Lucarelli ha fatto “esplodere” il caso, e ha fatto benissimo. Se ne parla qui https://www.solodonna.it/news/selvaggia-lucarelli-furiosa-denuncia-la-pubblicita-sessista.php
Come vedi non c’è nemmeno l’idea, il guizzo creativo. La storia è sempre la stessa! Tutto gira intorno agli stereotipi e al sessismo.
Un salto indietro di qualche decennio
Del resto è di questi giorni la pubblicità di Burger King che afferma che il posto delle donne è la cucina. Una provocazione stupida, che lascia il tempo che trova. Ma non per loro che, provocando volontariamente, hanno ricevuto una grande visibilità,
In ogni caso, il fondo è stato toccato qui.
Hai sete? Che ne dici di un bicchiere di vino?
Ma non perdiamoci in chiacchiere e torniamo al nostro menù. Ti andrebbe una mozzarella? Scegli, scegli
Con il gelato e con il latte sono stati decisamente espliciti
E non c’è pasto che non venga chiuso da un buon caffè
Qualche link
Se vuoi approfondire il tema del sessismo, ne parlo qua https://flaviaepsiche.it/2021/03/23/la-faccenda-e-seria-e-grave/
Qui parlo dell’immagine feminile nella pubblicità https://psicomamme.it/pubblicita-fine-giustifica-mezzi-limmagine-femminile-la-reclame/
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