”La diffusione di stereotipi e pregiudizi (femminili e non ) è una questione che li riguarda: parliamone con gli adolescenti se vogliamo cambiare questa tendenza.
A cavallo tra natura e cultura
Parliamone con gli adolescenti! Di come viene diffusa l’immagine femminile, parliamone con loro! Altrimenti le immagini scorrono sotto i loro occhi e no, non ci fanno nemmeno caso. E’ necessario che li aiutiamo a focalizzare la loro attenzione non tanto sulle immagini, quanto sul messaggio che sta dietro.
Gli adolescenti non sono abituati ad astrarre, raramente leggono tra le righe. Sta a noi adulti dare questi insegnamenti. Si chiama CRITICA oppure ANALISI.
Loro sono distratti per natura e, spontaneamente, sono attratti da tutto ciò che devia dalle regole. La cultura non è una pianta selvatica, che cresce indipendentemente dall’intervento umano. La cultura è qualcosa che si fa e sensibilizzare i ragazzi al tema del rispetto e della parità tra i generi è cultura!
A cosa serve la scuola
Questi temi andrebbero affrontati nelle scuole, perchè è quello il posto in cui si impara la convivenza, il rispetto, la condivisione, il ragionamento critico e la capacità di analisi.
Ho una serie di perplessità che mi attanagliano proprio:
- Per quanto tempo dobbiamo ancora lasciare la vita quotidiana fuori dalle porte delle scuole?
- Ha senso non dare un metodo per sviluppare la capacità di critica?
- E’ corretto non aiutarli a ragionare con la loro testa e non mostrare che sì, si deve anche leggere tra le righe. Andare oltre.
Parliamone con gli adolescenti!
E smettiamola di fare i moralisti.
Un’immagine come questa è decisamente esplicita. Ma è anche infida, perchè quando è stata contestata (a gran voce!) in tutta risposta ci siamo sentite dire che siamo noi ad essere maliziose.
Questa modalità è psicologicamente terribile e pericolosa e, purtroppo, in molti casi è utilizzata nelle famiglie e nei luoghi di lavoro. Consiste nel far sentire sbagliato chi si ribella, chi dice la sua, chi va contro qualcosa che ritiene offensivo. E’ una trappola psicologica!
Questo va insegnato agli adolescenti:
- Andare oltre
- Leggere tra le righe e tra le immagini
- Astrarre, passare dal concreto all’astratto. Passare da ciò che è manifesto a ciò che è latente
Smettiamola di fare i moralisti, peraltro quelli della morale sbagliata. Non si può negare l’evidenza. Questi, come altre migliaia di pubblicità o quello che siano, sono evidenti riferimenti sessuali. Ma il problema a mio parere continua a non essere il sesso. Ma come viene utilizzato!
Parliamone con gli adolescenti!
I ragazzi e le ragazze sono come spugne, hanno capacità di assorbire informazioni e di processare dati che noi adulti ce la possiamo solo più sognare. Inoltre sono naturalmente curiosi e interessati alla vita. Hanno piacere di conoscere, di sapere e certamente sono più attratti da temi che li riguardano da vicino, temi della vita quotidaiana ad esempio, che alla storia di Napoleone. Allora, con tutto il rispetto della storia che va ovviamente insegnata e studiata, perchè non parliamo loro anche della vita di tutti i giorni? Di come nascono certi fenomeni, come l’odio verso le diversità ad esempio. Come l’uso strumentale del sesso ad esempio.
Se vogliamo davvero chiudere il capitolo dei pregiudizi e almeno far girare di meno gli stereotipi, dobbiamo metterci in testa che è con le nuove leve che dobbiamo parlare.
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Tutti gli articoli sul tema della rappresentazione femminile nelle pubblicità e nei social li trovi a questo link
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Qualcosa sulla formazione https://flaviaepsiche.it/2021/05/11/che-nessuno-tocchi-l-intervallo/
Parlare e ascoltare gli adolescenti https://www.milano-psicologa.it/consigli-per-comunicare-con-gli-adolescenti/
https://www.illibraio.it/news/dautore/femminismo-preadolescenti-1287749/