”L'amore per la casa, il piacere di prendersene cura, il desiderio di vivere al meglio all'interno delle proprie 4 mura. Collaborando, giocando e dividendo i compiti. Questa è la casalinghitudine che ci piace.
Sì, lo so: mi sto addentrando in un discorso pericoloso. Ma quello che ti propongo è un pensiero trasversale tra la memoria storica (quindi molto soggettiva e più che opinabile) e le mie impressioni sui cambiamenti nel nostro presente.
La casalinghitudine
Il dizionario di Google definisce la casalinghitudine come Attitudine a pensarsi scandendo la propria vita secondo i ritmi e le cure casalinghe. E’ esattamente in questa accezione che la uso in questo articolo. Non è un discorso solo per donne, oggi non più … e ci aggiungo un bel finalmente!
Una casa ce la abbiamo tutti, non è di sicuro il genere a stabilire che, avendocela, è preferibile che sia pulita, più o meno in ordine e completa di quel che serve.
La casalinghitudine
Come eravamo
Se la data di questo articolo iniziasse con 1900, allora quasi certamente sarebbe rivolto alle donne, anzi alle femmine, perchè all’epoca la distinzione di genere iniziava ben presto e ti insegnavano subito a diventare una “brava massaia“. Pensa che già alle scuole secondarie di primo livello (alle medie, per capirci) i maschi e le femmine seguivano la lezione di applicazioni tecniche separati. I primi usavano attrezzi di ferramenta e/o di chimica, le seconde imparavano a ricamare … che tristezza! Altro che seguire i talenti individuali.
Ma torniamo alla casa e alla data che inizia con 1900. Più che le parole, alcune immagini possono ben illustrare la situazione.
La donna per definizione era soggetta a casalinghitudine, davvero pensava a se stessa scandendo la propria vita secondo i ritmi e le cure casalinghe. E questo accadeva anche se lavorava anche fuori casa. La casa era una questione femminile. E basta.
Di cosa ti sto parlando
Ti sto parlando di un sacco di lavoro:
- Fare le pulizie – solo le più fortunate avevano gli elettrodomestici che sono entrati nelle nostre case intorno agli anni 60! Si lavava a mano tutto, dai piatti alle lenzuola.
- Fare la spesa – senza supermercati, girando per negozi e mercati, cercando di spendere il meno possibile. Eh sì, anche perchè in molti casi i soldi venivano gestiti dagli uomini ed erano loro a stabilire con quanto denaro si doveva arrivare allo stipendio successivo.
- Cucinare – colazione, pranzo, merenda, cena. Due volte al giorno, tutti i giorni. Possibilmente facendo in casa il maggior numero di alimenti possibile. Dal pane, alla pasta, ai biscotti, passando per la salsa di pomodoro alle marmellate.
- Accudire figli
- Accudire nonni
- Accudire il marito
- Fare le commissioni
- Se possibile era gradito che si sapesse cucire, almeno un pò.
La casalinghitudine era una sorta di arresto domiciliare, specialmente in quelle famiglie in cui lavorava solo una persona e si viveva almeno in tre!
Per anni è stato richiesto un riconoscimento economico e una dignità professionale alle casalinghe (ne parlo al femminile perchè così era pensato all’epoca) e sarebbe stato anche giusto!
La casalinghitudine
Il lungo cammino
Non si può proprio dire di essere passati da come eravamo a come siamo in un lampo. E non si può nemmeno ancora dire che la situazione sia cambiata per tutti e ovunque. Nella maggioranza dei casi, le cose sono cambiate e migliorate. In altri casi invece no, tutto è rimasto come era. Purtroppo e non solo per le donne, perchè gli uomini che sono rimasti indietro di un secolo circa, non sanno cosa si perdono!
Per arrivare all’idea di condivisione di casa e anche della sua gestione, siamo passati per un lungo periodo in cui la donna poteva/doveva lavorare anche fuori casa. Ma al ritorno la aspettava tutto il resto!
C’è voluto del tempo per fermare quello stereotipo per cui la casa e la famiglia erano counque sulle spalle solo ed esclusivamente delle donne. Poi si è capito che proprio le donne potevano interrompere quella catena, iniziando ad educare i figli maschi in modo diverso. A farsi il letto la mattina, a saper cucinare un piatto di pasta … e così, passo dopo passo, siamo arrivati qua. Benvenuti anni 2000! L’uomo oltre ad andare sulla luna, ora sa anche stare in una cucina, in un lavatoio e in una stanza con un ferro in mano. E gli piace pure!
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