”Un vademecum per orientarti nella scelta del tuo percorso psi.
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Non scegliere ad occhi chiusi il tuo percorso psi
- Psicologo/a? Psicoterapeuta? Psicanalista? Boh! Chissà che differenza c’è.
- Per quanto tempo ci dovrò andare? Quante volte a settimana?
- Quanto costa?
- Di cosa “devo”parlare? Cosa “devo” dire?
- Mi farà dei test? Ma forse ho una malattia e se poi si viene a sapere?
- Ma io ci andrei anche, ma non vorrei che lo sapesse: madre-padre-moglie-marito-figlia/o-compagna/o-lavoro -ecc-
Non scegliere ad occhi chiusi il tuo percorso psi
… non farti influenzare dai “sentito dire”
Se c’è una cosa difficile da fare è quella di decidere di iniziare a prendersi cura della propria Psiche. Se ci pensi, è un vero e proprio paradosso perché non ci si comporta allo stesso modo con i disturbi del corpo e nemmeno con il benessere. Intendo dire che ci occupiamo del nostro corpo in tutti i modi possibili, sia a livello medico sia a livello estetico. Cerchiamo, giustamente, di prevenire prima ancora che curare. Ma con la Psiche non lo facciamo, anzi se qualcuno ci consiglia in tal senso la prendiamo piuttosto male!
Questo modo di fare, che è del tutto sbagliato e per nulla funzionale, ha radici lontane, per lo più in una cultura locale tanto radicata quanto sbagliata.
Il percorso psicologico e, ancora di più, quello psicoterapeutico sono innanzitutto percorsi di conoscenza di sè. Rappresentano la possibilità di cambiare, di trasformare quelle parti di noi che ci ostacolano.
Non scegliere ad occhi chiusi il tuo percorso psi
… che non c’è che l’imbarazzo della scelta
Una volta presa la decisione di iniziare, si arriva a dover fare la scelta del/della professionista. In Italia siamo circa 110.000, meno della metà è anche psicoterapeuta … non si può certo dire che manchi “la materia prima”.
Molto spesso accade che se ne parli con qualcuno di fidato e che si vada dal professionista che è stato indicato. La metto un po’ leggera: come quando ci viene il mal di testa, non abbiamo nessun farmaco in casa e andiamo a chiederne uno alla vicina. Magari ci va bene e funziona, magari invece no.
Si arriva al primo colloquio e …
- io credevo che
- ma a me avevano detto che
- non sapevo che
Cosa c’è da sapere?
Lato tuo
- Interrogati sulle tue aspettative;
- Chiediti quali sono i tuoi obiettivi;
- Ascolta come ti senti;
- Datti la possibilità che possa non essere “buona la prima” e metti in conto di andare a conoscere più di un professionista;
- Verifica SEMPRE che il/la professionista sia iscritto all’Albo degli Psicologi (trovi l’indirizzo web nella sezione Link).
Lato professionista
Al primo incontro ti devi sentire dire che:
- Nello studio psi il giudizio non entra e … non escono consigli. Il percorso si fa insieme, ma solo tu deciderai cosa fare e cosa non fare nella tua vita;
- Tutto ciò di cui parlerai resterà dove è stato detto. Il segreto professionale deve essere garantito e ribadito;
- C’è un accordo informato e un documento sulla privacy che vanno visti insieme e solo dopo presa visione e adeguata spiegazione, devono essere firmati.
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Qui si parla della serie TV In treatment https://it.wikipedia.org/wiki/In_Treatment_(serie_televisiva_2013)