”Come eravamo.
Ovvero usi e abitudini, norme e consuetudini ormai scomparse o trasformate, che per anni hanno caratterizzato il rapporto tra consumatori e venditori
Come eravamo
Ossia come è cambiato il rapporto tra venditori e clienti
Come eravamo. Se esistesse la macchina del tempo e potessimo tornare indietro di alcuni decenni saremmo sbigottiti nel vedere quante modalità sono cambiate nel rapporto tra consumatori e venditori.
Se solo vedessimo come eravamo …
Nel momento in cui sto scrivendo l’articolo, mi si sta presentando un mondo di ricordi e spero di non dimenticare niente … se anche a te ne vengono in mente, scrivimi che provvedo subito ad un aggiornamento.
Per riordinare i miei pensieri, torno con la memoria in un negozio qualsiasi e ti racconto l’ABC delle differenze tra ieri e oggi.
Bon ton o semplicemente educazione?
Come eravamo non vuole assolutamente essere un pezzo nostalgico, di quelli che “si stava meglio quando si stava peggio”, perché non lo penso affatto. Allo stesso tempo credo che qualcosa che abbiamo lasciato indietro, dovremmo proprio recuperarla.
La scena è semplice, l’ingresso in un negozio:
Buongiorno versus ciao
- Tutti si salutavano con un buongiorno. Questo aspetto mi manca tanto. Oggi è più probabile che all’ingresso ci sia nessuno ad accoglierti. Se ti va di lusso, c,è qualcuno che ti dice ciao. L’accoglienza del titolare o della persona addetta alla vendita è rimasta prerogativa di negozi di fascia medio alta. Sarà l’età, ma quando entro e quando esco, il saluto reciproco e indipendente dall’avere o non avere fatto acquisti, è fondamentale;
Forma e sostanza, reciproca
- C’era una regola non scritta né detta, ma di consuetudine, che riguardava l’abbigliamento sia del consumatore sia del venditore: entrambi erano curati nell’aspetto. A nessuno sarebbe venuto in mente di andare a fare compere senza prima essersi lavato, profumato e ben vestito. In nessun negozio c’era una persona addetta alla vendita che fosse trascurata nell’aspetto. In alcuni posti poi l’etichetta era proprio tra i doveri del venditore:
niente ciabatte
mai senza calze
spesso con abbigliamento di ordinanza che identificava il marchio.
La mia impressione è che, senza eccedere nelle più ferree regole, i venditori continuino ad osservare questa cura della loro persona, mentre siamo noi consumatori a non darci più peso e a presentarci talvolta in modi discutibili.
La competenza
- Gli addetti alle vendite conoscevano molto bene i prodotti che vendevano ed erano in grado di rispondere a domande di tipo tecnico o di composizione della merce. Oggi capita spesso che le persone non abbiano una conoscenza così attenta sui prodotti, quasi sicuramente hanno ricevuto una formazione sulle tecniche di vendita ma … forse non basta;
Se ne parla anche qui:
https://www.etiquetteitaly.com/post/2015/10/08/le-buone-maniere-in-negozio
Il libro nero
Alcune cose del Come eravamo, consuetudini che erano fortemente consolidate e sembravano essere l’unica soluzione possibile, oggi non esistono proprio più ma è importante ricordarle perché sono state l’anticipazione di modalità che oggi sono largamente in uso.
Erano in molti a comperare a rate e di conseguenza erano molti i commercianti che avevano un quaderno nero su cui segnavano i loro crediti. A seconda degli accordi e a discrezione del venditore, la merce poteva essere consegnata subito oppure messa da parte e consegnata solo alla fine del pagamento. Questo non accade più nella sua forma originaria, ma sono arrivate le carte di credito e forme di finanziamenti che permettono al consumatore di ritirare immediatamente il prodotto acquistato pur non pagandolo in contanti.
Se ne parla anche qua, in un articolo di 8 anni fa https://www.ilcentro.it/abruzzo/il-ritorno-in-negozio-dei-segna-sul-conto-1.1186977?utm_medium=migrazione
Le feste comandate
Ognuno riceveva un presente in occasione delle feste. A Natale era cosa certa. A seconda della fidelizzazione il presente poteva essere più o meno grande, ma in ogni negozio ogni cliente usciva con un plus da parte del venditore.
Da parte loro i clienti si “sdebitavano” durante le vacanze, inviando una cartolina dai luoghi di villeggiatura. Cartolina che poi trovavano appesa in una qualche bacheca nel negozio.
Non so a te che effetto faccia, ma personalmente un pò di nostalgia …specialmente oggi che siamo consumatori a tempo pieno https://flaviaepsiche.it/2021/03/24/consumatori-a-tempo-pieno/
E tu, che tipo di consumatore sei?
https://flaviaepsiche.it/2021/04/17/tu-che-tipo-di-consumatore-sei/