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Ad ottobre avevo già acquistato quasi tutti i regali per Natale. Ma uno degli strascichi della pandemia è la perdita delle certezze e regali no, non li ho nè comprati nè pensati. Per ora va così.

Ho 60 anni, tondi tondi. Quando si parla del Natale ne ho 6. Sono sempre in anticipo. Nelle giornate estive, quelle più calde, mi consolo pensando che tanto arriverà il Natale. La neve, il freddo … le renne, Babbo Natale e i regali.

Natale 2021 … covid permettendo

Per anni, in piena estate, mi attivavo. Iniziavo a cercare regali, a pensare cosa-a-chi. Arrivava ottobre e i regali erano solo da incartare … e mi dovevo anche sbrigare. Perchè l’albero di Natale mi piace così tanto che per godermelo di più lo facevo sempre prima di dicembre. Poi avevo le cene da organizzare, cene che normalmente iniziavano a metà novembre.

Poi è arrivata la pandemia. E quella che era una certezza all’improvviso è sparita.

Abbiamo vissuto le festività natalizie senza poter condividere con parenti e amici quelle giornate che sono di festa e unione.

Distanze

Mascherine

Solo congiunti

Meglio nessuno

Con le finestre aperte

Con l’igienizzante in tavola

No baci e abbracci

Niente scambio di regali per scongiurare lo scambio del virus

Video chiamate

Telefonate

Messaggi Whatsapp

Nessuno spostamento

E parecchia tristezza, mischiata alla paura.

Se per caso non ricordi nei dettagli cosa abbiamo vissuto, non preoccuparti. La maggior parte di noi ha rimosso. Abbiamo messo tutto in un angolo della memoria e non vogliamo proprio accedervi. Se vuoi invece ripercorrere quei giorni, ti lascio un link https://www.hsr.it/news/2020/dicembre/consigli-natale-covid

Natale 2021 … covid permettendo

Inizio a pensarci, ma con cautela

Inizio a pensarci con cautela perchè non voglio illudermi. E così mi rendo conto di avere ancora paura. Mi chiedo se quando tornerà il freddo, anche il virus si farà risentire. Mi chiedo se saremo ancora sotto la copertura del vaccino o se avrà perso parte della sua efficacia. Perchè è una situazione nuova. Non sappiamo nulla in merito, non abbiamo termini di paragone. E per non mettere mano dritta dritta nella mia paura, la prendo alla lontana e parto pensando al Natale. Come se affiancando qualcosa che per me è bello a qualcosa di bruttissimo, potessi avvicinarmici almeno un poco di più.

Non voglio illudermi, ma allo stesso tempo voglio pensare che sì, festeggeremo il Natale. Con qualche precauzione, certo. Ma lo potremo fare.

Qualche cambiamento va messo in conto

Proprio come è accaduto per le vacanze estive, qualche cambiamento dobbiamo prevederlo. Poi ognuno si regolerà in base alla propria personale situazione, ma credo che dovremmo stare ancora vigili. E’ vero che stiamo iniziando a vedere la luce in fondo al tunnel … ma ci siamo ancora dentro. La pandemia non è sconfitta. Purtroppo.

Personalmente rinuncerò ancora a qualche cena … che forse erano anche tante quelle che iniziavano a novembre. Forse qualcuna si potrà sostituire con un aperitivo.

Ma non c’è solo la parte saggia. C’è anche quella che vuole la rivincita e che dice “quest’anno mi spettano doppi festeggiamenti, per recuperare!”

E allora aspetto ancora un pò, cercando di tenere a bada lo spirito natalizio.

Inizio a fare l’elenco dei regali. A pensare al colore dell’albero di Natale … che forse verde speranza sarebbe il colore più indicato. Ma anche rosso non sarebbe male, per la rabbia provata me anche per l’amore e il coraggio che abbiamo dimostrato. E poi ci sono le tovaglie da comperare … che quelle che ho sono ormai vecchie e sbiadite e mi sembra l’anno giusto per mettere qualcosa di nuovo.

Questo spirito natalizio che pian piano si sta facendo spazio, che sia di buon auspicio per tutti.