”Le giornate durano sempre 24 ore, ma è come si fossero accorciate, non solo perché passano velocemente, ma anche perché non riesci più a fare tutto quello che avresti voluto fare.
Prendiamola anche un pò come viene
Il ritmo cambia
Prendiamola anche un pò come viene, senza accanirci. Per amor di verità una cosa bisogna dirla, con l’età ci si rallenta, si cambia ritmo.
E’ sempre vero che bisogna considerare il punto di partenza per capire a che punto si è, ma gli anni rendono tutto un po’ più lento. Quello che cambia è il rendimento.
Perché, comunque, con l’età quella meravigliosa macchina che è il corpo umano, qualche colpetto lo perde.
Così ti ritrovi a fine giornata che non hai completato i tuoi piani quotidiani, qualcosa è rimasto indietro, qualcosa è ancora da fare. Hai due possibilità:
- Arrabbiarti – prenderla di petto – fare tutto a tutti i costi e, probabilmente, farlo male;
- Prendere atto della situazione e ritarare le tue aspettative e i tuoi impegni in base alle reali possibilità, con un bel sorriso.
Come cantava Lucio Battisti: “Prendila così, non possiamo farne un dramma …”. Che è un gran bel modo per dire, prendiamola un pò come viene.
Se vuoi ascoltare la canzone, vai qui https://www.youtube.com/watch?v=m_VIMUP2RoY
E’ una questione di umiltà, è accettare che il tempo passa e che si cambia. Nulla di più e, più che tutto, nulla di male. Tutto molto naturale!
Organizziamoci, con calma
La parola d’ordine è ORGANIZZAZIONE FLESSIBILE, ci si danno degli obiettivi raggiungibili, lasciando lo spazio vitale per il riposo ed evitando il sovraccarico.
Certo, le prime volte che succede di “perdere i colpi” ci si resta malissimo, tutti noi crediamo che solo agli altri possa succedere di non riuscire a fare tutto ciò che ci si era prefissati di fare.
E’ un fenomeno che prende un po’ alla sprovvista e poi ti rendi conto che invece no, te lo avevano detto quelli che ci sono arrivati prima di te. Ma figurati se ci avevi creduto … “tutte fandonie, se succede a te non vuol dire che succederà anche a me”. Invece sì, succede, è solo questione di tempo. A qualcuno accade prima, ad altri accade dopo, ma arriva per tutti quel momento di consapevolezza in cui ti rendi conto che ieri non hai fatto questo, l’altro ieri nemmeno e neppure la settimana scorsa hai portato a compimento i tuoi propositi. E lì, proprio nel giorno della consapevolezza che la stanchezza vince 2 a 0 su di te, ti crolla un po’ il tuo mito. Non sei più come eri.
Ma alla fine, a me …?
E un bel chi se ne frega ce lo vogliamo aggiungere? Un bel chi se ne frega salvifico. Un chi se ne frega che apre le porte a una dose di umiltà che ci faccia vedere le cose come stanno: la stanchezza ha assunto un peso diverso e non dobbiamo metterci a lottare con lei, ma ascoltarla.
- Adeguare gli impegni in base alla reale possibilità di affrontarli
- Stabilire delle priorità
- Non sovraccaricarsi
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