”Giornata internazionale dei diritti delle donne, chiamiamo le cose col loro nome, non è esattamente "festa della donna". Nome forse meno divertente, ma più incisivo.
8 marzo: giornata internazionale dei diritti delle donne
Non è esattamente una festa
Sono francamente stufa di sentire dire che l’otto marzo sia la “festa delle donne”. Mi piacerebbe che la si chiamasse per esteso, giusto per dare a quella giornata la dignità che ha e che merita.
La giornata internazionale dei diritti delle donne, la famosa data 8 marzo, è nota a tutti come Festa della donna, ma non è esattamente così.
Non è un giorno di festa comunemente intesa, è la giornata internazionale dei diritti della donna. E’ stato necessaro istituire una giornata, a livello internazionale, per ribadire che le donne hanno dei diritti. In quanto esseri umani, mi sembra già interessante come fenomeno.
Qui se ne parla nel Parlamento Europeo https://www.agensir.it/quotidiano/2021/3/8/otto-marzo-parlamento-ue-messaggi-della-vicepresidente-usa-e-della-premier-neozelandese-la-plenaria-aprira-con-un-ricordo-di-luca-attanasio/
Nel 2021 siamo ancora qui a parlarne perchè, evidentemente, ancora ce ne è bisogno. Sono ancora troppe le situazioni in cui i diritti alle donne non sono riconosciuti, nonostante le leggi dicano esattamente l’opposto. E parlo di casa nostra, della nostra società, del qui e ora.
Uomini da un lato e, parecchio più in là, qualche donna
E’ sufficiente guardarsi intorno per rendersi conto che ancora i posti dirigenziali sono per lo più appannaggio maschile, è sufficiente leggere qualche titolo di giornale per capire che se una donna subisce violenza è ancora possibile insinuare il seme del dubbio che un po’ “se la sia cercata”. E’ sufficiente leggere qualche statistica per vedere che in fase pandemica sono state molto più le lavoratrici dei lavoratori a perdere il posto.
Sono tante le situazioni in cui è sufficiente guardarsi intorno per rendersi conto che …
Ne faremmo anche a meno. Grazie
Quante volte abbiamo sentito dire:
- Stai un passo indietro.
- Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna.
- Ci sono posizioni che una donna non può ricoprire perchè è troppo sensibile.
- Se fosse vero lo avrebbe detto prima.
- Ma non hai figli? Come mai?
- Non ti sei sposata? Perchè?
- … Pensaci adesso che quando diventerai vecchia, da sola non è bello, trovati un uomo.
- Non vestirti così, che non va bene.
- Iscrivila a danza, così diventa più aggraziata, che sembra un maschio.
- Sei una donna con le palle.
La fetta di torta
Ricordo una ricerca raccontata dalla professoressa Piccardo in un corso universitario. Si trattava di una ricerca, svolta tra bambini. Una delle domande era “Come mai i maschi, alle feste di compleanno, mangiano più torta delle femmine?”. Risposta di una bimba “Forse perchè la vogliono di più”.
Questo aneddoto è stato usato a lungo e probabilmente ancora oggi, per dire che le donne in generale stanno volontariamente indietro rispetto agli uomini. Magari poi si aggiunge che “sono più legate alla famiglia”.
Sì è vero. Sono più legate alla famiglia.
Legate mani e piedi. Alla casa. Ai figli. Ai genitori vecchi. Perchè non ci sono sufficienti servizi che la sostituiscano e la aiutino. Forse perchè è una società maschilista. Forse.
Mille e più espressioni, mille e più parole che vanno esattamente verso una versione di donna stereotipata in base a un modello sociale che non esiste più nella realtà, ma che purtroppo sopravvive ancora in un tipo di mentalità chiusa, obsoleta e ottusa.
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