Skip to main content

Non dovrebbe essere necessario scrivere nemmeno una parola.
Queste immagini non dovrebbero essere usate. E basta.

Quando non ci si ferma nemmeno davanti alla violenza

Questo è un articolo che non dovrebbe avere ragione di essere scritto. Non ce ne dovrebbe essere bisogno, il problema non dovrebbe esistere proprio. Purtoppo, invece, non è così.

Ci sono immagini pubblicitarie che non meritano alcun commento. Semplicemente non dovrebbero esistere. Invece, esattamente al contrario, esistono e poichè fanno scalpore, vengo molto viste. E condivise, e così non smettono mai di girare.

Se e quando ci capita di vederne dobbiamo intervenire, non dobbiamo girare la testa e fare finta di niente. Chi fa finta di niente è connivente.

Lo so che sto scrivendo parole pesanti, ma sono davvero indignata! Ci sono gli strumenti per denunciare le pubblicità oltraggiose e sta a noi usarli. Pensare che “qualcun interverrà” non è sufficiente. Iniziamo a farlo noi. La nostra voce è importante!

La violenza contro le donne sta assumendo ormai da anni una piega davvero preoccupante. I numeri, già molto elevati, non smettono di salire. E la violenza contro le donne sta diventando dilagante.

Un altro dei lati peggiori del confinamento da pandemia è proprio questo: la violenza casalinga contro le donne è notevolmente aumentata.

E c’è chi ne fa un manifesto pubblicitario, uno show. Tutto quanto fa spettacolo … specialmente se ci sono gli spettatori.

Quando non ci si ferma nemmeno davanti alla violenza, si sta toccando il fondo

Certe immagini, oltre a essere crudeli e irrispettose nei confronti delle donne che hanno subito e che subiscono violenza, fanno esse stesse pubblicità alla violenza. Sono orrende, offensive e pericolose perchè agiscono, evidenziandola, in favore della violenza stessa:

la rendono “estetica”

la minimizzano

la ridicolizzano

ne sminuiscono la gravità.

La potenza di una fotografia

Per fortuna la sensibilità verso questo argomento è fortemente aumentata e, in modo proporzionale, ne è diminuita la rappresentazione iconica a scopi pubblicitari.

Il grande guaio è che comunque quelle immagini sono rimaste nei ricordi, nei ricordi delle menti sane e anche di quelle malate.

La forza delle immagini è proprio questa! Restano impresse.

Divulgano un messaggio pur non utilizzando parole. Trasmettono sensazioni, emozioni e stati d’animo che non tutti sono in grado di classificare. Sono sensazioni facilmente fraintendibili da alcune persone.

Infine, continuano a ferire chi la violenza l’ha subita o ci è ancora immerso e sta cercando disperatamente una via d’uscita.