”Dalla notte dei tempi, per il mercato pubblicitario, la coppia "donne e motori" è perlomeno discutibile ... è proprio un pò noioso vedere, leggere e sentire sempre le stesse cose!
Dati alla mano …
Donne e motori, in pubblicità sono dolori
In statistica invece va diversamente
Iniziamo da un dato di fatto, studi alla mano: in generale le donne guidano meglio degli uomini. Non lo dico io, che per inciso non guido, lo dicono i dati di una ricerca che trovi qui https://www.monzatoday.it/motori/sicurezza/donne-guidano-meglio-uomini.html:
solo il 24% degli incidenti stradali é causato dalle donne al volante, mentre il restante 76% é responsabilità degli uomini. Emerge anche che solo il 10% delle donne supera i limiti di velocità, contro il 40% degli uomini.
Leggi anche l’articolo del Sole 24 ore https://www.infodata.ilsole24ore.com/2020/01/18/le-donne-al-volante-sono-meno-pericolose-degli-uomini-sopratutto-tra-i-giovani/
E con questo la chiudiamo qui, arrivederci e grazie a “donne al volante pericolo costante” e “donne e motori, gioie e dolori“.
Stereotipi a volontà!
Donne e motori, in pubblicità solo dolori
Nonostante si chiamino “creativi” continuano a sfruttare un vecchio stereotipo che non ha proprio nessun fondamento. I “dolori” sono quelli che ci fan venire alcune pubblicità.
https://flaviaepsiche.it/2021/05/02/si-consiglia-almeno-di-usare-un-po-di-fantasia/
Pubblicità ripetitive, sessiste, offensive, basate su stereotipi … Noiose!
https://flaviaepsiche.it/2021/05/28/stereotipi-ne-abbiamo/
E’ davvero difficile fare una cernita tra quelle vecchie, meno vecchie, quelle recenti e quelle attuali. Ho preso un pò a caso, cercando tra le meno uguali. Già dirlo è strano, il concetto di meno uguali è quello che a mio parere rende meglio l’idea.
Anni ’70 e dintorni
Donne e motori, in pubblicità solo dolori
Il campionario che segue vede una giovane degli anni ’70, con un fiore tra i capelli, a richiamare lo stile hippy del periodo. E’ in bikini, su una moto … cosa c’è di strano? Assolutamente nulla, è la situazione naturale, il modo in cui una qualsiasi ragazza va in moto. Pure scalza!
A lato la giovane bionda è verniciata, esattamente col prodotto che serve a verniciare le auto … del resto, oggetto per oggetto, cosa per cosa. C’è scritto “Mi hanno verniciata a nuovo come un’automobile” … che fortuna!
In mezzo l’immagine rappresenta una fanciulla vestita! Wow. Una novità. Non manca niente alla giovane, ma non è particolarmente attraente. Non a caso è specificato che sia ECONOMICA!!!!
Nulla di nuovo sotto il cielo
Donne e motori, in pubblicità solo dolori. Le gioie da qualche parte saranno, ma altrove.
Partendo dal livello alquanto basso del passato, migliorare sarebbe stato facilissimo. Invece, evidentemente, è stato più facile peggiorare e scendere ancora più in basso.
La carrellata è casuale. E’ il risultato di una “googolata” in cui sono uscite una quantità infinita di immagini pubblicitarie. Sono andata volontariamente a caso. Che dire? Faccio fatica anche a commentare, tanta è la banalità
Si parte da un’allusione alla ignoranza femminile sul tema automobili. “Cos’è la riserva?”
Poi due copertoni coprono il seno di una splendida modella che è definita chiaramente OGGETTO. Se il prodotto “veste la tua auto” quando il prodotto è addosso ad una donna, allora la donna è l’auto. Un oggetto, appunto. Proprio detto chiaro, senza metafore. Identica è la successiva, quella dei pneumatici.
Credo sia superfluo che continui nel commentare le altre. E’ tutto molto chiaro ed evidente. E squallido.
Mi rendo conto che anche io rischio di essere ripetitiva e di mostrare poca fantasia nei commenti, ma davvero ci sono alcuni elementi che mi lasciano ancora attonita. E’ vero che sono sempre le stesse cose, ma fino a quando non troverò una risposta continuerò a farmi le stesse domande:
- oggi si sa chiaramente che le pubblicità sessiste non sono convenienti, non fanno aumentare le vendite. Ci sono fior di studi che lo dimostrano. Allora, committenti, come mai siete disposti a pagare una réclame che non rende?
- è ormai noto che chi è attratto da pubblicità sessiste (ce ne sono, ce ne sono di personaggi strani!) poi ricorda l’immagine, non il marchio o l’oggetto della pubblicità
- essendo noto quanto sopra detto, come mai alcune agenzie pubblicitarie continuano a proporre la stessa solfa?
- la maggior parte di queste immagini sono rivolte agli uomini, che non ci fanno una gran figura … è tutto un paradosso!