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Ti è successo di acquistare un oggetto e poi ... cambiare idea?
Cosa puoi fare se succede? Non essere troppo ottimista, che non è così facile!

Il diritto di recesso. Ovvero come restituire un acquisto

Non è come credevo

Il diritto di recesso. Ovvero come restituire un acquisto … Mi vengono in mente alcune scene di film in cui il consumatore arriva a casa, guarda il suo acquisto e si rende conto che non lo vuole più. Torna al negozio e, accolto da sorrisi e gentilezza, restituisce il tutto e prende qualcosa altro. … Sì, ma nei film americani!

Ti è gia successo di comperare qualcosa e, dopo che lo hai portato a casa, ti accorgi che:

  • non ti piace
  • è diverso da come pensavi che fosse
  • cambi idea
  • non lo vuoi più

Se ti è successo, allora sai già che in Italia non funziona come nei film americani. Se torni dal negoziante per cambiare un articolo, a meno che non sia difettoso e in quel caso c’è la garanzia di due anni che ti aiuta, il negoziante NON E’ OBBLIGATO A CAMBIARE NULLA.

E il diritto di recesso? Quello funziona per gli acquisti fuori dai locali commerciali. Se il negoziante accetta di fare un cambio, è perchè ti sta facendo un favore!

Il diritto di recesso. Ovvero come restituire un acquisto

E’ il diritto del consumatore di sciogliere unilateralmente il contratto di acquisto di un bene o di un servizio, concluso a distanza, o fuori dai locali dell’esercizio commerciale. Tale diritto potrà essere esercitato, senza alcuna penalità e senza indicare una motivazione specifica, entro il termine di 14 giorni lavorativi.

Attenzione!

Il diritto di recesso. Ovvero come restituire un acquisto! Non puoi fare come vuoi o come capita o come vuole il venditore. C’è una chiara regolamentazione in merito.

Questo vuol dire che se fai compere in un:

  • negozio
  • mercato
  • centro commerciale

non puoi avvalerti del diritto di recesso, ma puoi farlo solo se acquisti fuori da un locale commerciale.

Ossia?

  • on line
  • da una televendita
  • per strada

Ad esempio, hai presente quando ti fermano, ti fanno una domanda, ti chiedono di firmare un modulo, tu lo firmi senza leggere e poi scopri di aver acquistato un’enciclopedia di antica memoria di 187 volumi? Ecco, in quel caso puoi invocare il diritto di recesso perché eri per strada e non in un locale commerciale.

Piccola digressione dal diritto di recesso

A proposito di firme, in generale … anche no! Non firmare se non sei sicuro di quel che ti propongono. La tua firma è qualcosa di importante, non è uno scarabocchio. Fosse anche solo per la rottura di scatole che ne può conseguire. Prima di firmare

  • Leggi sempre tutto
  • Se hai dubbi non firmare, chiedi una copia e falla vedere a qualcuno che ci capisca qualcosa
  • Firma solo se sei pienamente sicuro/a di cosa si tratta

Il diritto di recesso. Ovvero come restituire un acquisto

Non confondere il recesso con la garanzia

Quando fai acquisti in un locale di vendita, il cambio della merce è a discrezione del venditore, a meno che non ci sia un difetto del prodotto e quindi si parli di garanzia del bene che deve essere sempre di 2 anni.

Quello che deve essere chiaro è che se, ad esempio, acquistiamo un paio di scarpe gialle e poi cambiamo idea e le vogliamo a pois rossi e blu, il venditore non è obbligato a cambiarcele. Altro ottimo motivo per fare shopping in modo consapevole.

Il diritto di recesso. Ovvero come restituire un acquisto

… Sì, ma cosa succede a livello psicologico? Come mai mi piaceva, lo desideravo e poi … non mi convince più?

Strano vero? Eppure può accadere, anzi accade molto spesso. Hai fatto un acquisto, hai scelto proprio quella cosa che hai comperato. Probabilmente ci avevi anche già pensato prima. Poi arrivi a casa, riguardi “la cosa” e … non ti piace più. Che succede?

Si chiama dissonanza cognitiva ed è un disagio che può insorgere dopo aver fatto una scelta.

La teoria della dissonanza cognitiva (Leon Festinger, 1957) studia l’esperienza quotidiana della tensione ad essere coerenti con se stessi nel proprio modo di pensare ed agire. Tutti cerchiamo di essere coerenti, ma non è così semlice riuscirci. Quando non si riesce ad esserlo, ad esempio non si riesce ad essere coerenti tra pensiero e comportamento, si prova un senso di disagio che è la dissonanza cognitiva. 

Forse, quando leggi la frase non essere coerenti tra pensiero e comportamento, pensi che sia una cosa che a te non accada, perchè detto così in effetti sembra assurdo e ognuno di noi è spesso convinto di non fare nulla del genere. Ti faccio qualche esempio, per favore leggi senza pensare a giudizi e senza cercare giudizi tra le righe, che non ce ne sono. Siamo tutti esseri umani, fallibili e perfettibili. Ecco gli esempi di incoerenza … ce n’è per tutti 🙂

Ami gli animali, pensi che siano tutti esseri meravigliosi … ma:

  • mangi carne e pesce
  • indossi abbigliamento/calzature/accessori in pelle e/o pelliccia
  • utilizzi prodotti testati sugli animali
  • etc etc

Fumi. Sai benissimo che fumare fa malissimo, forse vorresti anche smettere ma non ti ci sei mai messa/o di impegno. Allora pensi che:

  • anche chi non fuma muore
  • non è detto che fumando ci si ammali
  • sì, è vero che fumi ma … poco/le tue sigarette sono leggere/ le tue sigarette sono corte
  • ecc ecc

Sei ambientalista al 100% ma

  • usi il condizionatore
  • usi l’automobile
  • fai il bagno e non la doccia
  • eccetera eccetera

Eh sì, la dissonanza cognitiva, prima o poi, la proviamo proprio tutti.