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Psiconsumatore

Il marketing: una ne fa, cento ne pensa

By 12 Agosto, 2021Agosto 19th, 2021No Comments

Il marketing non smette mai di produrre strategie per incrementare le vendite. Del resto quella è la sua funzione. Ci hai fatto caso che ultimamente i supermercati ...

Il marketing:

una ne fa, cento ne pensa

Il marketing svolge decisamente al meglio il suo lavoro che è quello di ottimizzare le strategie di vendita. Anche se questa mia affermazione non piacerà a chi se ne occupa. Infatti, in base alle ultime definizioni, questa tecnica dovrebbe orientare le aziende al mercato e anche garantire la soddisfazione dei clienti.

Con tutta la buona volontà faccio fatica ad essere d’accordo; mi sento di dire che sì, la teoria è buona e giusta, ma in pratica il marketing è utilizzato con fini diversi dalla soddisfazione dei clienti. A meno che non ci si riferisca al marketing sociale, ossia all’uso di questa tecnica per far sì che i consumatori  accettino o modifichino un comportamento al fine di ottenere un vantaggio per i singoli o per la società.

Diciamo che il marketing che conosciamo noi in qualità di consumatori è quello volto a:

  • incrementare le vendite
  • indurre bisogni nei consumatori

Facci caso

Ci hai fatto caso che nell’ultimo periodo molti supermercati hanno apportato dei cambiamenti all’interno dei locali?

Hai notato che hanno modificato alcuni strumenti?

Hai visto che questo si è verificato anche tra catene diverse della grande distribuzione?

Se ci hai fatto caso, sai già a cosa mi riferisco. Ad un fenomeno che è iniziato in sordina e ha preso piede piano piano. Poi sarà per il confinamento che ci ha impedito di frequentare la grande distribuzione con la consueta calma e senza troppa fretta (almeno ogni tanto), sarà che siamo distratti, sarà che è avvenuto inizialmente in alcuni punti vendita e solo successivamente il fenomeno si è allargato a macchia d’olio … insomma, per questo o per quello che sia, è andata così. E ora i giochi sono fatti!

Il marketing: una ne fa, cento ne pensa

I maxi carrelli

Uno dei trucchi che aiutano molto chi segue una dieta dimagrante, consiste nell’usare un piatto piccolo o, al contrario, uno di quelli fatti a cappello che sembrano molto grande, ma non lo sono. La percezione che ne deriva è di avere tanto cibo nel piatto e, in questo modo, si riesce ad ingannare il cervello che risponde prima con una sensazione di sazietà.

Con i carrelli della spesa il giochino è lo stesso, ma al contrario. Hanno aumentato le dimensioni; la percezione che deriva è di avere acquistato poco e si tende a riempirlo maggiormente, spendendo di più.

Il marketing: una ne fa, cento ne pensa

Il reparto ortofrutta all’ingresso

Per la grande distribuzione, il settore dell’ortofrutta non è molto redditizio.

  • devono tenere prezzi bassi per essere concorrenziali (sia tra loro sia con gli altri rivenditori);
  • i consumatori ancora preferiscono acquistare questo tipo di merci al mercato o da rivenditori di fiducia;
  • nonostante la non grande fidelizzazione per l’acquisto di ortofrutta al supermercato, l’esposizione è vivace, colorata, rende l’ambiente familiare e dispone il consumatore in modo positivo;
  • dopo aver fatto rifornimento di frutta e verdura, nel carrello grande resta ancora molto spazio da riempire.