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“Prendete la vita con leggerezza, ché leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall'alto, non avere macigni sul cuore”
(Italo Calvino)

Da quanto sento e leggo qui e là mi sembra ci sia un grande fraintendimento sul significato della Psicologia del Benessere. Credo sia importante fare un po’ di chiarezza.

Miti e riti sul Benessere

Quelli che seguono sono i primi punti fermi, chiari ed essenziali su ciò che NON è Psicologia del Benessere:

  • Volemose bene” a tutti i costi;
  • Negazione del dolore e della sofferenza;
  • Inno all’essere un popolo di oche giulive;
  • Girare la testa difronte ai problemi;
  • Facciamo finta che tutto va ben, tutto va bè;
  • Guardare al bicchiere sempre come fosse mezzo pieno.

La Psicologia del Benessere è una disciplina che mostra l’altra faccia della medaglia della Psicologia. Non solo studio e applicazione della Psicologia in ambito clinico, ma applicazione e studio del benessere come stile di vita.

E’ una tecnica non solo di cura, ma anche e soprattutto di prevenzione. E’ un altro paradigma che affianca insieme a quello più classico della cura in presenza di patologia, disturbo e/ o disagio, un modello di prevenzione e di celebrazione del benessere.

Miti e riti sul Benessere

Parte II

La tecnica è quella di potenziare le risorse, le abilità e le competenze degli individui al fine di favorire il benessere come parte integrante della salute. Non mi stancherò mai di ripetere la definizione che dà l’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla come stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non solo la semplice assenza di malattia”.

Si parla spesso di ricerca della felicità come fine ultimo di noi esseri umani, ma altrettanto spesso si tende ad accostare l’idea di felicità a delle cose. Oggetti, prodotti, cose … denaro insomma. Ma prima di tutto la felicità, la serenità, il benessere sono una predisposizione dell’anima. Se non si raggiunge una quiete interiore, non ci sono soldi sufficienti a farci vivere quella sensazione lì.

Se si tralasciano gli aspetti positivi della nostra vita, se non si dà fiato alle risorse individuali, se si ignorano le capacità di ognuno di noi, la ricerca della felicità non avrà un buon esisto. E tantomeno sarà accettabile il confronto con il dolore. Perché stare bene a livello interiore ci permette di affrontare le avversità in modo differente. Sopportabile, sostenibile e superabile.

In pratica cosa vuol dire?

Su cosa si lavora:

  • Consapevolezza e gestione delle emozioni
  • Gestione di ansia e stress
  • Assertività
  • Fiducia in se stessi e autostima
  • Capacità di stare nel qui e ora
  • Valorizzazione delle differenze
  • Comunicazione

Cosa si fa, quali sono le tecniche usate dalla Psicologia del benessere?

  • Gruppi esperienziali
  • Colloqui individuali
  • Esercizi di respirazione
  • Rilassamento psico corporeo
  • Visualizzazione
  • Training autogeno/mindfulness

A queste tecniche classiche, se ne aggiungono molte che appartengono a protocolli individuali dei terapeuti. Ad esempio molti colleghi utilizzano tecniche creative, quali il disegno e la realizzazione dei mandala. Una parte molto importante è infatti svolta dalle arti terapie.

Miti e riti sul Benessere

Secondo me

Detto tutto questo, il mio personale modo di vedere la Psicologia del Benessere è quello di basarla sull’EMPOWERMENT. Tradurre questa parola in italiano è possibile, ma rende poco l’idea del concetto che sottende, vuol dire aggiungere potere. Il concetto è ben spiegato da Wikipedia “Il termine empowerment indica un processo di crescita, sia dell’individuo sia del gruppo, basato sull’incremento della stima di sé, dell’autoefficacia e dell’autodeterminazione per far emergere risorse latenti e portare l’individuo ad appropriarsi consapevolmente del suo potenziale”( https://it.wikipedia.org/wiki/Empowerment).

A mio modo di vedere tutto ciò è l’essenza della Psicologia del Benessere ed è in questo senso che porto avanti il mio lavoro. Nella pratica questo processo può essere messo in moto in tanti modi, a partire da quelli che ho illustrato sopra. Poi però è inevitabile che il processo creativo che si crea tra terapeuta e individuo, o terapeuta e gruppo, fa sì che nascano nuove modalità di volta in volta. Perché siamo artigiani innanzitutto.

Link

Se vuoi leggere un articolo sull’esperienza ottimale, eccolo: https://flaviaepsiche.it/2021/07/05/il-flow-bella-esperienza/, qui invece trovi tutti gli articoli sul tema Attualità: https://flaviaepsiche.it/category/attualita/

Ti segnalo un libro che apparentemente non ha a che fare con la Psicologia del Benessere, invece sì  https://books.google.it/books/about/Facci_caso.html?id=rOTsDwAAQBAJ&source=kp_book_description&redir_esc=y

Se ti piacciono i Mandala qui ne trovi da colorare

https://www.greenme.it/vivere/arte-e-cultura/mandala-significato-disegni-da-colorare/